VIA ALLE TRATTATIVE - Il primo ministro del Regno Unito, Theresa May, ha firmato i documenti che danno inizio all'iter per l'uscita del Paese entro due anni dall'Unione Europea, secondo quanto stabilito con il referendum sulla Brexit. May ed i suoi collaboratori hanno tempo fino al 2019 per trattare le modalità, che avranno grandi conseguenze sull’economia del Paese: il Regno Unito abbandonerà il mercato unico europeo e rinuncerà ai privilegi di cui godono gli Stati membri, a partire dalla tassazione sull’import/export delle merci, che dovrà essere ridiscussa alla luce dei nuovi accordi. Il tema è caro in particolar modo alle case automobilistiche con stabilimenti del Regno, che potrebbero trovarsi costretti a pagare dazi salati per esportare le vetture in Europa: secondo una ricerca pubblicata alcune settimane fa, in caso di politiche non concilianti con la UE produrre un’auto in nel Regno Unito potrebbe costare 2.700 euro in più rispetto ad oggi.
MINACCIA PER I COSTI - Sul tema è intervenuto Jim Farley, presidente della Ford in Europa, secondo cui l’accesso al mercato unico è un requisito fondamentale per l’azienda e le sue operazioni nel Regno Unito, che potrebbero risentire in caso di accordi non favorevoli. Farley ha chiesto inoltre di non considerare l’ipotesi dei dazi e di stabilire un periodo di transizione, necessario per abituarsi alle nuove leggi che saranno in vigore quando il Regno Unito abbandonerà ufficialmente l’Unione Europea. Una portavoce della BMW si è augurata che l’azienda possa partecipare alle trattative, dal momento che possiede nel Regno Unito le fabbriche in cui sono costruite le Mini e le Rolls Royce. La BMW, come ricorda il sito Autonews, ha già minacciato l’ipotesi di abbandonare le fabbriche del Regno se gli accordi economici dovessero rivelarsi penalizzanti. La Toyota ha in programma di investire circa 280 milioni di euro nello stabilimento che possiede a Sunderland, in Inghilterra, ma considera l’appartenenza al mercato unico un requisito fondamentale per il suo business. Le altre grandi case presenti sul suolo britannico con importanti fabbriche sono Opel, Honda e Nissan.