VERSTAPPEN PROTAGONISTA - Nico
Rosberg cala il tris nel gp di Montecarlo di
Formula 1, ma questa volta l'impressione netta è che non abbia vinto il più meritevole nel toboga monegasco: con una mossa incomprensibile, infatti, è stata la Mercedes a negare a Lewis
Hamilton, fino ad allora leader incontrastato, una vittoria che appariva inevitabile. A poco più di dieci giri dalla fine, l'episodio chiave: dopo una gara condotta all'attacco (in pratica, unico pilota ad avere sorpassato qualcuno), Max Verstappen (Toro Rosso) centrava in pieno Romain Grosjean (Lotus) stringendo troppo la traiettoria sul rettilineo d'arrivo. Il contatto, decisamente duro, portava la Toro Rosso del diciassettenne debuttante a decollare prima impattare frontalmente poi contro le barriere di Santa Devota: tanta paura per Verstappen, che - visibilmente intontito - usciva con le proprie gambe dall'abitacolo.
MERCEDES, PERCHÉ? - Inevitabile l'entrata della safety car, e inaspettato il richiamo ai box per Lewis Hamilton da parte della Mercedes: ai microfoni della Rai, il team principal Ferrari Maurizio Arrivabene ha parlato esplicitamente di “arroganza”. Forse la Mercedes voleva stravincere: di sicuro Hamilton è rientrato in pista in terza posizione. E, soprattutto, in piena trance agonistica, visto che è sembrato evidente un tentativo di sorpasso ai danni di Vettel (Ferrari, foto qui sotto), secondo: una mossa che, se fosse riuscita, avrebbe portato a una penalizzazione certa. Alla ripartenza della corsa, il Gran Premio di Monaco si è tramutato in una gara-sprint: Rosberg ha salutato tutti e si è involato verso la decima vittoria in carriera; Vettel ha contenuto Hamilton su un tracciato che rende proibitivi i sorpassi e si è assicurato il secondo posto, confinando il leader del Mondiale sul gradino più basso del podio. Significativo lo stop a bordo pista dell'inglese dopo la bandiera a scacchi: trenta secondi a bordo della Mercedes a osservare il mare del Principato, per ben valutare le reazioni contro il box. Che si è in seguito scusato con un tweet, ma verosimilmente subirà, a porte chiuse, un bel po' di strali da Hamilton - che di carattere è più fumantino che pacato. Va detto che, nella storia della Formula 1, alcune vittorie sono state costruite sulla base di grandi rifiuti: da Reutemann nel Gran Premio del Brasile del 1981, a Didier Pironi a Imola nel 1982.
PRIMI PUNTI MCLAREN - Quarto posto per Kvayt (Red Bull), autore di un sorpasso in partenza nei confronti del compagno di squadra Ricciardo: dopo la ripartenza, l'australiano ha rimontato dalla sesta alla quarta posizione sorpassando prima Raikkonen (Ferrari) con una manovra molto decisa alla Mirabeau, e poi lo stesso Kvyat. Una richiesta esplicita della Red Bull via radio ha ristabilito gli equilibri: quindi, al traguardo sono giunti nell'ordine le due Red Bull del russo e di Ricciardo, seguite dalla Ferrari di Raikkonen, ectoplasmatico in prova e apparso poco convinto in gara (pur se il sorpasso di Ricciardo avrebbe potuto essere sanzionato). A punti anche Perez (Force India), Button (McLaren) dopo una gara condotta con una sagacia tattica che ha portato i primi punti dell'anno alla squadra britannica, Nasr (Sauber) e Sainz (Toro Rosso) dopo la partenza dai box imposta per non essersi presentato al peso nelle qualifiche di ieri. Tre soli ritiri: oltre a Verstappen, hanno dato forfait Maldonado (Lotus) per problemi ai freni e uno sconsolato Fernando Alonso (McLaren), tradito dal cambio mentre era in zona punti e già penalizzato di 5” per un contatto in partenza con Hulkenberg (Force India), forse meno duro di quello tra Ricciardo e Raikkonen.
DISTANZE QUASI COLMATE - Rivoluzionata la classifica piloti, almeno per quanto riguarda il duo Mercedes: da un pressoché certo +27, Hamilton si trova a un incerto +10 su Nico Rosberg. Vettel mantiene saldo la terza posizione davanti a Raikkonen, portando alla Ferrari il sesto podio su altrettante gare stagionali. Il prossimo appuntamento in calendario è in Canada tra due settimane: solo il nome del circuito mette i brividi, e non solo ai ferraristi. Si correrà sul Gilles Villeneuve di Montreal: qui, nel 1978, il canadese conseguì la sua prima vittoria prima di consacrarsi a mito con il proprio sacrificio di Zolder quattro anni dopo.
RISULTATI DEL GP DI MONACO 2015
POS. | DRIVER | COUNTRY | TEAM | TIME | POINTS |
---|
1 | NICO ROSBERG | GER | MERCEDES | 1:49:18.420 | 25 |
2 | SEBASTIAN VETTEL | GER | FERRARI | 4.486 | 18 |
3 | LEWIS HAMILTON | GBR | MERCEDES | 6.053 | 15 |
4 | DANIIL KVYAT | RUS | RED BULL | 11.965 | 12 |
5 | DANIEL RICCIARDO | AUS | RED BULL | 13.608 | 10 |
6 | KIMI RÄIKKÖNEN | FIN | FERRARI | 14.345 | 8 |
7 | SERGIO PEREZ | MEX | FORCE INDIA | 15.013 | 6 |
8 | JENSON BUTTON | GBR | MCLAREN | 16.063 | 4 |
9 | FELIPE NASR | BRA | SAUBER | 23.626 | 2 |
10 | CARLOS SAINZ | ESP | TORO ROSSO | 25.056 | 1 |
11 | NICO HULKENBERG | GER | FORCE INDIA | 26.232 | 0 |
12 | ROMAIN GROSJEAN | FRA | LOTUS | 28.415 | 0 |
13 | MARCUS ERICSSON | SWE | SAUBER | 31.159 | 0 |
14 | VALTTERI BOTTAS | FIN | WILLIAMS | 45.789 | 0 |
15 | FELIPE MASSA | BRA | WILLIAMS | 1 lap | 0 |
16 | ROBERTO MERHI | ESP | MARUSSIA | 2 laps | 0 |
17 | WILL STEVENS | GBR | MARUSSIA | 2 laps | 0 |
RT | MAX VERSTAPPEN | NED | TORO ROSSO | DNF | 0 |
RT | FERNANDO ALONSO | ESP | MCLAREN | DNF | 0 |
RT | PASTOR MALDONADO | VEN | LOTUS | DNF | 0 |