OBIETTIVO PIÙ IN ALTO - Non paga dei risultati complessivi raggiunti, l’
Audi vuole crescere più decisamente nel settore delle vetture sportive stradali. Auto che oltre a fare immagine, producono ottimi fatturati e margini di profitto. Il settore è presidiato dalla società
Quattro Gmbh (ovviamente facente capo all’Audi al 100%) che ha sede a Neckarsulm dove produce, ad esempio, l’
Audi R8 (
nella foto sopra) e alcune versioni RS dei suoi modelli.
LA SFIDA CON MERCEDES E BMW - L’ambizione di far crescere le vendite della Quattro oltre che logica nella strategia di una casa come l’Audi ha una sua spiegazione nel confronto con quanto realizzato nello stesso settore dalle eterne rivali Mercedes e BMW. Se le Audi prodotte e vendute dalla Quattro Gmbh nel 2015 sono state circa 17.000, le Mercedes AMG, anch’esse dal profilo ipersportivo, hanno totalizzato 68.875 vendite, mentre le BMW M sono 62.400. Numeri che spiegano più che a sufficienza il desiderio dell’Audi di spingere sul “marchio” Quattro.
UOMO VINCENTE - Per dar corso alla necessaria strategia di prodotto e commerciale indispensabile per centrare l’obiettivo di crescita desiderato, l’Audi ha deciso di puntare sul 51enne Stephan Winkelmann (nella foto qui sopra), fino a metà marzo a capo della Lamborghini. Da 11 anni il manager destinato alla Quattro Gmbh guidava la Lamborghini, ottenendo ottimi risultati commerciali, sino al raddoppio delle vendite (3.245 vetture nel 2015) e con miglioramenti ancora superiori nel fatturato. Da notare che il cambiamento al vertice della Quattro è il secondo in due anni. Winkelmann va a sostituire Heinz Hollerweger, manager 62enne che va in pensione, ma quest’ultimo era arrivato alla Quattro solo nel 2014, in sostituzione di Franciscus van Meel passato, guarda caso, alla BMW M.
TANTE ATTIVITÀ IN VISTA - La nuova realtà dovrà sviluppare anche le attività parasportive dei clienti dei modelli R ed RS, oltre che dotarsi di un’offerta di accessori in sintonia con l’esclusività del prodotto. Il compito di Winkelmann è di creare tutto ciò e renderlo appetibile per gli appassionati delle macchine ad alte prestazioni. Una nuova sfida per il manager tedesco cresciuto a Roma e artefice del grande successo recente della Lamborghini.