NEWS

Alfa Romeo Milano: registrato il marchio negli Usa

01 settembre 2017

Difficile interpretare la mossa della FCA che negli Usa deposita un marchio del tutto simile a quello degli albori dell’Alfa Romeo.

Alfa Romeo Milano: registrato il marchio negli Usa

BUROCRAZIA PIENA DI SIGNIFICATI - La testata web FCAuthority.com, dedicata interamente alle marche del gruppo italo americano, ha rivelato che la FCA ha registrato ufficialmente la denominazione Alfa Romeo Milano. Il marchio è molto simile a quello degli inizi, con la cornice esterne in cui è scritto il nome Alfa Romeo è aggiunta la dicitura Milano. La registrazione è stata ufficializzata il 25 maggio scorso dal registro americano dei nomi (United States Patent and Trademark Office - USPTO) con il numero 87464149 (qui sotto).

UN MARCHIO CHE VIENE DA LONTANO - La “precisazione” geografica relativa alla sede della casa del Biscione in passato era stata usata dalle origini del marchio sino ai primi Anni 70, per poi essere messa da parte lasciando la sola indicazione della marca. Per chi ama le curiosità si può anche aggiungere che è possibile imbattersi in qualche vecchia Alfa Romeo recante sul radiatore il marchio con la dicitura Alfa Romeo Paris, utilizzato per le vetture che per un certo periodo furono assemblate in Francia per aggirare le pesanti imposizioni doganali esistenti negli Anni 30. Ancora più curioso è il marchio che si può trovare nella comunicazione del periodo di fine Anni 30, in cui era riportata la doppia sede Milano-Napoli. Nel 1938 fu infatti avviata la realizzazione dello stabilimento di Pomigliano, vicino a Napoli.

IL FASCINO DELLA METROPOLI LOMBARDA - Ma a parte i rimandi storici, la ripresa della formula “milanese”, sede dove l'Alfa ha ormai solo il Museo Storico, suscita curiosità per le possibili motivazioni. Non ci sono state interpretazioni autentiche da parte della FCA dunque non si può che fare delle congetture, e la prima che viene in mente è che per sostenere lo sforzo che l’Alfa Romeo sta facendo per guadagnare un ruolo di rilievo nel panorama globale, sia stato considerato utile sfruttare il fascino del nome Milano, riconosciuta capitale internazionale del design e del made in Italy. Altra ipotesi potrebbe essere relativa a qualche progetto di produzione in altri siti, così da rendere giocabile il “plus” della precisazione Alfa Romeo Milano. Ma l’ipotesi appare davvero debole, viste le possibili prospettive del marchio. Senza contare che la cosa apparirebbe sminuente per i modelli prodotti altrove.


Qui sopra, l'evoluzione dei loghi dell'Alfa Romeo.

E RITORNA ANCHE L’ALFA 147? - Non è da escludere poi che si sia trattato solo di una iniziativa per evitare registrazioni della dicitura da parte di altri, dunque solo una mossa precauzionale. In conclusione va anche sottolineato che lo stesso giorno, il 25 maggio 2017, la stessa FCA ha depositato presso l’ufficio brevetti USPTO, con numero 8746415, il nome Alfa 147. I fans Alfisti del sito fcauthority.com hanno subito paventato l’ipotesi che sia in vista il lancio negli Usa di un altro modello (e hanno fatto il nome Giulietta), ma chissà che le due registrazioni non abbiano qualche legame. 



Aggiungi un commento
Ritratto di Ercole1994
1 settembre 2017 - 16:48
Non suona male il nome "Milano" per la futura ammiraglia. Il nome Alfetta, lo vedo più indicato per l'erede della Giulia, visto che fu proprio l'Alfetta a sostituire la Giulia degli anni'60/70.
Ritratto di Fr4ncesco
1 settembre 2017 - 17:49
2
Non esattamente, l'Alfetta sostitutiva la 1750 e la 2000 che erano Giulia un po' più allungate e potenti con allestimenti più lussuosi, poi la Giulia è stata sostituita dalla Giulietta mentre Milano era il nome americano per l'erede della Giulietta, la 75.
Ritratto di Ercole1994
1 settembre 2017 - 20:59
Le 1750 e 2000, le ho sempre considerate come delle evoluzioni un po più moderne della vecchia Giulia, ecco perché la collegavo l'Alfetta con lei.
Ritratto di Gianlupo
1 settembre 2017 - 17:21
Probabilmente qui qualcuno non ha capito la differenza tra brand e modello; figuriamoci oltreoceano...
Ritratto di Gianlupo
2 settembre 2017 - 10:14
Anche a me è subito venuta in mente la "75 americana", e in effetti l'unico senso che oggi avrebbe la dicitura "Milano" sarebbe relativamente ad un modello. Condivido pienamente le tue considerazioni, laddove altri marchi coi quali AR vorrebbe competere, pur producendo anche altrove, hanno mantenuto un forte radicamento territoriale. Noi italiani siamo le suole delle scarpe dei mondialisti-sionisti di FCA e di altre corporation apolidi ed amorali: dove loro vanno noi li supportiamo, ma sempre e sistematicamente ai livelli più bassi, con potere decisionale pari a zero. Speriamo che questa situazione penosa abbia presto fine, nel bene o nel male.
Ritratto di twinturbo
2 settembre 2017 - 11:05
Io non avrei dimenticato la Inclusione Neutrilazzante e il relativo Moto Browniano del nuovo Schiavolavoratore che la Mercantilizzazione voluta dal Modello Globale del Mercato Unico impone
Ritratto di Gianlupo
2 settembre 2017 - 19:11
@twinturbo Tu scherzaci; poi, quando ti troverai coi figli (i miei sono all'estero ed ormai sistemati) a chiederti soldi fino a che campi, o ti ritroverai tu stesso a fissare con lo scotch pagine di quotidiani (quegli stessi che leggi evidentemente) sui finestrini dell'auto per dormire in santa pace, allora mi saprai dire se hai ancora voglia di scherzare. Ti consiglierei, a quel punto, un furgoncino bianco: la CIA li sta svendendo. Sono un po' ammaccati, ma vengono via per niente.
Ritratto di Fr4ncesco
2 settembre 2017 - 18:41
2
Non proprio, Pomigliano fu scelta anche per un legame con gli industriali proprietari del marchio. Non dimentichiamoci poi che la Fiat (e Lancia) sono torinesi.
Ritratto di Fr4ncesco
2 settembre 2017 - 19:13
2
Iniziarono a produrre a Pomigliano D'Arco appunto negli anni '30 ben prima del piano Alfasud ma l'Anonima Italiana Nicola Romeo era già presente da prima a Napoli, anzi nasce proprio a Napoli come Società Italiana Automobili Darraq che ampliò le officine rilevando l'A.L.F.A di Portello. Quindi Pomigliano non è una scelta a caso (potevano scegliere altre località del sud) ma è legata dalla origini al marchio. Perdipiù mi auspico che ci porteranno di nuovo la produzione di Alfa proprio per una valenza storica (ora che è diventato anche fiore all'occhiello di FCA). Saluti e buona serata.
Ritratto di Gianlupo
2 settembre 2017 - 19:20
@Dicoluc Nel mio post, infatti, ho scritto: "altri marchi coi quali AR vorrebbe competere, pur producendo anche altrove, hanno mantenuto un forte radicamento territoriale". Le cose che dici le so benissimo; ma tu, dove lo faresti un raduno AR? A Piedimonte San Germano o (volendosi proprio far del male) a Mirafiori? Istituire il museo di Arese è stato un "beau geste" per accontentare gli appassionati più ingenui del marchio, tutto lì: avrebbero potuto farlo ovunque, a questo punto.
Ritratto di Gianlupo
3 settembre 2017 - 21:25
@Dicoluc Diciamo che il gesto non è stato proprio "nobile", né tanto meno frutto d'un qualche "rinsavimento". Più semplicemente il TAR, fortemente supportato dalla Regione Lombardia e con un lodevole atto d'imperio, ha rigettato l’istanza, presentata dalla stessa FCA, per rendere nullo il vincolo pendente sul Museo. FCA, se le cose fossero andate altrimenti, non c'avrebbe messo un solo cent. Le trattative tra FCA e la Sovrintendenza dei Beni Culturali, infatti, s'erano totalmente interrotte. Solo dopo la deliberazione del TAR, obtorto collo, le trattative sono riprese e, fortunatamente, coi risultati che sappiamo. Salvi anche gli otto "doppioni" che FCA avrebbe voluto vendere, evidentemente ancora non paghi della già penosa condotta fino a quel punto tenuta e della conseguente ed enormemente imbarazzante figura di palta rimediata a livello mondiale. La vendita, peraltro, sarebbe stata destinata a realizzare una cifra destinata a contribuire alle spese di ristrutturazione... Il senno, come dici tu, o "la meccanica delle emozioni", come dicono loro, in questa tristissima vicenda a lieto fine, purtroppo, non c'entrano proprio niente.
Ritratto di twinturbo
1 settembre 2017 - 17:39
È normale essendo molti modelli Alfa, e relativi nomi, parte integrante della migliore tradizione automobilistica
Ritratto di Fr4ncesco
1 settembre 2017 - 17:46
2
L'ha sempre fatto l'Alfa, anche 33 e Alfetta sono nomi utilizzati ben prima dei modelli più conosciuti con questi nomi ed erano rispettivamente prototipi da competizione (la 33 anche in alcuni esemplari stradali).
Ritratto di Fr4ncesco
1 settembre 2017 - 17:54
2
A proposito di Alfa Romeo "made in France" l'Alfa Romeo ha prodotto su licenza la Renault Dauphine a Portello dopo un accordo dal quale è nata Renault Italia e successivamente la Renault 4 nello stabilimento di Pomigliano.
Ritratto di Alfiere
1 settembre 2017 - 18:15
2
Non pensavo che si potesse avere un'orgasmo per cosi poco. 75 Milano <3
Ritratto di Automotive_Jeep
2 settembre 2017 - 10:31
.....mettiti al passo con i tempi o forse fai finta di non vedere quello che hai di fronte al naso. Cassino cerca operai: manda un curriculum, magari il magazziniere lo sai fare !!!
Ritratto di lucios
2 settembre 2017 - 17:26
4
Milano, mah? Dopo la Ferrari Portofino, arrivera una Fiat Domodossola? L'unico marchio al quale i nomi geografici andavano a pennello era la Lancia (Aprilia, Ardea, Aurelia, ecc.....) ma ormai.........
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
2 settembre 2017 - 18:41
Uno che parla cosi è meglio che stia fuori, manda il cv alla citroen.
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
2 settembre 2017 - 18:43
X morino