PIÙ SPETTACOLO - Negli anni scorsi la FIA, che stabilisce le regole da applicare in Formula 1, ha cercato di frenare le prestazioni delle monoposto e ha stabilito per questo motivo una serie di vincoli molto rigorosi in termini di aerodinamica. L’approccio cambierà con il 2017, perché la FIA ha lavorato in maniera da far crescere la velocità e lo spettacolo fra le curve: la speranza è che aumentino i sorpassi e le battaglie fra i piloti. Questa novità è la principale in vista del campionato 2017, al via domani con le prove libere del Gran Premio d’Australia, che la Federazione si augura possa rivelarsi più combattuto degli ultimi tre. Lewis Hamilton e la Mercedes, i grandi favoriti per la vittoria dei titoli piloti e costruttori, sono quindi avvisati.
LE MONOPOSTO - Le auto del campionato 2017 di Formula 1 adottano un’ala anteriore più larga di 15 cm (da 165 a 180 cm), un’ala posteriore più lunga e bassa e vedono aumentare inoltre la larghezza generale, che passa da 180 a 200 cm. L’impressione che se ne ricava è di vetture più filanti e slanciate delle ultime, penalizzate a livello estetico complice l’altezza eccessiva dell’ala posteriore: è stata ribassata di 15 cm e montata più in dietro di 20. Nuova è anche la pinna montata dietro l’abitacolo. Il peso è aumentato inoltre di circa 20 chili, fino a un minimo di 722 (con il pilota a bordo), mentre il serbatoio ha guadagnato 5 litri e raggiunto i 105: l’autonomia dovrebbe restare invariata a fronte delle prestazioni maggiorate. Curiosità: le telecamere per regolamento non possono più venir montate sulle appendici del musetto.
I PNEUMATICI - Nuovi sono anche i pneumatici, maggiorati rispetto al 2016: il battistrada è più largo di circa il 25%. Quelli anteriori passano da 245 a 305 mm, quelli anteriori da 325 a 405 mm. Il fornitore unico, la Pirelli, ha sviluppato mescole più resistenti sulla base di quelle disponibili anche nel 2016: resterà quindi la scelta fra coperture da bagnato, dure, medie, morbide, super-morbide e ultra-morbide, da scegliere in funzione del meteo e della strategia. Insieme all’aumento della spinta a terra, dovuta al maggior carico aerodinamico, l’incremento del battistrada dovrebbe migliorare la fase di percorrenza delle curve e consentire ai piloti di imboccarle a una velocità superiore, di modo che possano tentare sorpassi anche al di fuori dei rettilinei. Di contro, però, le monoposto saranno più impegnative e faticose da guidare: nelle prime gare potrebbero verificarsi errori dovuti alla poca abitudine da parte dei piloti. I tempi sul giro si abbasseranno dai 3 ai 5 secondi, proprio in virtù della maggiore velocità a cui si affronteranno le curve.
LE POWER UNIT - La FIA ha stabilito che le power unit disponibili per il campionato 2017 saranno quattro, una in meno rispetto al 2016 (quando però si corse una gara in più: 20 contro 21). Le power unit sono il complesso sistema ibrido che viene utilizzato dal 2014, composto dal motore a benzina V6 turbo da 1.6 litri e dal sistema elettrico per raccogliere e utilizzare l’energia recuperata durante le frenate più intense. La power unit non ha ricevuto novità significative per il 2017. Per regolamento il suo costo non può oltrepassare il milione di euro, in maniera da non farlo pesare troppo sui bilanci delle scuderie con meno budget a disposizione. La power unit della Ferrari viene utilizzata dalle scuderie Ferrari, Haas e Sauber; quella realizzata dalla Honda dal team McLaren; la Mercedes fornisce il sistema ibrido al suo team e alle Force India e Williams, mentre le Red Bull, Renault e Toro Rosso adottano la power unità della Renault. Il cambio rimane ad 8 marce.
PILOTI E SCUDERIE - Per la prima volta del 1994 al via del campionato non ci sarà il campione del mondo in carica, Nico Rosberg, che si è ritirato in maniera inaspettata a dicembre 2016. Il tedesco è stato sostituito alla Mercedes da Valtteri Bottas, ingaggiato dalla Williams, dov’è tornato a correre Felipe Massa. L’unico esordiente è Lance Stroll, compagno proprio di Massa. Non parteciperà al campionato nemmeno Jenson Button, della McLaren, che si è ritirato dalle corse. Al suo posto troveremo il belga Stoffel Vandoorne. Gli altri cambi di tuta riguardano Nico Hulkenberg (dalla Force India alla Renault), Kevin Magnussen (dalla Renault alla Haas), Esteban Ocon (dalla Manor alla Force India) e Pascal Wehrlein (dalla Manor alla Sauber). Con il fallimento della Manor, i team al via saranno 10. La stagione 2017 terminerà il 26 novembre.