SI CHIAMANO IDISC - La terza generazione della Porsche Cayenne porta all’esordio una novità assoluta per l’impianto frenante: la suv tedesca è infatti la prima auto con dischi freno rivestiti in carburo di tungsteno, un materiale molto resistente utilizzato nella costruzione degli utensili per lavorare i metalli. I dischi freno in carburo di tungsteno si chiamano iDisc e sono stati messi a punto dalla Buderus Guss, un’azienda del gruppo Bosch specializzata nei freni, che ha utilizzato questo materiale di rivestimento perché riduce drasticamente le polveri generate durante la frenata rispetto a un tradizionale disco in ghisa, migliorando sia l’estetica dell’auto (i cerchi si sporcheranno meno) che l’impatto sull’ambiente visto che i residui sono polveri sottili che si aggiungono alle altre emissioni di questo tipo.
I COSTI SCENDERANNO - Il rivestimento in carburo di tungsteno è applicato, con una speciale tecnica, sopra un tradizionale disco freno in ghisa nelle zone d’attrito (quelle che vengono “morse” dalla pastiglia). La Buderus Guss ritiene che iDisc possa migliorare gli spazi d’arresto di un’auto, resistere meglio alla fatica dopo una serie di frenate e usurarsi meno, arrivando a durare il doppio rispetto a un disco tradizionale. Il rivestimento scongiura inoltre la formazione di ruggine. I dischi rivestiti in carburo di tungsteno costano 3 volte più di quelli in ghisa, ma tre volte in meno di quelli in materiale caboceramico. Inoltre, secondo il produttore, i costi sono destinati a scendere progressivamente con l’aumento della produzione rendendo l'iDisc un ottimo candidato per soppiantare il tradizionale disco in ghisa.