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Concessionari auto: la situazione migliora, ma...

18 maggio 2016

L'associazione di categoria Federauto ha tenuto a Verona la sua assemblea annuale in cui sono stati evidenziati miglioramenti e criticità.

Concessionari auto: la situazione migliora, ma...

IL PUNTO - Nell’ambito della manifestazione Dealer Day di Verona, sorta di assise generale italiana del business dell’auto, si è svolta l’assemblea annuale della Federauto, Federazione italiana dei concessionari auto. Il presidente della associazione, Filippo Pavan Bernacchi (nella foto), ha introdotto i lavori delineando la situazione del settore auto in Italia, in crescita di recupero da parecchi mesi ma con l’affiorare di un certo rallentamento di tale tendenza. Il  presidente dei concessionari italiani ha infatti sottolineato come l’aumento del 20% registrato nei primi tre mesi dell’anno ha lasciato posto ad aprile a un più contenuto incremento del 11%. Ciò rappresenta comunque un risultato positivo che dovrebbe portare il totale delle immatricolazioni nel 2016 a quota 1.750.000 vetture, pari a un aumento del 10% nei confronti del 2015. Questo quando il 2015 registrò una crescita del 16% rispetto al 2014. Oltre a ciò, Pavan Bernacchi non ha evitato di ricordare che comunque il risultato previsto per quest’anno equivale a quanto fu realizzato nel 1996...

ANCORA POCO UTILE - Il quadro complessivo dell’andamento del mercato ha comunque portato con sè un miglioramento delle condizioni di lavoro dei concessionari. La falcidiate reti di vendita delle case (-40% rispetto a prima della crisi) hanno infatti registrato un sensibile risanamento generale, in cui il fatturato medio è cresciuto sensibilmente e ha innescato finalmente una certa redditività. Il presidente della Federauto ha infatti comunicato che il fatturato annuo medio delle concessionarie italiane è passato da 17 a 25 milioni, mentre l’utile operativo prima del pagamento delle imposte è stato mediamente dell’1%. Ancora poco per soddisfare le aspettative degli investitori, ma pur sempre positivo rispetto al “rosso” degli anni più recenti. Pavan Bernacchi non si è limitato a registrare quanto avvenuto e sta avvenendo. Il presidente della Federauto ha indicato anche quali sono le proposte dell’organizzazione per sostenere l’attività dei concessionari è più in generale irrobustire il business del settore dell’auto. 

GOVERNO CHIAMATO IN CAUSA - I punti che la Federauto propone al governo sono molteplici e riguardano aspetti diversi, come l’introduzione della detraibilità per il rinnovo dei veicoli vetusti, che danno luogo a un parco circolante tra i più vecchi d’Europa (oltre la metà delle auto circolanti ha più di 10 anni). Non solo: altri interventi pubblici auspicati dalla Federauto sono la “revisione della fiscalità delle auto aziendali; la detraibilità delle spese di manutenzione e di riparazione degli autoveicoli; l’eliminazione del superbollo per le auto prestazionali e la modifica del bollo auto che premi o penalizzi in base a quanto si inquina”.  

I RAPPORTI CON LE CASE - Nell’elenco delle necessità indicate dal presidente dei concessionari italiani c’è stato anche posto per un riferimento al partner principale delle reti di vendita: le case costruttrici. In proposito Pavan Bernacchi ha affermato la necessità di una “ridefinizione delle regole tra i costruttori e i dealer”, al fine di creare migliori condizioni economiche per i concessionari.



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