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Auto elettriche: sì alle risorse per le colonnine

12 luglio 2017

Il Cipe ha dato il via libera allo stanziamento di 72 milioni di euro per la realizzazione del Piano Nazionale per la ricarica dei veicoli elettrici.

Auto elettriche: sì alle risorse per le colonnine

AL VIA IL PNIRE - Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha approvato l’accordo di programma tra Stato e Regioni per l’infrastruttura nazionale di ricarica dei veicoli elettrici. Un documento che di fatto “sblocca” finanziamenti per un valore di 72,2 milioni di euro, dei quali 28,7 stanziati di risorse dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), per la realizzazione della rete di colonnine per il “rifornimento” di vetture ibride plug-in ed elettriche. Di fatto, il consenso del Cipe avvia il Piano Nazionale per la ricarica dei veicoli elettrici (Pnire) che stima come obiettivo per il 2020 l’installazione di 4.500-13.000 punti di ricarica con potenza pari a 22 kW e di 2.000-6.000 prese di potenza superiore. “L’accordo con le Regioni, ha commentato il ministro del Mit Graziano Delrio, “porterà a una rete diffusa prevista dal Pnire. Dopo la normativa Dafi per la rete nazionale di carburanti alternativi, la pianificazione nazionale di impianti di ricarica rappresenta la strada concreta per promuovere la mobilità sostenibile e per attenuare l’impatto ambientale dei trasporti”. Soddisfatto del benestare del Cipe è pure ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti per il quale l’intesa “rappresenta un segnale importante: questo si inquadra in pieno nella SEN, la Strategia energetica nazionale oggi in consultazione pubblica, che prevede una diversificazione dei combustibili per i trasporti puntando su quelli che favoriscano una mobilità sostenibile. Questa misura inoltre consentirà, assieme alle altre iniziative in campo, una migliore qualità ambientale nei nostri centri urbani”. Il via libera del Cipe permetterà pure la realizzazione o il completamento di altre infrastrutture di trasporto pubblico, come la linea ferroviaria ad alta velocità Brescia-Verona, il sistema di trasporto rapido Rimini Fiera-Cattolica, la Circumetnea di Catania e la Metrotramvia di Milano“Parco Nord-Seregno”. 

I PIANI DI TRENTINO E SARDEGNA - A contribuire a rafforzare la rete di colonnine e la mobilità sostenibile sono pure i provvedimenti approvati delle amministrazioni di Trentino e Sardegna. La provincia autonoma ha adottato lo scorso giugno il Piano Provinciale per la Mobilità Elettrica (PPME), un pacchetto di misure per ridurre le emissioni di gas serra e inquinanti del settore dei trasporti e per favorire l’uso di energia rinnovabile. I 21 milioni di euro previsti (il piano potrebbe entrare in vigore a settembre) serviranno per potenziare il bike sharing elettrico, favorire l’installazione di wall box per la ricarica domestica e per incentivare l’acquisto dei veicoli elettrici con un contributo massimo di 5.000 euro. Agevolazione, quest’ultima, finalizzata a incrementare le immatricolazioni, passando dalle 1.000 elettriche consegnate nel 2016 alle oltre 11.000 attese per il 2025. In programma pure l’estensione della rete che oggi conta 65 colonnine, ma che entro la fine del 2018 dovrebbe arrivare a 400 per raggiungere i 2500 punti di ricarica nel 2025. La Sardegna ha dato il via libera al Programma di integrazione della mobilità elettrica con uno stanziamento di 15 milioni di euro, la maggior parte destinate al potenziamento della rete di ricarica nelle aree metropolitane di Cagliari e Sassari e nelle città di Olbia, Nuoro e Oristano. Previsto pure l’acquisto di veicoli elettrici per l’amministrazione pubblica, la creazione di servizi di infomobilità e l’agevolazione per la realizzazione di impianti di energia rinnovabile per favorire il “rifornimento pulito” ai mezzi a batterie.   



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Ritratto di Fr4ncesco
12 luglio 2017 - 12:46
2
Ma questi soldi non li possono investire per riparare le strade e mettere in sicurezza i viadotti? Anche perché comunque le auto elettriche non viaggeranno su cuscinetti d'aria...
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
12 luglio 2017 - 14:09
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Ritratto di otttoz
12 luglio 2017 - 14:19
fortunello...qualche votazione in vista?
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
12 luglio 2017 - 14:21
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Fr4ncesco
12 luglio 2017 - 14:50
2
Anche questo è vero.
Ritratto di otttoz
12 luglio 2017 - 14:20
basterebbe obbligare tutte le compagnie petrolifere ad installarle a spese loro in tutti i distributori di carburante e si possono tenere i profitti derivanti...
Ritratto di J-B
13 luglio 2017 - 13:26
1
Bravo Ottoz!
Ritratto di str
12 luglio 2017 - 14:54
Sempre la stessa musica. LO Stato paga, i cittadini contribuiscono allo Stato e così pagano i distributori di energia, per esempio, alle Tesla!!!!!!!!!!!!
Ritratto di Dirk
12 luglio 2017 - 21:05
Si descrive l'elettrico in Italia e ci mettono una tedesca?? Boh!!
Ritratto di basti73
12 luglio 2017 - 22:08
E cosa dovrebbero metterci? Non esistono veicoli elettrici prodotti in italia, a parte forse qualche modello di bici o di scooter.
Ritratto di v8sound
12 luglio 2017 - 22:16
Non solo, ho l'impressione che tra un po' in giro ci saranno più colonnine di ricarica che auto elettriche.
Ritratto di Dirk
12 luglio 2017 - 22:37
basti73 infatti. Il mio commento era sarcastico se non si era capito.
Ritratto di Clementina Milingo
13 luglio 2017 - 14:53
Tazzari ed Estrima, mai sentiti?
Ritratto di Dirk
13 luglio 2017 - 15:38
No, spiacente. Se fosse così cortese da farlo sapere oltre a me anche a chi non lo sa sarebbe buona cosa.
Ritratto di Gianluca17
13 luglio 2017 - 16:42
Quando si muoverà FCA allora si che arriveranno gli incentivi. Oggi è tutto bloccato...
Ritratto di HaldeX
13 luglio 2017 - 12:27
1
Se non ci sono le colonnine ci lamentiamo che bloccano la diffusione dell'elettrico in italia, se ci sono allora ci lamentiamo che tanto di auto elettriche in giro non ce ne sono. Che facciano le colonnine e poi facciano uno straccio di incentivo all'acquisto...
Ritratto di Gianluca17
13 luglio 2017 - 16:40
Siamo timorosi, non vogliamo rimanere a piedi. Nessuno pianificherebbe un viaggio MI-RM senza certezze di ricarica ergo nessuno compera l'auto elettrica per utilizzi fuori città. Le colonnine servono a creare uno stato di confidenza e fiducia nell'EV. Ricordiamoci che l'elettrico fa bene anche ai non possessori di veicoli elettrici.
Ritratto di franco 006
13 luglio 2017 - 15:33
si ma chi paga tutto questo poi quando questi veicoli sono a fine vita lo smaltimento delle batterie chi lo sostiene
Ritratto di Gianluca17
13 luglio 2017 - 16:36
vedi: http://www.cobat.it/welcome/home
Ritratto di franco 006
13 luglio 2017 - 17:56
ma l elettrico si pensa sia pulito ma non e cosi perché parte del elettricità e fatta sia dal nucleare che con centrali a gas x smaltire le batterie al litio non e tanto facile comq non ce solo l elettrico ma ci sono delle energie completamente a impatto zero come l idrogeno dato che ci sono degli esperimenti x la mobilita comune
Ritratto di anarchico2
18 luglio 2017 - 10:37
L'idrogeno non ha futuro e produrlo costa tanto, l'energia elettrica te la puoi produrre.
Ritratto di Max997
18 luglio 2017 - 10:15
L'elettrico ha senso soprattutto in città, per ridurre l'inquinamento atmosferico (polveri ed NOx). Il 50% delle automobili non percorre mai più di 150 km al giorno in tutta la sua vita. Già adesso la maggior parte delle auto elettriche hanno questa autonomia ed hanno un prezzo quasi accettabile. Con una ulteriore riduzione di prezzo del 10÷20% la diffusione delle utilitariè elettriche in città esploderà. Osservando il trend di costo degli ultimi anni sembra manchi poco oramai
Ritratto di caronte
13 agosto 2017 - 21:57
Secondo me queste colonnine si dovrebbero fare in apposite aree un po' come è oggi con le stazioni di servizio.