Bollo auto, problema informatico: sanzioni del 30%

CHE BEFFA - L’allarme arriva dal Sole 24 Ore: il sistema di pagamento del bollo auto Sogei (società del ministero dell’Economia) è andato in tilt il 31 gennaio 2017, giorno di scadenza per molti contribuenti. In alcune regioni (Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Sardegna, Veneto), gli automobilisti hanno ricevuto una mazzata: gli importi sono maggiorati addirittura del 30% (pari alla “multa” per chi si mette in regola in ritardo di oltre un anno), nonostante il pagamento sia avvenuto nei tempi giusti. È vero che l’inconveniente è stato risolto nel giro di qualche ora, ma chi ha già pagato con quella sanzione deve chiedere il rimborso. Per giunta, la maggiorazione è stata massima: il 30%. E non quella (più bassa) prevista come ravvedimento operoso per chi paga in lieve ritardo. Stando al quotidiano, chi si è recato a effettuare i versamenti nei punti specializzati è stato comunque fermato: l’operatore (esperto e preparato) se n’è accorto. Non così in altri punti di pagamento. 

E ORA? - Chi ha versato il bollo più il 30% deve chiedere il rimborso dell’eccedenza tramite istanza all’ente preposto alla riscossione: per Molise e Veneto, la regione; per Friuli-Venezia Giulia e Sardegna (a statuto speciale), l’Agenzia delle entrate. Chi non ha pagato perché ha trovato il sistema in tilt, se verserà il bollo entro i primi 15 giorni dalla scadenza, pagherà lo 0,1% al giorno in più, per cui l’aggravio massimo è dell’1,4%.