DA METTERE A PUNTO - Avevamo già ammirato la
Chevrolet Corvette Z06 al suo debutto al Salone di Detroit di un paio di mesi fa, e anche a Ginevra non siamo riusciti a sottrarci alla sua sfrontata bellezza. Mentre ci lustravamo gli occhi sullo stand della Chevrolet, abbiamo incontrato la persona che le “belve” americane le fa nascere: Tadge Jeuchter (
foto in alto), il responsabile del progetto dell’ultima Corvette. “La
Z06 che presentiamo qui è praticamente definitiva, ma per le consegne dei primi esemplari occorrerà aspettare un anno. Infatti, dobbiamo ancora effettuare tutta la messa a punto: la porteremo su varie piste negli Stati Uniti, e anche al Nürburgring.”
FRUTTO DELLA GALLERIA DEL VENTO - Della Corvette “normale”, questa Z06 ha mantenuto ben poco. Al di là della meccanica (6.2 V8 sovralimentato con compressore, che eroga 625 cavalli e 861 Nm di coppia), anche la carrozzeria ha molte parti differenti. Accarezzando virtualmente la sua creatura con lo sguardo, Jeuchter ci spiega che è stato fatto uno studio aerodinamico molto approfondito, sia per tenere sotto controllo le temperature di una meccanica così sollecitata (per esempio, le prese d’aria subito dietro le porte servono per raffreddare il radiatore dell’olio del cambio e del differenziale), sia per tenere ben attaccata a terra la vettura alle velocità che potrà raggiungere (si parla di 330 chilometri orari di punta massima). La Z06 esposta montava il pacchetto “ultraprestazionale” Z07, che, oltre ai freni a disco carboceramici e ai pneumatici Michelin semislick, include uno spoiler anteriore maggiorato e uno posteriore regolabile, a doppia aletta. “Allentando alcune viti - spiega Jeuchter - si può alzare o abbassare il “baffo” mobile, per favorire la velocità in rettilineo o l’aderenza in curva, e per adattare in modo più fine il comportamento in curva al tipo di guida del pilota”.
OK ANCHE SULLA NEVE! - Poche auto sono più focalizzate alle prestazioni di una Chevrolet Corvette Z06, ma - garantisce il capoprogetto - “abbiamo pensato anche all’ambiente e alla guida quotidiana. Non abbiamo ancora dati ufficiali per quanto riguarda emissioni e consumi, ma l’iniezione diretta di benzina e la disattivazione automatica di quattro degli otto cilindri quando si va piano dovrebbero consentire risultati molto buoni in rapporto alle potenza. E poi, posso garantire che questa vettura si guida facilmente persino sulla neve!”. Probabilmente con gomme M+S, pensiamo noi. E comunque, con tutti quei cavalli, il controllo di trazione sarà costantemente chiamato in causa anche sul bagnato, rendendo impossibile una guida fluida… “Niente affatto – garantisce Jeuchter – Abbiamo un tasto per variare la risposta di motore, cambio, sterzo e sospensioni su cinque livelli, via via più “aggressivi”: Bad Weather, Economy, Normal, Sport e Track. Scegliendo il primo (“tempo cattivo”, ndr) la Z06 si trasforma in un vero agnellino”. Approfittiamo allora per una domanda provocatoria: per trasmettere a terra tutta quella potenza, non sarebbe utile una versione 4x4? “Potrebbe essere un’idea - ammette Jeuchter - ma non è realizzabile: il motore è posto talmente in basso che non avremmo lo spazio per far passare l’albero di rinvio e, se lo alzassimo, oltre a peggiorare il comportamento dinamico, non potremmo più omologare l’auto: la gobba sul cofano motore limiterebbe troppo la visibilità!”
PIÙ O MENO, 110.000 EURO - Interessati a questo mix di cattiveria pistaiola e (entro certi limiti) fruibilità quotidiana? Il prezzo non è ancora stato deciso, ma pensiamo di non essere lontani dal vero stimando una cifra prossima ai 110.000 euro. La Chevrolet Corvette Z06 sarà commercializzata da un numero ristretto di concessionarie Cadillac, dato che nel 2015 le vetture marchiate Chevrolet non verranno più importate in Europa (e quindi sparirà la rete di vendita, che attualmente tratta anche le Corvette). Ricordiamo infine che la Corvette Stingray (quella con il V8 6.2 aspirato da 466 cavalli, da cui deriva la Z06) si può finalmente ordinare: la Coupé costa 71.565 euro, la Cabrio 74.590.