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Anche Renzi d’accordo sull'omicidio stradale

09 giugno 2014

Il presidente del consiglio si è detto favorevole all’introduzione nel Codice della Strada del nuovo reato.

Anche Renzi d’accordo sull'omicidio stradale
NUOVO APPROCCIO - La piaga degli incidenti stradali causati dalla guida sotto gli effetti dell’alcol e delle droghe è divenuto sempre più grave ed è ormai diffusa l’istanza per una normativa specifica che punisca questi comportamenti così pericolosi e dalle conseguenze tragiche. Da tempo si parla di introdurre nel nostro ordinamento il concetto di “omicidio stradale”, vale a dire un nuovo reato distinto da quello di omicidio previsto e sanzionato dal Codice Penale. 
 
UN SOSTEGNO CHE CONTA - Ora questa ipotesi già fortemente sostenuta da varie parti ha trovato un supporter di grande peso: il presidente del consiglio Matteo Renzi, il quale ha affermato che occorre “riempire un vuoto del Codice della Strada che deve essere colmato”. Va comunque anche detto che Renzi non ha parlato di tempi, dunque non è dato sapere quando inizierà l’iter legislativo per il varo della norma.
 
CONVINTO DA ANNI - La presa di posizione del presidente del consiglio è contenuta in una intervista rilasciata da Renzi al periodico “Il Centauro”, rivista dell’Associazione amici della polizia della strada che da anni è impegnata in questa battaglia. Tra l’altro Renzi ha ricordato che già tre anni fa aveva sottoscritto una proposta di legge in materia promossa dal comune di Firenze assieme all’Asaps e altre due associazioni. “Ora è necessario lavorare su più fronti, su diversi livelli che non rimangano compartimenti stagni, ma interagiscano tra loro”. Il premier ha anche aggiunto: “La violenza stradale non è frutto del destino. Nella stragrande maggioranza dei casi è determinata da un comportamento sbagliato alla guida. Chi si mette alla guida in condizioni fisiche alterate deve essere consapevole, che rappresenta un pericolo per gli altri e per se stesso”. 
 
COSA PREVEDE LA PROPOSTA - Da tempo è in corso una raccolta di firme a sostegno della proposta di legge in questione (quella a cui fa riferimento Renzi nell’intervista citata) che al momento ha raccolto oltre 76 mila firme. Il testo proposto prevede che nei casi di incidenti con lesioni gravi o morte provocate da un guidatore di un veicolo che si pone alla guida in condizioni di ebrezza (tasso alcol superiore a 0,8 g/l) e/o sotto l'effetto della droga il reato venga rubricato come “omicidio stradale” e non più “omicidio colposo”. La pena prevista proposta è da 8 a 18 anni, anziché dei 3-10 anni dell’attuale regime. Per quanto riguarda i momenti immediatamente successivi all’incidente la proposta prevede l’arresto immediato per il responsabile dell’incidente nelle suddette condizioni di alterazione. Infine, è previsto che ai responsabili di tali omicidi venga tolta la patente per sempre.


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Ritratto di Mattia Bertero
9 giugno 2014 - 20:02
3
VOLETE FARLO DIVENTARE LEGGE UNA VOLTA PER TUTTE QUESTO OMICIDIO STRADALE!!!??? Troppi morti sulle strade per colpa della stupidità della gente...
Ritratto di TurboCobra11
9 giugno 2014 - 20:29
Appena ha un buco libero fra un "cinguettio" e un metterci la faccia lo farà... a no la campagna elettorale è finita, dimenticavo....
Ritratto di onavli§46
9 giugno 2014 - 20:33
della politica italiana, hanno pur detto questa cosa; poi chissà perchè, tutto si arena. Speriamo.
Ritratto di Supertux
10 giugno 2014 - 00:05
Come c'è una cavolata Renzi ci si infila a pesce...questo fantomatico omicidio "stradale" è nient'altro che quello che oggi chiamiamo omicidio colposo con l'aggravante di "guida in stato d'ebrezza" "guida sotto effetti di stupefacenti" "sottovalutazione dei rischi legati alla velocità" ecc ecc (con tutti i casi legati a sottovalutazione dei rischi della guida). Il vuoto (spinto) c'è solo nella testa dei politici.
Ritratto di NeroneLanzi
10 giugno 2014 - 09:45
Condivido pienamente. Sembra un provvedimento perfetto per Renzi: demagogico al punto giusto. Non si sa bene sulla base di quale necessità creiamo una discriminante sulla base del mezzo con il quale uccidi colposamente una persona, però intanto non facciamo nulla di concreto per prevenire la guida in stato di ebbrezza. Io in 10 anni di patente non sono mai stato fermato una volta per l'alcol test. Mai. Non che ce ne fosse il bisogno, ma mi sarei sentito rassicurato sapendo che, indipendentemente dall'ora in cui rincasavo, il numero di ubriachi in giro era limitato. L'unica volta che ci sono andato vicino è stato quando mi han fermato per un regolare controllo e ho visto l'etilometro nel baule della volante: "no quello non possiamo utilizzarlo, non ci sono i soldi per la taratura periodica, quindi se anche ti trovassimo positivo la sanzione sarebbe nulla, praticamente è solo una zavorra che ci portiamo in macchina"...
Ritratto di onavli§46
10 giugno 2014 - 11:26
sono al collasso, con milioni di processi in essere ed in arretrato, per alcuni semplici motivi. Il primo, è quello che il personale dipendente dello Stato (leggi: cancellieri, magistrati, ecc.) sono oggettivamente sotto organico da anni. Il secondo, è quello che i badget per le risorse dell'attività dei Tribunali in ogni sua perpetrazione di attività, e di indagine, da anni sono ridotte pressochè -annualmente- all'osso dal competente Ministero della Giustizia. Il terzo, forse il più importante, è la rivisitazione dei codici civili e penali, che mai vengono effettuati dalla natura parlamentare sottoposta, e vi sono reati che contemplano articoli civili e penali diversi e/o doppioni per gli stessi ravvisamenti, che andrebbero modificati e/o depenalizzati diversamente per essere veramente efficaci. L'omicidio stradale, se varato, ma sicuramente non si farà, e non si deve fare perchè sarebbe uno di quei reati doppioni, che non servirebbero certamente allo scopo. Sussiste già l'omicidio volontario, l'omicidio colposo, l'omicidio preterintenzionale, ecc. che opportunamente rivisitati, ma sopratutto applicati, porterebbero a soluzioni molto più chiare, più consone, e sopratutto più decisive ed economiche per lo Stato, e per lo svolgimento del processo verso l'indagato e presunto colpevole, e sia verso la giustizia di legge da applicare alla vittima purtroppo sottoposta ad una "ragione" di legge, che quasi mai diventa esecutiva, e sopratutto, incisiva nel debellare il reato, ma quasi sempre solo ed assolutamente "finta".. Le annunciazioni, non sono certo le prime che si divulgano, sono solo annunciazioni, che hanno tanto il sapore di far intravvedere, che qualche politico (credendosi più lungimirante di altri, ed ormai sono tanti, troppi..), incanta l'opinione pubblica con la propria ipnosi "politica" di sola confusione generalizzata, per poter con lodi (infondate) e citazioni (ridicole), condurre pur sempre "a vista" la disastrata ed non governata barca ITALIA. Servono invece, fatti concreti, servono che i parlamentari lavorino per quanto (purtroppo per noi) sono pagati con il denaro dei contribuenti, cioè con il nostro denaro; serve che tali politici, smettano di di trascorrere le loro giornate settimanali, per mesi e per anni, negli studi televisivi di ogni natura per produrre propaganda partitica ottusa ed inconsistente, e che porta solo confusione nella confusione, ed inizino sopratutto, a produrre qualcosa di concreto per il Paese, che abbisogna di rinnovamento e sopratutto di onestà. Tutto il resto, è soltanto puzza di pesce avariato e va radicalmente scartato. E credo proprio che questi parlamentari politici, che puzzano di nulla fare, debbono essere messi al macero.
Ritratto di Necchi
10 giugno 2014 - 13:32
Ma non e' colpa di Renzi, o di chi c era prima di lui, se nn viene fatta la legge. O almeno diciamo non "solo colpa sua", ma lui, come chiunque altro, non puo' alzarsi una mattina e fare una legge, l unico che lo faceva era il berlusca... casomai puo' fare una "proposta" di legge.. che poi dovra' esser approvata.
Ritratto di onavli§46
10 giugno 2014 - 16:09
si può fare, sia il disegno di legge, sia il progetto di legge e sia la proposta di legge. Il disegno di legge, lo appronta l'organo esecutivo ossia il Governo; il progetto di legge può essere approntato fra membri di Camera e Senato, mentre la proposta di legge e univoca in discussione fra l'insieme dei due Istituti, In ogni caso, va messo e deliberato in votazione al Parlamento, per l'approvazione. Detto ciò, mi sembra che manchi invece proprio l'essenza fondamentale di fare ciò: la volontà.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
10 giugno 2014 - 14:35
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