MARCHIONNE IN VISITA - La fabbrica FCA di Cassino, in provincia di Frosinone, ha ricevuto visite, importanti. L’altro giorno ha infatti ricevuto Sergio Marchionne, grande capo del gruppo sceso nel centro Italia per verificare la situazione degli impianti da cui uscirà la tanto attesa
Alfa Romeo Giulia la cui gamma completa verrà presentata fra pochi giorni al Salone di Ginevra.. La visita è stata l’occasione anche per rendere noto che l’inizio della fabbricazione del nuovo modello del Biscione non avverrà come previsto il 31 marzo ma quindici giorni prima. Marchionne ha infatti potuto constatare che le linee di assemblaggio sono pronte e la Giulia può essere finalmente messa sulla rampa di lancio. Con l’avvio della produzione a metà marzo, l’inizio delle vendite è previsto nel secondo trimestre, probabilmente con tutta la gamma disponibile in giugno.
MA A GRUGLIASCO C’È LA “CASSA” - Se da Cassino è arrivata la notizia positiva dell’anticipo di due settimane della messa in moto della linea di montaggio della Giulia, dalla fabbrica FCA di Grugliasco, nella cintura torinese, è arrivata invece la notizia di un periodo di cassa integrazione per tutti i 1.900 addetti dal 17 marzo al 4 aprile. Lo stabilimento produce le Maserati Ghibli e Quattroporte, modelli che risentono di un rallentamento della domanda che ha costretto a ridurne la produzione.
ATTESA PER LE ALTRE PRODUZIONI - I due impianti di Cassino e Grugliasco vivono momenti diversi ma sono accomunati dall’attesa di novità per quanto riguarda nuove ulteriori produzioni. Nella fabbrica di Cassino c’è attesa per sapere se la direzione del gruppo deciderà di abbinare a quella dell’Alfa Romeo Giulia anche la produzione della suv compatta della casa del Biscione. Le vendite dovrebbero cominciare all’inizio del 2017 con il primo esemplare prodotto pronto per fine novembre. A Grugliasco il modello in ballo è la suv Maserati Levante le cui vendite dovrebbero cominciare a giugno, più o meno in contemporanea con quelle dell’Alfa Romeo Giulia.
INCONTRO TRA SINDACATI E FCA - Più in generale le prospettive produttive delle fabbriche italiane del gruppo FCA sono motivo di incertezza in seguito alle modifiche del piano strategico del gruppo, che ha spostato in avanti di due anni gli obiettivi posti per il 2018. I sindacati metalmeccanici del gruppo hanno fatto sapere che per il 16 marzo è in programma un incontro con i vertici dell’azienda appunto per discutere delle conseguenze occupazionali derivate dalle nuove tempistiche dei programmi del gruppo.