FUTURO “PULITO” - A Parigi è stato pubblicato uno studio sulle prospettive del settore dell’auto a basse emissioni di carbonio. Le sue conclusioni affermano che lo sviluppo di questi veicoli potrà portare a una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 entro il 20130. Grandi vantaggi ci saranno anche per il drastico taglio delle emissioni di NOx e del particolato. Le riduzioni previste sono rispettivamente del 72% e del 90%. Ma non solo, assieme a questo indubbio vantaggio ambientale, la diffusione delle auto “no-carbon” costituirà un importante volano economico, che significherà la creazione di 66 mila posti di lavoro. E questo, ovviamente solo per quanto riguarda la Francia, ambito preso in esame dallo studio in questione. Lo studio è intitolato “En route pour un transport durable” (In marcia per un trasporto durevole) ed è stato realizzato dalla società di ricerca Element Energy e Artelys in collaborazione con la Cambridge Econometrics, su incarico di un consorzio di grandi aziende francesi tra cui la Renault in collaborazione anche con alcune organizzazioni ambientaliste.
COSTI AMPIAMENTE GIUSTIFICATI - Secondo la ricerca i costi per mettere a punto le tecnologia a basso impiego di carbonio sono stimate 6,1 miliardi di euro da qui al 2030. Questo costo aggiuntivo viene però ripagato dai vantaggi derivanti dall’uso di questi veicoli, come il risparmio nella spesa per carburanti (12,4 miliardi di euro), che riportato a livello individuale significano un risparmio annuo di 590 euro per ogni automobilista francese. Sempre nel 2030. Lo studio inoltre calcola che ci saranno altri importanti vantaggi dal bilancio costi/benefici dell’ampliamento delle reti di punti di ricarica per i veicoli elettrici, così come dalla creazione di una rete di stazioni di rifornimento per l’idrogeno necessario per il funzionamento delle auto a fuel cell. A proposito dell’auto elettrica lo studio stima anche che in Francia sarà possibile aumentare di 4 milioni di unità (a ricarica rapida) il parco circolante “elettrico” senza rendere necessario un potenziamento delle capacità produttive di energia elettrica. E se si considera la modalità di ricarica normale il numero di veicoli sopportabili è molto più grande: addirittura 20 milioni.