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Manifattura Automobili Torino: dove nascono le supercar

22 gennaio 2018

Andiamo a scoprire la realtà che sta dietro ad alcune delle più interessanti supercar degli ultimi tempi: Glickenhaus, Apollo e Devel.

Manifattura Automobili Torino: dove nascono le supercar

NON CONTA LA MARCA - È curioso sentirsi raccontare da chi realizza vetture in piccola serie che le automobili di questo genere sono troppe nel mondo. Eppure con questa visione Paolo Garella (a destra nella foto più in basso) ha impiegato solo quattro anni per rendere la Manifattura Automobili Torino (MAT) una realtà emergente nel panorama delle auto artigianali, quelle costruite a mano in pochissimi esemplari su indicazione dei clienti. Garella ci ha parlato dell’azienda nel corso di una nostra visita alla fabbrica di Rivalta di Torino, dove la MAT stava finendo di assemblare il secondo esemplare della Apollo Intensa Emozione, una supercar con motore aspirato V12 da 780 CV commissionata all’azienda torinese da Normai Choi, un uomo d'affari di Hong Kong che ha rilevato il costruttore tedesco Gumpert (ora si chiama Apollo Automobili) e sta valutando le possibilità di creare una piccola serie di esemplari dedicata ad appassionati che vogliono distinguersi rispetto a quelli che comprerebbero le “solite” Ferrari, Lamborghini e Porsche.
 
GUARDARE AL DI LÀ DELLA MARCA - L’esempio di Choi spiega il genere di attività in cui è impegnata la MAT, una società che per ammissione del suo fondatore è più conosciuta all’estero che in Italia, dove le automobili di questo genere sono meno “desiderate” rispetto a quelle con un marchio prestigioso o da collezione. La Manifattura Automobili Torino infatti non costruisce vetture da rivendere nel futuro per ottenere un vantaggio economico, ma vetture su misura che i loro proprietari vogliono utilizzare quotidianamente o in pista nei fine settimana. Questa concezione non è molto diffusa nel nostro Paese: secondo Garella qui si prediligono le auto di marchi blasonati, a costo di guidare vetture esclusive soltanto sulla carta (perché costruite in decine o centinaia di esemplari) o di non sfruttarle per quello che sono. Non per altro l’ingegnere è convinto che le automobili speciali o in pochi esemplari siano troppe al mondo, visto che i loro proprietari le considerano forme d’investimento e le guidano saltuariamente per timore di usurarle o danneggiarle, quando in realtà a suo giudizio il valore delle auto più costose mai vendute arriva dal loro “pedigree” (fatto di gare e uso intenso).

IN PISTA CON GLICKENHAUS - Non è un caso infatti che la MAT sia nata per soddisfare le richieste di James Glickenhaus, il noto imprenditore e collezionista di automobili che negli ultimi anni si è “dilettato” nel mondo delle gare in pista finanziando un team che ha partecipato ad una gara famosa come la 24 Ore del Nürburgring. La Manifattura Automobili Torino è stata fondata nel 2014 per dare un seguito alle sue ambiziose richieste. Glickehaus e Garella si conoscevano da anni, perché l’ingegnere meccanico ha curato per anni i progetti speciali per la Pininfarina: è stato proprio lui a dare il là alla conosciutissima fuoriserie P4/5, il modello su base Ferrari Enzo che ha fatto conoscere Glickenhaus al grande pubblico. Garella e la neonata MAT hanno progettato e costruito la Scuderia Cameron Glickenhaus SCG 003, l'automobile da corsa realizzata in quattro esemplari (più uno stradale) con cui la SCG ha ottenuto il 12° posto assoluto come miglior risultato alla 24 del Nürburgring (un risultato degno di nota per un team privato e con poca esperienza).

LAVORARE CON LA APOLLO - La MAT ha accolto le richieste di Glickenhaus e gli ha consegnato chiavi in mano la SCG 003. Così non è stato con la Apollo Automobili, il secondo progetto a cui si è dedicata l'azienda: in questo caso lo stile dell'auto è stato curato da un suo designer. La MAT ha dovuto seguire le linee guida imposte dalla Apollo, nonostante ciò abbia voluto dire far lievitare il già salato prezzo d’acquisto: Garella ci ha raccontato che il volante e l’impianto di scarico della Apollo Intensa Emozione sono costati circa 20.000 dollari l’uno. La coupé ha un prezzo fissato a circa 2,3 milioni di euro e una scheda tecnica di primo livello, che la rende adatta a un pubblico di facoltosi piloti amatoriali, che l’Apollo sta cercando nel mondo prima di commissionare altri esemplari dell’auto alla MAT. La Intensa Emozione è lunga 507 cm, si può avere con pneumatici da corsa senza intagli per lo smaltimento dell’acqua ed è molto curata sotto il profilo aerodinamico, se è vero che a 300 km/h genera una spinta a terra di 1.250 kg.

LA DEVEL SIXTEEN - Il progetto della SCG 003 ha dato visibilità alla MAT e l'ha trasformata in un'azienda con circa 20 dipendenti, che in questo periodo sta lavorando su una vettura fra le più incredibili degli ultimi tempi: la MAT è incaricata degli studi tecnici per la Devel Sixteen, una sportiva con un motore V8 da 1.500 CV che nella variante per le gare d’accelerazione sarà dotata di un V16 da 5.000 CV costruito unendo due V8 (messi a punto dalla statunitense Steve Morris Engines). Paolo Garella ci ha raccontato che la Sixteen può essere compresa solo visitando Dubai (da dove arrivano i suoi finanziatori) e avendo a che fare con le persone del luogo, che non temono le sfide impossibili nonostante l'auto costringa i tecnici agli straordinari per risolvere difficilissime questione di natura tecnica: la MAT infatti sta lavorando per mettere a punto l'aerodinamica e il sistema di raffreddamento, assai più complessi rispetto a quelli di un’auto tradizionale. Gli studi però sono in corso e l'auto dovrebbe arrivare nel 2019.



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Ritratto di gjgg
22 gennaio 2018 - 14:56
1
L'italia tutta è un po' terra di supercar come nessun altra nazione al mondo. A seguire probabilmente GB incalzata da Tedeschi e Giapponesi, a seguire Americani + Francesi.
Ritratto di hulk74
22 gennaio 2018 - 16:06
E pe sarebbe che gli inglesi sono stati TUTTI comprati da altri... Non c'è una solo casa di proprietà inglese, piccoli artigiani a parte
Ritratto di hulk74
22 gennaio 2018 - 16:11
E pensare...
Ritratto di AMG
22 gennaio 2018 - 15:10
Sarà... Niente marca? Sono d'accordissimo. Ma il risultato non mi dice nulla, un po' come una Lykan Hypersport o auto simili... Esagerate, senza senso, senza un minimo di equilibrio di desing o di buongusto. Magari si affidassero a dei carrozzieri. Come si faceva un tempo, dando vita a delle fuoriserie meravigliose
Ritratto di Vincenzo1973
22 gennaio 2018 - 16:18
la Lykan Hypersport non e' originallissima, sicuramente nulla a che vedere con la Apollo Intensa Emozione, ma da qui a dire prive di buongusto ce ne passa
Ritratto di Ercole1994
23 gennaio 2018 - 08:57
Come dissi in precedenti articoli, la manifattura italiana in fatto di supercar, rimane la migliore del mondo. Un motivo in più per supportare queste piccole imprese, che sostengono un'Italia sempre più allo sbando su altre tematiche...