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2023
novembre 2023
Editoriale pubblicato su alVolante di

Stiamo vivendo in un mondo troppo complicato

NON SORPRENDE il risultato di una ricerca effettuata nei maggiori Paesi europei, Italia inclusa, sulle proposte finanziarie delle case: per gli specialisti di JATO Dynamics, una persona su due rimane confusa e non riesce a capirne i dettagli. Come darle torto, fra sigle criptiche, termini per soli addetti ai lavori e informazioni fondamentali distribuite col contagocce? Lo abbiamo verificato in diretta passando al microscopio le offerte per alcuni modelli di successo: l’articolo è a pagina 18. Costruttori e finanziarie si ingegnano alla ricerca della formula “giusta”, ma chi si trova davanti a proposte troppo complesse e non confrontabili rischia di gettare la spugna. Com’è diventato complicato il mondo!

SIAMO CERTI CHE LA PENSA COSI anche chi è in prima linea nel portare avanti il settore dell’auto in Europa. I vari signori Tavares (Stellantis), de Meo (Renault) e così via hanno dovuto stravolgere le strategie per rispettare le indicazioni politiche volte al pur necessario obiettivo di salvaguardare l’ambiente. E così, da qualche tempo, l’indicazione ai diversi livelli è: elettriche, elettriche e ancora elettriche. Via a testa bassa, allora? No. Chi crea le norme ha continui ripensamenti, e sembra non tenere in debito conto che un colosso industriale ha una fortissima inerzia: non può cambiare direzione da un mese con l’altro.

RECENTE È LA GIRAVOLTA del premier inglese Rishi Sunak. Oltremanica si era deciso di anticipare lo stop alla vendita delle auto a benzina o diesel al 2030, invece che al 2035 come nell’Ue, ma ora stop: il piano era troppo ambizioso. Stessa storia per la normativa antinquinamento Euro 7, “ammorbidita” pochi giorni fa dal consiglio d’Europa su richiesta di italiani e francesi per evitare aggravi di costo delle auto con minimi vantaggi ecologici. Sono mosse dettate da ragionevolezza, ma chi li sente i costruttori che hanno detto addio ad alcuni loro modelli perché inadatti a soddisfare norme abbandonate prima di entrare in vigore? E chi vuole comprare, oltre a perdere la testa per trovare la proposta commerciale più adatta, deve procurarsi la sfera di cristallo per decidere su che tipo di auto vale la pena spendere i suoi soldi? 

IL NOSTRO SARÀ ANCHE UN APPROCCIO SEMPLICISTICO, ma almeno qualche volta la cruda realtà dei fatti sembra darci ragione. Lo sapete che in Italia la percentuale di vendite delle elettriche e delle ibride ricaricabili è calata dall’8,8% all’8,2% nei primi sei mesi del 2023 rispetto all’anno prima? Chi non ha fiducia si rifugia in quello che già conosce.

      MdF



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