NEWS

La “piaga” dei cartelli fuorilegge

04 ottobre 2009

Molti dei cartelli pubblicitari e delle insegne luminose, in città e lungo le strade e le autostrade, sono abusivi. E pericolosi. Liberarsene non è facile…

Immagine tratta da www.italianostra-milano.org

Ogni anno, la Polizia Stradale stila migliaia di verbali per violazioni dell’articolo 26 del Codice della strada: quello che stabilisce le regole da rispettare per il posizionamento, lungo strade e autostrade, dei cartelli pubblicitari, imponendo una “fascia di rispetto” (nella quale sono vietate le realizzazioni) di 60 metri. Il guaio è che i cartelli, a volte, coprono la segnaletica verticale, “accecano” gli incroci, occupano le “vie di fuga” (preziose in caso d’incidente), costituendo grave pericolo per la sicurezza della circolazione.

ARMI SPUNTATE - Procedure estenuanti, stabilite per legge, rendono difficile l’opera degli organi di Polizia nel contrastare il proliferare dei cartelli fuorilegge. Soprattutto nel caso di ricorsi davanti a un Giudice. Prima della rimozione, comunque, passano normalmente parecchie settimane; in alcuni casi anni.

Tempi lunghi che giocano a favore degli “abusivi”. I quali continuano a incassare migliaia di euro, affittando lo spazio pubblicitario; e le sanzioni (quella massima è di appena 4.351 euro) gli fanno un baffo! Di più: se, urtando contro i sostegni di un cartello non a norma, ci si fa male, non è facile far valere le proprie ragioni.

A MALI ESTREMI… - La rimozione coatta si dà solamente nei casi (rari, per fortuna) di pericolo immediato. Quando, per esempio, un cartellone è piazzato a ridosso della carreggiata autostradale, di uno svincolo, di una superstrada. Allora, Polizia ed ente gestore del tratto in questione (la società titolare di concessione o l’Anas) possono  togliere di mezzo l’impiccio, senza tanti convenevoli.

In città (dove è più difficile individuare il cartello abusivo) la situazione si complica. I Comuni concedono le autorizzazioni, ma spesso il titolare non rispetta i limiti e la posizione imposti dall’amministrazione locale. Con un risultato paradossale: che a guadagnarci sono i Comuni stessi, che incassano l’imposta di pubblicità.

QUANTO COSTA UN CARTELLONE - Pensate che nella sola Lombardia, come ha scritto recentemente il Corriere della Sera, il giro d’affari supera i 3,5 milioni di euro l’anno. Negli ultimi 20 mesi, sono 205 i verbali della Stradale: la maggior parte delle contestazioni sono nella provincia di Bergamo (98), ma anche Milano (con 61 infrazioni) si difende bene.

Un cartellone pubblicitario di una trentina di metri quadrati, sempre secondo il Corriere, costa circa 10.000 euro l’anno di affitto. Al proprietario de terreno ne vanno 1.500, altrettanti li incassa il Comune; il resto finisce alla società concessionaria. Una miniera d’oro.

IL PAESE DEI FURBI - Insomma, quella dei cartelli pare proprio la classica storia all’italiana. I furbi vincono: i cittadini rispettosi della legge pagano. Cosa ne pensate? Credete che bisognerebbe fare qualcosa? Lasciateci un vostro commento.



Aggiungi un commento
Ritratto di Ninja
5 ottobre 2009 - 10:42
Ci guadagnano tutti, Comune compreso (e quindi i vigili che dovrebbero multare gli abusivi): perchè mai dovrebbero cambiare qualcosa? E il governo in carica cosa ci guadagnerebbe a cambiare la legge (se è scritta male), o a darsi da fare perchè venga rispettata? Perderebbe voti, e oltretutto non sarebbbe qualcosa che fa audience e quindi fa guadagnare di più alle televisioni e ai giornali del Silvio nazionale
Ritratto di zot
5 ottobre 2009 - 15:47
Ci sono zone devastate dai cartelloni pubblicitari: bastano poche righe in un decreto per mettere fine allo scempio. Si fissi un termine ragionevolmente breve a chi deve mettersi in regola e si abbattano subito quelli abusivi (addebitando le spese a chi ha fatto il furbo)
Ritratto di Peacy
5 ottobre 2009 - 16:02
la gente onesta paga.. va in comune e gli si danno le concessioni, mentre i furbi la fanno sempre franca.. ma tanto alla fine, come già scritto da Ninja, ci mangiano tutti sopra, comune compreso.. cosa le fanno a fare le multe? x guadagnarci di più è ovvio.. ma allo Stato cosa gliene importa? gli importa solo di vendere più auto possibili tramite gli incentivi statali, aumentare le sigarette, vendere fumo alla gente, che incredula pende dalle labbra del primo "minestrone" che parla parla, e intanto si arricchisce sempre di più alla faccia delle gente onesta che a fine mese neanche sempre c'arriva.. Bella l'Italia...
Ritratto di ricky74
5 ottobre 2009 - 16:39
Sarebbe il caso che qualcuno affrontasse seriamente la questione. Possibile che i mille uffici della pubblica amministrazione non riescano a risolvere il problema. Perché non sfruttare la collaborazione dei cittadini per segnalare gli abusi? E perché non farlo sul sito di al volante
Ritratto di Peacy
5 ottobre 2009 - 16:41
sarebbe interssante, ma non vedo come un cittadino possa essere d'aiuto.. perchè un cartello pubblicitario non puoi sapere se è registrato o no..