DIEDE INIZIO ALLA M - Gli Anni 70 verranno ricordati per alcune delle supercar che più hanno inciso nella memoria degli appassionati di auto. Tra loro c’è sicuramente la BMW M1, che fu presentata giusto 40 anni fa. Un modello pensato per la strada, ma anche per la pista, dove ha corso e vinto, a differenza di molte sue concorrenti (si pensi ad esempio a Lamborghini Countach e Lotus Esprit). La BMW M1 è stata un’automobile molto importante per la casa bavarese perché ha, di fatto, sancito l’avvio dell’attività del reparto sportivo Motorsport come come costruttore di auto stradali, a partire dalle primissime M535i (1980), M635 CSi (1984), M5 (1984) e M3 (1986) fino ai giorni nostri.
FINO A 1000 CV - La BMW M1 viene mostrata al pubblico nell’autunno 1978. I lavori di sviluppo in realtà erano cominciati due anni prima, quando la Motorsport pensò ad una vettura in grado di partecipare alle gare in pista nei Gruppi 4 e 5. Il regolamento dell’epoca portò i tecnici della BMW a realizzare una vera e propria auto da corsa omologata per la strada, come dimostrava il prezzo, talmente alto da essere pari a quello di quattro 323is (100.000 marchi). La M1 debutta in pista nel campionato Procar (messo a punto sul regolamento del Gruppo 4) e adotta un motore potenziato (490 CV), è più leggera (1.020 chili) e con appendici aerodinamiche maggiorate. Quella conforme alle regole del Gruppo 5 esordisce invece con un motore aspirato da 500 CV, ma in seguito riceve due turbo e sale fino a quota 1.000. La BMW M1 viene ricordata anche per l’esemplare personalizzato nel 1981 dall’artista Andy Warhol (foto qui sopra), che ispirò la livrea di una vettura impegnata alla 24 Ore di Le Mans. Visto l'esiguo numero di auto prodotte (453 esemplari) oggi la BMW M1 è un'auto molto ricercata e apprezzata dai collezionisti con quotazioni che arrivano a superare i 500.000 euro.