APPUNTAMENTO A METÀ 2015 - Ormai pare che la data del debutto per la berlina del vero rilancio dell'
Alfa Romeo sia fissata, sia pure a livello non ufficiale. Più fonti parlano del giugno
2015 e ora questa data viene confermata da
Automotive News che cita lo stesso Harald Wester, responsabile della marca, come fonte in occasione del Salone di Los Angeles. La vettura in questione è una delle tre Alfa Romeo che sono in via di sviluppo e che saranno l'ossatura del piano di rilancio 2014-18 delineata dai vertici della FCA. La sua collocazione è nella fascia medio alta della gamma, in pratica la categoria della BMW Serie 5, per intenderci. A seguire dovrebbero esserci una suv media, concorrente dell'Audi Q5, e infine una berlina-ammiraglia di grossa stazza, quindi concorrente della Serie 7, giusto per avere un termine di paragone.
CERTEZZE E INCERTEZZE - Del primo modello in questione si parla da tempo e a lungo. Ma se fino ad ora sembrava scontato il nome Alfa Romeo Giulia, ora questa non sembra più tanto una certezza. Sempre secondo le informazioni raccolte da Automotive News al salone di Los Angeles, l’erede della Alfa Romeo 159 non si lascerebbe alle spalle solo l'impostazione a trazione anteriore (infatti l'Alfa sta sviluppando un nuovo pianale a trazione posteriore insieme a motori "by Ferrari"), ma anche il riferimento al passato costituito dal nome Giulia, pur ricco di tradizione e significativo di una gran bella storia.
QUESTIONE DI NAME APPEAL - Pare che i vertici dell’Alfa Romeo e del gruppo FCA stiano riflettendo e discutendo sulla scelta da fare: Giulia o non Giulia? Tra i motivi che fanno discutere c’è il fatto che per il nuovo modello ci sono grandi aspettative dal mercato statunitense (150 mila unità riporta la tabellina degli obiettivi di vendita per regione) e il nome Giulia per il pubblico yankee non avrebbe l’appeal che ha in Europa. Dunque, il passato non suscita certo vergogna (come dimostrano gli ultimi spot della Giulietta) ma il realismo commerciale ha le sue leggi.
LA 4C, TANTO PER GRADIRE - A proposito degli Stati Uniti, il responsabile della marca sul mercato americano ha comunicato che la settimana scorsa c’è stato il primo invio di Alfa Romeo 4C dall’Italia agli Usa. Sono stati 54 esemplari (da vendersi a 70 mila dollari l’uno) con cui partirà la strategia di conquista del mercato Usa da parte della marca del Biscione. Un’operazione in cui tutto conta, compreso gli aspetti di marketing come è appunto il nome.
L’IMPORTANZA DEGLI USA - Da notare che il percorso del rilancio del marchio previsto dall’azienda conta otto modelli nuovi entro il 2018, quando il programma fissa a 400 mila unità il programma delle vendite (nel 2013 il bilancio si è chiuso a quota 74 mila). La quota del mercato nordamericano è dunque molto importante ed è comprensibile ogni precauzione. Negli Usa attualmente le vendite delle Alfa Romeo (oggi solo la 4C) sono affidate a 82 dealers Fiat o Maserati spari tra Atlantico e Pacifico, più due in Canada. Il piano commerciale prevede che nei primi tre mesi dell’anno prossimo la rete salirà a 120 concessionarie per arrivare poi a 200 entro la fine dell’anno. Appunto una “capacità di fuoco” commerciale più adatta a modelli come quelli che devono arrivare. A cominciare dalla nuova Giulia, o come si chiamerà la berlina del rilancio. (Nella foto in alto la concept Pandion di Bertone del 2010).