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Air Drive: le automobili “volanti” di Renaud Marion

25 novembre 2014

Spettacolare serie fotografica del visionario artista francese che immortala automobili sospese in aria.

Air Drive: le automobili “volanti” di Renaud Marion
IL SOGNO DELLA LEVITAZIONE - Automobili senza ruote che sembrano sospese sull’asfalto: sono i soggetti della serie “Air Drive” del fotografo francese Renaud Marion. Immagini surreali, in mostra presso la MB&F M.A.D. Gallery di Ginevra, che mescolano fantascienza e classici dell’automobilismo come la Porsche 356, la Mercedes SL 300 o la Jaguar Type E. Un passato glorioso che incontra una visione futuribile in una sorta di anacronismo fotografico. "Da piccolo immaginavo il nuovo millennio popolato da automobili volanti, navi spaziali, mondi paralleli, extraterrestri che vivessero con noi sul nostro pianeta e viaggi nel tempo” ha dichiarato l’artista trentanovenne. Comuni fantasie di bambino che hanno portato il fotografo a sviluppare la spettacolare serie Air Drive. Per ottenere l’effetto di automobili “volanti”, Marion ha applicato una tecnica di assemblaggio digitale per eliminare gli pneumatici e le cavità di alloggiamento delle ruote. Particolare attenzione è stata posta al’ambiente retrostante: “ho cercato architetture risalenti agli Anni 70, che per me rappresentano il retro-futurismo. Gli edifici dovevano essere grandiosi, imponenti e grafici”. Chapeau, Marion.


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Ritratto di Fr4ncesco
25 novembre 2014 - 20:03
2
Ricordano quelle rappresentazioni del futuro immaginate nel passato, ma per rendere di più l'idea avrebbe dovuto utilizzare gli edifici realizzati in stile googie, molto più futuristici di quelli anni 70, già più razionali.
Ritratto di Challenger RT
26 novembre 2014 - 03:07
Credo che un altro artista, Beni Bischof, si sia cimentato per primo con questa interessante forma d'arte "automobilistica". A dire il vero le sue creazioni sono anche più estreme per l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di vari elementi delle auto (per es. fari, vetri, paraurti) oltre che di ruote e passaruote. La sua maggiore pecca, rispetto a Marion, riguarda l'ambientazione non ugualmente curata. Qualche anno fa mi capitò di notare sulla copertina di una rivista americana d'arte un'opera di Bischof (la Chrysler New Yorker 2-Door Hardtop del '70) e ne rimasi affascinato, soprattutto perché si trattava di un'auto americana, come credo tutte le sue creazioni di questa serie. Meno affascinante è invece il nome con cui Bischof ha denominato queste sue opere: "Handicapped Cars".
Ritratto di Fr4ncesco
26 novembre 2014 - 23:39
2
Sono andato a vederle e il risultato è davvero interessante, anche se io avrei scelto modelli anni 50, sicuramente più futuristici, visto che in quell'epoca i designer si ispiravano proprio alle esplorazioni spaziali ispirandosi a sonde, razzi e navicelle per concepire le carrozzerie delle auto.
Ritratto di mustang54
27 novembre 2014 - 00:41
2
e le uso come desktop