GRAVI DANNI - Il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza posteriori è sanzionato in Italia con una multa da 80 euro a 323 euro, che si accompagna alla decurtazione di 5 punti sulla patente del guidatore nel caso in cui la persona senza cintura sia minorenne. L’impatto economico della multa rimane però ben inferiore rispetto a quello sul corpo in caso di incidente. Lo dimostra un filmato dell’IIHS (qui sotto), organizzazione americana senza fini di lucro che lavora per diminuire il numero di incidenti e migliorare le condizioni di sicurezza sulle strade del Paese, dove il problema del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza posteriori è sottovalutato come in Italia. Per questo motivo l’IIHS ha realizzato un video molto esplicito, dove si vedono le conseguenze di un impatto per chi è nell’abitacolo: il passeggero senza cinture, complice la forza dell’impatto, viene scagliato contro il retro del sedile anteriore e schiaccia la persona che vi siede.
QUESTIONE DI ABITUDINE - Secondo l’indagine, realizzata coinvolgendo 1.172 persone da 18 anni in su, le persone intervistate considerano più sicuri i posti dietro rispetto a quelli davanti e non allacciano le cinture di sicurezza anche per questo motivo. Alla domanda sul perché non usino questa fondamentale dotazione di sicurezza, la maggior parte degli intervistati ha risposto che dietro si sente meglio protetta, che si dimentica o che non ha l’abitudine di farlo. Il 12% ha spiegato di sentirsi scomodo o limitato, mentre il 10% ritiene la cintura difficile da usare o non trova il gancio a cui fissarla. Quattro persone su 5 fra i “trasgressori” confessano di non preoccuparsi della cintura quando viaggiano sui sedili posteriori di un taxi o durante un breve trasferimento, anche per colpa della mancanza di leggi adeguate: negli Usa solo 29 stati (su 50) e il distretto di Washington D.C. hanno in vigore leggi sulle cinture di sicurezza per i passeggeri posteriori.