NEWS

Assicurazioni: i comparatori sono poco “trasparenti”

25 novembre 2014

L’Istituto di vigilanza sulle compagnie di assicurazione ha svolto un’indagine sui siti che comparano le polizze.

Assicurazioni: i comparatori sono poco “trasparenti”
CONSULENZE NON DISINTERESSATE - Internet è un grande strumento per valutare al meglio le diverse possibilità di spesa e le diverse scelte esistenti. Ma è bene non farne un mito, e usarlo con consapevolezza. L’ultima conferma di ciò viene dall'indagine-report condotta dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) che ha valutato l’operato dei siti comparatori, cioè quei siti che confrontano i prezzi delle polizze di rc auto. L’indagine porta l’Ivass a criticare i siti in questione invitandoli a modificare il loro modo di lavorare, introducendo nove cambiamenti entro il 31 gennaio 2015. I punti critici da correggere sono diversi.
 
CONFLITTO D’INTERESSE - I siti comparatori prendono in considerazione soltanto le compagnie con le quali hanno rapporti di collaborazione o da cui ricevono provvigioni per i contratti stipulati. Da aggiungere anche che sulle 66 compagnie di assicurazioni che forniscono le polizze rc auto, soltanto sette sono tenute presenti nelle comparazioni, tutte che operano a distanza, via telefono e internet. Questa “selezione” non è resa esplicita nella comunicazione agli utenti che consultano i siti. I siti comparatori compiono le loro valutazioni e stilano le loro classifiche esclusivamente in base alle tariffe, senza tenere conto delle diversità esistenti nelle coperture offerte e nei servizi forniti. Come accennato non viene reso chiaro che si considerano solo sette compagnie.
 
QUESTIONE DI TRASPARENZA - L’Ivass rileva e critica il fatto che al consumatore che fa ricorso ai siti comparatori non è detto chiaramente che la comparazione è un’attività commerciale, né dell’assetto proprietario del gestore del sito. Perché se è vero che non ci sono compagnie di assicurazione tra i proprietari dei siti, è invece vero che tutti tali siti fanno riferimento ad agenti intermediari che operano nel settore (proprio per questa ragione l’Ivass ha potuto compiere l’indagine, dato che gli intermediari ricadono sotto l’ambito di controllo dell’Ivass).  Sempre nell’ambito della trasparenza ricade la critica fatta dell’Ivass al “largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo tale da ingenerare nell’utente un convincimento improprio circa la possibilità di ottenere risparmi o di acquistare il miglior prodotto”. Insomma, le criticità non mancano, quanto meno se si usa i siti comparatori nella convinzione che siano ineccepibili cartine al tornasole della convenienza, senza condizionamenti economici e di interesse. Non è così, e vanno dunque usati appunto con consapevolezza. 
 
TANTI PREVENTIVI, POCHI CONTRATTI - Va anche detto che probabilmente ciò in buona misura avviene già, dal momento che secondo l’indagine (basata su quanto dichiarato dai siti stessi) a fronte degli oltre 13 milioni di preventivi elaborati dai siti nel 2013, i contratti stipulati attraverso questo canale sono stati soltanto 550 mila. Segno che è fortemente diffuso il ricorso ai comparatori per “farsi un’idea” per poter poi decidere al meglio. L’indagine ha preso in considerazione 6 siti comparativi: Chiarezza.it, Comparameglio.it, Facile.it, Segugio.it, 6Sicuro.it e Supermoney.it. Un ventaglio di operatori con un massimo di 6,7 milioni di preventivi redatti nel 2013 a un minimo di 106 mila.
 
CHE COSA DEVONO CAMBIARE - Le misure chieste dall’Ivass ai siti per il 31 gennaio sono: 
1) indicazione evidente nella home page “delle imprese di assicurazione e/o degli intermediari con cui sussistono accordi di parternship ai fini della comparazione e indicare con caratteri grafici di adeguata evidenza che il servizio di comparazione offerto è soggetto a remunerazione da parte di tali imprese”;  
2) indicare nell’output di comparazione, per ciascuna polizza, le provvigioni corrisposte dall’impresa in caso di conclusione del contratto; 
3) dare chiara indicazione sul sito in home page della quota di mercato comparata (intesa come numero delle imprese comparate rispetto al numero totale delle imprese presenti sul mercato); 
 4) garantire che il numero delle imprese pubblicizzate ai fini del confronto corrisponda a quello delle imprese effettivamente comparate. In caso di mancata quotazione di una o più delle imprese di cui è dichiarata la comparazione, ne deve essere data spiegazione nell’output e le quotazioni mancanti vanno comunque fornite in un momento successivo al consumatore; 
5) adottare un processo di rilevazione delle esigenze assicurative del cliente e di quotazione tale da esporre un ranking in cui siano presenti solo prodotti con caratteristiche rispondenti alle esigenze di copertura manifestate dal cliente;  
6) non basare la comparazione solo sul prezzo, ma anche sulle caratteristiche “chiave” della polizza, presentando queste ultime secondo uno standard uniforme, in modo da agevolare il confronto tra le diverse offerte; 
7) evitare forme di abbinamento forzato delle coperture accessorie alla rc auto e meccanismi di opt-out a carico del consumatore;  
8) modificare la procedura di raccolta del consenso privacy e di altre “liberatorie”, evitando meccanismi di raccolta automatica e indistinta e garantendo altresì il pieno rispetto della normativa privacy; 
9) rivedere i messaggi pubblicitari in linea con la normativa vigente in materia di pubblicità ingannevole.  
 
PREVENTIVATORE DISINTERESSATO - L’indagine dell’Ivass conclude ricordando che l’unico sito che compie comparazioni assicurative senza fini commerciali è il suo, reperibile al sito www.tuopreventivatore.it


Aggiungi un commento
Ritratto di PongoII
25 novembre 2014 - 16:21
7
Sono contento che qualcosa si muova in favore dell'automobilista. Già spesso molte Compagnie hanno fatto "cartello" od appliccato comportamenti dannosi per il libero mercato. Ora vedremo se anche questi comparatori, spesso pubblicizzati come miracolosi, riusciranno ad essere più attinenti alla realtà e, soprattutto, a svolgere la loro attività anche in favore del consumatore.
Ritratto di Franck Dì
25 novembre 2014 - 17:35
tanto x non parlare dei risultati dei comparatori dove le polizze costano meno al nord che al sud.... e come al solito le compagnie assicurative e comparatori sono del nord.....
Ritratto di supermax63
26 novembre 2014 - 19:26
non sono mai serviti a niente e non servono a una mazza !!!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
25 novembre 2014 - 19:27
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di zero
25 novembre 2014 - 19:39
Di trasparenza non ce n'è mai troppa, quindi ben vanga un plus in questa direzione. Resta comunque il fatto che, fino ad oggi, i preventivi ottenuti tramite alcuni preventivatori sul web sono sempre stati effettivamente quelli più bassi da me ottenuti. Non a caso, è da più di cinque anni che ormai acquisto per tutte le auto polizze rca solo con compagnie on-line (che, poi, sono sempre emanazione di società assicuratrici tradizionali).
Ritratto di Montreal70
25 novembre 2014 - 21:38
Non credevo che esistesse tanta gente tanto ignorante. I siti in questione sono sempre stati palesemente di parte, tutti davano le solite compagnie. L'unico servizio utile, anzi fondamentale, è tuopreventivatore. Non esistono alternative, altrimenti preventivi uno ad uno. Dovrebbero insegnarlo alle scuole guida, anzi, dovrebbero metterlo in una domanda costante di ogni test, in modo che chiunque abbia la patente sia obbligato a conoscerlo. Chissà quanto pagheremmo in meno se tutti lo usassero, favorendo così la concorrenza. L'unico appunto è che è un pò macchinoso, anche se in quanto fornisce preventivi vincolanti per le assicurazioni, non potrebbe essere altrimenti.
Ritratto di TurboCobra11
26 novembre 2014 - 01:25
Infatti ho dato un'occhiata qualche volta a questi comparatori e nulla più, sicuramente meno "onesti" e chiari di quelli che comparano per esempio gas e luce o gli operatori telefonici. Sono invece tentato quando sarò a meno di 60 gg dal rinnovo di tentare a fare il confronto dal sito dell'autorità così da poter avere preventivi vincolanti per 60gg da poter, nel caso trovassi convenienza, usufruire. Tutto ciò mi ha portato a cambiare operatore luce e gas e anche telefonico con successo e convenienza, rimanendo attualmente, ma dandomelo come obiettivo di cambiare, con la stessa compagnia assicuratrice. Stessa cosa si potrebbe dire per i conti correnti, dove anche li l'autorità preposta dovrebbe dare una regolata, perchè i comparatori anche in quel settore sono pessimi e con dati errati relativi ai costi dei singoli servizi e del conto stesso. Comunque assicurazione e banca attuale sono le mie prossime "vittime" visto che una aumenta e introduce nuovi costi e l'altra non riduce mai di nulla. Faccio anch'io la spending rewiew solo che la mia ad ora sta funzionando nei "settori interessati". Tutto questo per dire che è inutile liberalizzare se poi non c'è concorrenza e confronto reale fra le concorrenti, e che in alcuni settori dove qualcosina funziona almeno un pò si riesce a capire e risparmiare, ma nelle assicurazioni e banche ad oggi è difficile, chissà perchè proprio queste due lobby.......... ...Saluti
Ritratto di mario1953
27 novembre 2014 - 18:30
Sono da 5 anni assicurato con Con Te del gruppo inglese Admiral e a quanto ho notato,questa compagnia non risulta fra le varie suggerite dai comparatori,eppure e' la meno cara.Come mai,i vari comparatori non la menzionano? Io l'ho trovata con l'IVASS.sALUTI
Ritratto di zero
29 novembre 2014 - 02:16
Ma io invece l'ho sempre trovata la ConTe! Tra l'altro ce l'ho su una mia auto. Normalmente, io prima uso un preventivatore e poi faccio i preventivi direttamente sui siti di un bel po' di compagnie. Fino ad oggi, ho abbassato i premi annuali di oltre il 50% rispetto agli anni in cui utilizzavo compagnie tradizionali.