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BMW Garmisch: un tuffo negli Anni 70

25 maggio 2019

La casa tedesca ha ricostruito il prototipo della coupé Garmisch, disegnato da Marcello Gandini ma andato perduto.

BMW Garmisch: un tuffo negli Anni 70

PERSE LE TRACCE - La BMW fa un tuffo negli Anni 70 al Concorso d’Eleganza Villa d’Este (24-26 maggio), la rassegna in programma a Cernobbio, sul Lago di Como, fra le principali al mondo per le auto d’epoca. Il costruttore tedesco espone infatti la BMW Garmisch, una elegante coupé dalla storia unica, perché quest’auto fu disegnata nel 1970 ed esposta come prototipo quell’anno al Salone dell’automobile di Ginevra, ma poi andò incredibilmente perduta e da allora ne sono state perse le tracce. La BMW ha deciso perciò di ricrearla, con l’obiettivo prima di mostrarla a Villa D’Este (dove ogni anno espone un prototipo creato per l’occasione) e poi di esporla nel suo museo a Monaco di Baviera.

DESIGN DI ROTTURA - La BMW Garmisch (deve il suo nome alla località sciistica di Garmisch, in Germania) fu disegnata per conto della Bertone da Marcello Gandini, celebre designer torinese noto per essere il papà di auto “mitiche” come le Lamborghini Miura, Countach e Lancia Stratos. Lo stile di Gandini si nota per dettagli come la copertura per il lunotto (in questo caso a nido d’ape), ma è tutta la Garmisch ad essere di rottura in confronto alle BMW del periodo. La BMW Garmisch ha linee tese e tagli netti, oltre a dettagli molto “arditi” come la mascherina anteriore anch’essa squadrata e non arrotondata come era su tutte le BMW dell’epoca.


Qui sopra Marcello Gandini e Adrian van Hooydonk, responsabile del design del gruppo BMW.

POCHI DOCUMENTI ORIGINALI - Anche l’interno della BMW Garmisch rompe con la trazione delle BMW di fine Anni 60, perché ha i comandi della consolle disposti verticalmente e un grosso specchio davanti al sedile anteriore sinistro, sotto al quale è presente un generoso cassetto. I rivestimenti in pelle color champagne hanno impegnato non poco i tecnici della BMW e del suo reparto per le auto storiche, che hanno dovuto ritrovare la giusta tonalità del cuoio basandosi sui ricordi di Gandini o sui pochi documenti originali rimasti. Lo stesso vale per la carrozzeria, ricostruita a partire da fotografie in bianco e nero e realizzata a mano da una artigiano torinese proprio come avvenne per l’auto del 1970.



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Ritratto di remor
25 maggio 2019 - 18:01
Mi ricorda molto l'Alfetta prima serie, eventualmente declinata 3 porte
Ritratto di zero
25 maggio 2019 - 22:33
Oddio... Non bestemmiamo! :-)
Ritratto di Fr4ncesco
25 maggio 2019 - 18:24
2
Bei tempi, quando i designer erano artisti che creavano veri stili e c'erano maestri carrozzieri. Dall'altro lato c'erano le case che sperimentavano, ognuna che ingegnerizzava in modo differente dall'altro, talvolta con successo altre con fiaschi ma con una propria identità. Quando si correva la domenica per vendere durante la settimana, con auto pressoché identiche a quelle stradali. Ora le macchine sembrano fatte dai consigli di amministrazione.
Ritratto di okhalid
25 maggio 2019 - 19:02
Una volta i disegner italiani erano i migliore. Lo sono ancora ma per conto dei tedeschi
Ritratto di remor
26 maggio 2019 - 10:20
Senza polemica ma non mi sembra che, confrontando ognuna nel proprio segmento, 500 o Giulia o Renegade o Quattroporte sfigurino rispetto alla concorrenza per design. Anzi, penso.
Ritratto di lucios
25 maggio 2019 - 20:21
4
Gandini, un genio! Anche se questa variante di BMW non mi convince nel frontale. Il doppio rene arrotondato e i fari tondi sono d'obbligo in BMW. Questa ricorda un po' una Peugeot 604.
Ritratto di neuro
27 maggio 2019 - 12:33
assomiglia tanto alla 604.
Ritratto di zero
25 maggio 2019 - 22:57
Questa non la fanno elettrica??
Ritratto di 82BOB
26 maggio 2019 - 01:08
2
Ogni tanto sbagliano anche i geni... Per carità, molte soluzioni intriganti, particolari intetessanti e interni degni di nota, ma la linea era un po' pesante rispetto agli standard di Gandini! Confrontato con i frontali BMW attuali direi che è mooolto più intrigante questo doppio rene... Non sembra il naso di un porcellone :-)))
Ritratto di stefbule
26 maggio 2019 - 02:53
12
Se si era perso un motivo c'era e si vede...
Ritratto di schizzo650
26 maggio 2019 - 06:22
1
Grandi Maestri rispettati e cercati da tutti, vanto dell'industria italiana dell'epoca, ricordi di una grande locomotiva industriale che era il nostro paese, ora con grande nostalgia e conati di vomito guardo la Tipo o il Renegade, Manley fa qualcosaaaaaaaaa
Ritratto di Giuliopedrali
26 maggio 2019 - 09:15
Spettacolare. Però posso permettermi un appunto, secondo me non l'ha disegnata Marcello Gandini ma il friulano Fausto Boscariol, designer tra anni 60 e 70: Peugeot, Lamborghini e Bertone appunto insieme al grande Gandini. Due anni fa in una mostra in Friuli su questo grande designer oggi meno famoso di Gandini c'erano vari sui splendidi disegni ed uno era chiaramente la BMW Garmisch, era di colore arancio ruggine in fiancata, ho fatto anche la foto.
Ritratto di AlexBus
27 maggio 2019 - 16:38
Contributo molto interessante! Potresti pubblicare in qualche modo le foto dei disegni?
Ritratto di Giuliopedrali
27 maggio 2019 - 17:48
Ho questa foto sullo smartphone, non so se riesco perchè me ne intendo poco di informatica, in ogni caso anche la ben più famosa Countach sarebbe come idea di Fausto Boscariol poi firmata da Gandini, l'ho sentito dalla viva voce di Fausto ad una conferenza.
Ritratto di remor
26 maggio 2019 - 10:10
Veramente il Renegade,degustibus, penso debba la sua fortuna molto al fatto di piacere esteticamente. Forse anche piu della 500X
Ritratto di zero
26 maggio 2019 - 09:16
Comunque, per quanto questo frontale ha qualcosa di evidentemente sgraziato, sempre meglio degli ultimi frontali in stile 7 e X7, che sono veramente vomitevoli con quelle sottospecie di termosifoni da Rolls-Royce dei poveri.
Ritratto di Giuliopedrali
26 maggio 2019 - 12:33
Questa BMW secondo me di Fausto Boscariol oltre che di Gandini, è bella davvero, inferiore solo alla successiva serie 3 la prima del 1975 di Paul Bracq che conserva qualcosa di questa impostazione almeno nella linea di fiancata. Gli interni potrebbero essere ripresi oggi.
Ritratto di Rav
26 maggio 2019 - 17:26
4
Sono sempre affascinato da queste storie e BMW ha fatto benissimo a riprodurre un concept così particolare. Chissà che fine ha fatto quella originale, se oggi giace abbandonata in un magazzino o piuttosto in un garage di qualche sinistro collezionista. Queste manifestazioni così particolari dovrebbero spingere tante case verso queste operazioni, tanto per citarne una, Chrysler, visto che qualche tempo fa ho appreso la storia della Norseman. Se non la conoscete vi invito ad andarla a leggere perchè davvero affascinante.
Ritratto di zero
26 maggio 2019 - 23:17
Ok la 132 e la Bmw 5, ma l'Alfetta è tutta interna al Centro Stile Alfa Romeo... A quel tempo, Gandini stava alla Bertone, che sull'Alfetta non mise mai penna.
Ritratto di zero
27 maggio 2019 - 08:24
Non ti seccare... Ma mi sono perso in mezzo a tutte queste citazioni. Appena ne avrò la possibilità, andrò a rispolverare il mio copioso "alfarchivio", che però non si basa solo sugli articoli di Ruoteclassiche (il quale spesso ha scritto inesattezze colossali). Per il momento, rimango dell'idea che sull'Alfetta scudo stretto del '72 Gandini non può accampare alcuna paternità.
Ritratto di Giuliopedrali
27 maggio 2019 - 17:51
Non so chi era il designer Alfa dell'Alfetta all'epoca, in ogni caso alla BMW c'era l'immenso paul Bracq e questa Garmisch è di Gandini-Boscariol, quasi sempre le belle carrozzerie sono di grandi firme.
Ritratto di marioschi
27 maggio 2019 - 09:11
Bella
Ritratto di Dr.Torque
27 maggio 2019 - 09:40
Marecello Gandini si mangia il Sig.Van Hooydonk in un boccone.
Ritratto di Giuliopedrali
27 maggio 2019 - 17:54
E io a Gandini per quanto rivoluzionario ma non troppo prolifico, preferisco Giugiaro, Paul Bracq e Bruno Sacco: la triade, i tre più grandi.
Ritratto di Sepp0
27 maggio 2019 - 10:51
Orrenda anche per il periodo.