LE “SOLITE” MERCEDES - Domenica 26 marzo si accenderà il semaforo verde sul circuito Albert Park di Melbourne (Australia) e inizierà il campionato Formula 1 2017, molto atteso perché sancirà l’esordio in gara delle rinnovate monoposto e promette una maggior competizione fra le scuderie di vertice, dopo tre anni in cui le Mercedes si sono aggiudicate tutti gli allori a disposizione. La possibilità che quest’anno ci sia maggiore equilibrio è basata sui test effettuati a fine febbraio e inizio marzo, le uniche occasioni in cui i piloti hanno guidato le vetture in pista. I test hanno confermato la superiorità delle Mercedes, guidate quest’anno dal “solito” Lewis Hamilton (foto qui sopra) alla ricerca del quarto titolo in carriera) e da Valtteri Bottas, proveniente dalla Williams, assunto dopo l’inaspettato ritiro del campione del mondo 2016 Nico Rosberg. Le F1 W08 si sono dimostrate le vetture più affidabili e veloci del lotto.
LA FERRARI C'È - La superiorità delle Mercedes non è apparsa però schiacciante, a fronte delle buone prestazioni raggiunte dalla Ferrari: Sebastian Vettel (foto qui sopra) e Kimi Raikkonen, entrambi confermati, hanno mantenuto un buon ritmo in tutte le giornate di prova e sono risultati molto veloci, anche in condizioni di pista bagnata. Raikkonen si è tolto la soddisfazione di stabilire il miglior tempo assoluto nel corso delle varie tornate di prova. Lui e Vettel hanno parlato in termini favorevoli della nuova monoposto, apprezzandone il comportamento su strada, ma sono rimasti cauti con le previsioni: la Ferrari era apparsa molto competitiva anche nei test pre-campionato effettuati nel 2016, ma poi la stagione non si è rivelata altrettanto fortunata. La scuderia di Maranello dovrà essere capace inoltre di aggiornare la SF70H fino al termine della stagione, mancanza che si era avvertita nel 2016.
DELUSIONE MCLAREN - Il ruolo di terzo incomodo spetta alla Red Bull (foto qui sopra), spinta dal motore Renault marchiato Tag Heuer, ma il team ha accusato numerosi problemi in termini di affidabilità e ha percorso meno giri rispetto alla Mercedes: nelle prime quattro giornate il numero è stato inferiori quasi della metà. La coppia di piloti (Daniel Ricciardo e Max Verstappen) rimane però molto veloce e concreta e il team ha già mostrato in precedenza di lavorare molto bene nel corso della stagione, recuperando dopo un inizio poco convincente. La vera delusione dei test è stata però la McLaren, chiamata al riscatto dopo le stagioni 2015 e 2016 a dir poco deludenti. Il team inglese motorizzato Honda ha deluso e mostrato uno scarsissimo livello di affidabilità, contrattempi che hanno fatto sorgere malumori: Fernando Alonso e il debuttante Stoffel Vandoorne hanno percorso 208 giri nel primo turno di test (contro i 558 delle Mercedes) e 217 nel secondo (538).