FORMULA INEDITA - Il noleggio a lungo termine rappresenta una soluzione scelta da molte aziende e professionisti (poco dai privati, almeno in Italia) al momento di scegliere l'auto. Il settore è in mano ad operatori tradizionali, i cui meccanismi di funzionamento sono quasi del tutto identici: i clienti devono versare un anticipo e corrispondere una somma mensile, in cambio della quale riceveranno una vettura e numerosi servizi dedicati. Nel settore del noleggio a lungo termine è entrata da qualche tempo la società Dexcar, con base ad Essen (Germania), che promette di rivoluzionare il mercato attraverso una formula inedita: è possibile noleggiare una vettura versando un contributo iniziale di 390 euro, a patto di convincere altre persone a fare lo stesso. Il noleggio dura un massimo di 2 anni.
DUE MODALITÀ - Un operatore tradizionale prevede canoni differenti in relazione alla tipologia di automobile: un'utilitaria parte generalmente da cifre vicine ai 150 euro, un crossover per le famiglie costa all’incirca 250 euro ed una berlina di prestigio si può noleggiare per circa 500 euro al mese. È previsto un limite al chilometraggio mensile, ma nel canone sono incluse l’assicurazione, l’assistenza ed il soccorso stradale, il cambio dei pneumatici, la manutenzione, la tassa di proprietà ed anche la consegna a casa. Dexcar ha una strategia di comunicazione molto aggressiva e punta sul messaggio “noleggio auto a lungo termine a costo zero”. L’azienda prevede due modalità di affiliazione: quella tradizionale è riservata a chi predilige la classica formula di noleggio, mentre il sistema denominato Bonus Auto è quello più elaborato ed ha finora destato molte perplessità.
STRUTTURA A PIRAMIDE - La formula tradizionale prevede un breve colloquio e l’analisi di una certa documentazione che il cliente deve fornire, compresi i dati sul reddito. Un responsabile della Dexcar stabilirà poi il canone mensile e valuterà la disponibilità dell’auto prescelta, all’interno di un lotto in pronta consegna. In caso negativo, qualora l’auto non fosse disponibile, l’azienda effettuerà un ordine alla casa costruttrice e consegnerà l’auto non appena questa verrà recapitata. Molto più stuzzicante è la modalità Bonus Auto. In questo caso basta versare un contributo iniziale di 390 euro, dopo il quale scatta una sorta di meccanismo a piramide: il cliente seleziona la vettura di proprio gradimento e viene collocato all’interno di una tabella, ma l’automobile gli verrà consegnata solamente - così leggiamo sul sito ufficiale della Dexcar - “dopo un periodo variabile in base al volume degli ordini sviluppati dallo staff”.
QUATTRO TAVOLI - Il meccanismo Bonus Auto trasforma il cliente in una sorta di promotore: fa pubblicità all’azienda tramite il passaparola, ma allo stesso fa pubblicità a se stesso e prova in questo modo a salire di livello. Il raggiungimento di un nuovo livello (chiamato Tavolo) avvicina la disponibilità di una vettura, che verrà consegnata al cliente solo quando raggiungerà il quarto ed ultimo tavolo previsto. Il passaggio da un livello all’altro avviene quando nuovi clienti si inseriscono alla base di questa piramide, composta da 15 persone a livello. In altri termini: un cliente deve far entrare nella piramide 45 conoscenti e solo a questo punto avrà il diritto ad usufruire dell’automobile, per la quale sono previsti assicurazione, manutenzione e cambio gomme. Questo automatismo può svilupparsi all’infinito, aprendo al cliente la possibilità di guidare anche vetture di grossa cilindrata.
DETTAGLI OSCURI - La formula è senz’altro accattivante, ma è finita nel mirino di Altroconsumo. Il sito dell’associazione a tutela dei consumatori ha letto i termini contrattuali ed evidenzia alcune stranezze, a partire dal dominio online: il sito italiano della Dexcar finisce con .ch, che rimanda a società registrate in Svizzera (nonostante l’azienda sia tedesca). Poco chiare sono anche le modalità con le quali si esce dal circuito, visto che l’apposita sezione su Dexcar.ch è incompleta. Altroconsumo spiega però che il recesso può essere esercitato entro 14 giorni dopo aver effettuato l’ordine ed in seguito alla compilazione di un modulo. A questo punto si deve pagare una quota, calcolata in “in base alle cifre riportate sulla tabella (Allegato 4)”. Peccato, riferisce Altroconsumo, che l’allegato non sia disponibile.
RITIRO IN GERMANIA? - Ancor più equivoca è una precisione inserita fra i termini contrattuali, in virtù della quale “non è sempre garantita la completa esecuzione dell'ordine dell'acquirente attraverso il Programma Marketing Bonus”. In questo caso il cliente perderà la cifra trattenuta per l'elaborazione dell’ordine, variabile fra 60 e 530 euro. Altroconsumo confessa però di nutrire qualche dubbio sulle cifre, visto che il contratto non è del tutto esaustivo in materia. Non è chiaro inoltre se è previsto un tempo massimo per completare i quattro Tavoli. L’associazione dei consumatori rivela infine che l’automobile può essere ritirata nella sede della società oppure può essere consegnata a domicilio (dietro pagamento). La località di ritiro pare si trovi in Germania, ma anche in questo caso non vi sono certezze.