VELOCI MA PIÙ PULITE - La divisione sportiva della BMW rompe con il passato e inizia a lavorare sui sistemi ibridi per la prima volta nella sua storia, regalando così nuove prospettive agli amanti delle BMW M: i potenti benzina tipici di queste auto saranno coadiuvati da un motore elettrico, in grado di migliorare le prestazioni o l’economia d’uso a seconda della velocità, come già visto sulle sportivissime McLaren P1 e Porsche 718 Spyder. Lo ha anticipato al settimanale Autocar, Dirk Hacker, capo dello sviluppo della BMW M, secondo cui il passaggio alla trazione ibrida è inevitabile anche per un marchio da sempre molto legato alle prestazioni, costretto però a rispettare limiti ben precisi in materia di consumi ed emissioni inquinanti. Hacker non ha parlato delle tempistiche e nemmeno di quale sarà il tipo di ibrido su cui stanno lavorando, se quello tradizionale (con batterie e motore più piccoli) o quello con batterie ricaricabili dalla presa di corrente.
E CON IL PESO? - Il manager della BMW M non sottovaluta però le implicazioni che comporta l’utilizzo di un motore elettrico supplementare e relative batterie, che aggiunge peso e di conseguenza rende l’auto meno agile nei cambi di direzione. “Appesantire le auto sportive non è mai l’ideale”, ha spiegato al sito internet della rivista Autocar, “ma se puoi utilizzare il motore elettrico per migliorare le prestazioni allora ti troverai davanti alcune domande: lo sfrutto per migliorare la velocità o far viaggiare l’auto nel traffico a emissioni zero?”. La divisione M sta lavorando sull’ibrido nel solco dei progressi compiuti dalla BMW, stando ad Hacker, secondo cui i miglioramenti ottenuti con i motori elettrici e le batterie hanno concesso agli ingegneri più opzioni rispetto al passato, quando i componenti non erano abbastanza sofisticati per un modello ad alte prestazioni.