SOGNI PER L’ALFA - Tutti la vogliono? Magari non è così, ma sicuramente tutti ne parlano. A essere così al centro delle attenzioni è l’Alfa Romeo (nella foto la MiTo in edizione SBK), periodicamente agli onori delle cronache economiche per le manifestazioni di interesse soprattutto da parte di Ferdinand Piech, “grande vecchio” del Gruppo Volkswagen. Ma ora l’argomento travalica quelli che sono oggettivi spunti di cronaca (le parole di Piech) per sconfinare sul piano delle pure e semplici illazioni.
QUESTIONI DI FINANZA - È quanto successo con l’articolo del Correre della Sera a proposito del finanziere Andrea Bonomi che, secondo il quotidiano, “sarebbe pronto a presentare un’offerta per l’Alfa Romeo se Sergio Marchionne decidesse di metterla in vendita”. Il fondo di investimento di Bonomi, denominato Investindustrial, rileverebbe l’Alfa Romeo, eventualmente anche con la Fiat come socia, la risanerebbe per poi venderla, “alla stessa Fiat o, perché no (se accettasse), alla Volkswagen, con la quale Bonomi è in buoni contatti. Per ora, sono ancora ipotesi.”
IPOTESI E REALTÀ - Un'operazione che ricalcherebbe quella condotta dalla Investindustrial con la Ducati, acquisita nel 2006, risanata e venduta quest'anno all'Audi per una cifra vicina (si dice) ai 900 milioni di euro. Soldi che potrebbero essere prontamente reinvestiti nell'Alfa Romeo per la quale, già nel 2010, si era parlato di un'offerta da parte del gruppo Volkswagen di 2 miliardi di euro, prontamente bollata da Sergio Marchionne come troppo bassa. L'ad della Fiat con una battuta aveva detto: “l'Alfa non è in vendita, ma se si presentano con un assegno da 20 miliardi mi siedo al tavolo".