CHE AUTO È
La DR Zero è una citycar low-cost a cinque porte “cino-molisana”: in poche parole si tratta di un’utilitaria asiatica (la Chery QQ) riveduta e corretta a Macchia d’Isernia. Un mezzo economico ed essenziale rivolto a chi ha bisogno di una vettura per spostarsi agevolmente dal punto A al punto B (rigorosamente in città, non ama particolarmente le gite fuori porta) senza grosse pretese. Il design esterno ricorda quello della prima generazione delle “gemelle” Citroën C1/Peugeot 107/Toyota Aygo, in modo particolare nella coda, caratterizzata da un lunotto che funge da portellone.
Lunga poco più di tre metri e mezzo, la DR Zero ha un abitacolo abbastanza spazioso (seppur omologato per soli quattro passeggeri) ma le finiture non sono il suo punto di forza: la plancia è realizzata con plastiche rigide, di scarsa qualità e mal assemblate. Per essere una “cittadina” ha una buona dotazione di serie: alzacristalli elettrici anche dietro, cerchi in lega, climatizzatore, fendinebbia, sensori di parcheggio posteriori e vernice metallizzata. Non altrettanto ricca la dotazione di sicurezza: ci sono solo due airbag, quelli frontali destinati al guidatore e al passeggero.
Prodotta dal 2015 al 2020, la DR Zero ospita sotto il cofano un motore 1.0 a tre cilindri (disponibile a benzina o a Gpl) da 69 CV. Un propulsore con una potenza adeguata alla massa della vettura un po’ rumoroso.