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Formula 1: il nuovo sistema di qualifica non è ancora pronto

29 febbraio 2016

Bernie Ecclestone esclude la possibilità del debutto in Australia: va riscritto da zero il software per il cronometraggio.

Formula 1: il nuovo sistema di qualifica non è ancora pronto
DIETROFRONT - Scusate, non siamo ancora pronti: questo, in estrema sintesi, l'Ecclestone-pensiero (magari senza lo “scusate” di cui sopra, a dire il vero) in un'intervista al britannico The Independent. Il motivo? La FOM, gestita dallo stesso Ecclestone, deve riscrivere da cima a fondo il software per il sistema di cronometraggio necessario alla gestione del nuovo format di qualifiche “a eliminazione” della Formula 1 (qui per saperne di più).
 
FORSE IN SPAGNA - Dal punto di vista tecnico, magari ci può anche stare; da quello dell'immagine, decisamente no. La decisione, frutto di una riunuone dello Strategy Group (vale a dire l'insieme delle parti che danno vita alla Formula 1, dalle squadre alla Federazione Internazionale che ne gestisce l'aspetto tecnico, a chi si occupa della parte finanziaria - ovvero la FOM sopra citata), è arrivata inaspettata la scorsa settimana, giusto mentre erano in atto i primi test stagionali a Barcellona. E adesso, a pochi giorni dall'annuncio, uno dei partecipanti compie un bel dietrofront. Stando a Ecclestone, “il nuovo sistema sarà probabilmente introdotto in Spagna, mentre in Australia ci sarà ancora il vecchio”.
 
E NEL 2017? - Gli stessi vertici dei team, a caldo, si erano mantenuti circospetti su questo cambiamento: il solo Pat Symonds, direttore tecnico della Williams, aveva espresso scetticismo sull'effettiva possibilità che a Melbourne le qualifiche si potessero svolgere così come deciso a Ginevra. Gli altri hanno adottato un atteggiamento attendista, da uomini di campo e non da decisori (il che è più che comprensibile), sottolineando (Maurizio Arrivabene, team principal Ferrari su tutti) come, almeno inizialmente, il nuovo sistema avrebbe introdotto più di una incognita. Vale a dire ciò che Ecclestone voleva, in nome dello spettacolo. Facendo, nello specifico, i conti senza l'oste: ovvio che la Formula 1 sopravviverà anche a questo - ma promettere e non mantenere in un arco temporale così ristretto fa il paio con il concetto di idee confuse. Le stesse che sembrano permeare i regolamenti tecnici per il 2017: quando tutto dovrebbe dichiaratamente cambiare, a partire dal sistema di sviluppo delle power unit regolato dai “gettoni”. Ma ancora non si in quale modo.


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Ritratto di paiello45
1 marzo 2016 - 10:50
Per il tema "come ti rovino la F1". Ma non capiscono che un campionato mondiale piloti e marche si deve basare sulla bravura dei primi e la possibilità di permettere durante tutto l'anno prove, modifiche a motori e telai senza quella cazzata dei gettoni e della esasperata telemetria? Dopo di che chi ha più polvere spara. Dai box modificano assetti sulle auto in gara, e comunicano suggerimenti ai piloti: altra cazzata. Capisco che siamo nell'era dell'informatica, ma, se la F1 deve servire per lo sviluppo delle auto di serie, dovrebbe essere il pilota a decidere, senza telemetria, con i dati che può leggere dal cruscotto come regolare motore e telaio. E poi, proibire le prove durante l'anno! Altra cazzata che ucciderà la F1.

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