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Citroën DS, a Rimini il raduno italiano per i 60 anni

17 aprile 2015

Il raduno annuale del club più grande al mondo porta le storiche DS a Rimini. Una passerella che sa tanto di Amarcord.

Citroën DS, a Rimini il raduno italiano per i 60 anni
A RIMINI - Nel fine settimana del 18 e 19 aprile, Rimini ospiterà il Raduno italiano per il sessantesimo anniversario della Citroën DS: organizzato da IdéeSee Club - l'associazione italiana che conta più di 500 soci e quasi 900 vetture registrate ed è la più grande al mondo dedicata a questo modello - porterà un gran numero di DS d'epoca sulla riviera romagnola. Prevista una sfilata davanti alle mura della della rocca malatestiana di Montefiore Conca e lungo i viali del Grand Hotel, in cui Federico Fellini girò molte scene dell'indimenticabile film Amarcord.
 
DEA DI GRANDE DIFFUSIONE - Presentata il 6 ottobre 1955, la Citroën DS (Deésse, Dea) era frutto di un progetto iniziato nell'anteguerra con il nome di VGD, Vettura di Grande Diffusione. Più di quella della Traction Avant, una delle Citroën più rappresentative di sempre: così voleva Pierre Boulanger, uomo di fiducia della Michelin che nel 1934 aveva acquistato la creatura di Andrè Citroën. Boulanger era un illuminato: amava la meccanica e sapeva fare fronte a una situazione tutt'altro che florida dal punto di vista finanziario - la Seconda Guerra Mondiale aveva infatti messo in ginocchio tanto i vinti quanto i vincitori.
 
 
DESIGN ITALIANO - Tre i personaggi chiave per la genesi della Citroën DS: André Lefébre, ingegnere aeronautico, che impostò il progetto di base secondo alcuni capisaldi ben marcati, dalla trazione anteriore alla leggerezza strutturale; Paul Magés, ingegnere autodidatta, concepì i sistemi idraulici della DS - dalla sospensione idropneumatica alla servoassistenza idraulica dello sterzo e dell'impianto frenante. Fu definita una carreggiata differenziata, con le ruote posteriore che avevano una precisa funzione aerodinamica in barba alle conoscenze in materia dell'epoca. Flaminio Bertoni, francese d'adozione e varesino di nascita era invece uno scultore prestato al design: già nel 1950 aveva realizzato una coda pressoché definitiva, mentre il muso venne chiamato affettuosamente “Ippopotamo”. Cinque anni dopo, l'ippopotamo si era trasformato in cigno. Ovvero in una scultura a quattro ruote dal mirabolante CX di 0,38: un paio di decenni davanti alla concorrenza, viene da dire.
 
VENTENNALE - La carriera della Citroën DS, accompagnata dalla sorella semplificata ID, è durata vent'anni durante i quali si è scoperta con la versione Cabriolet, ha vinto due Rally di Montecarlo, è diventata una capiente giardinetta e - a mo' di mantide religiosa - è riuscita a oscurare una valida erede come la CX. È il destino delle leggende vivere di vita propria: il termine, per un'auto, è tanto impegnativo quanto misurato: alla Dea pare calzi a pennello, visto che il tempo l'ha solamente accarezzata.


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Ritratto di Vespa Primavera
17 aprile 2015 - 12:07
Se è per questo ci sarà pure un grande raduno di tuning questo W.E., ovviamente sempre a Rimini.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
17 aprile 2015 - 13:35
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di lucios
17 aprile 2015 - 14:11
4
....sono gli unici che non si sono lanciati in questa operazione nostalgia, preferendo nuove line a mio avviso non un granché! Se rifacessero la 2 cavalli e la DS, moderne ma con le linee di allora, credo avrebbero un bel pò da dire!!!!
Ritratto di mustang54
17 aprile 2015 - 14:36
2
una delle auto d'epoca dei miei sogni...
Ritratto di PopArt
17 aprile 2015 - 20:01
Un vero e proprio manifesto di Arte contemporanea!
Ritratto di marcosil
18 aprile 2015 - 03:48
Mio padre,anche lui meccanico la chiamava il "salotto viaggiante".Un cugino di mia madre aveva la giardinetta che io non l'avevo mai vista in giro per me è stata un sorpresa l'ho riconosciuta, quando l'abbiamo sorpassata con la nostra modesta fiat 600 D (750),e ho visto l'inconfondibile frontale.Stupenda
Ritratto di mike53
18 aprile 2015 - 08:54
Rimarrà per sempre unica e straordinaria! peccato che Citroen abbia perso questa caratteristica, ad iniziare dalle mitiche sospensioni idropneumatiche che oggi sono limitate alla C5. Il nuovo Aircross, per esempio, potrebbe "approfittare" di questa lacuna e montarle di serie....sarebbe il top abbinato alla linea futuristica e molto intrigante........
Ritratto di IloveDR
20 aprile 2015 - 10:30
3
voglio andare al Museo dell'Auto di Torino...dice che è spettacolare...e si dice, anche, che in quel periodo si dovrebbe riaprire il Museo AlfaRomeo di Arese...forse. Anche poter partecipare a un raduno di Citroen sarebbe un'esperienza entusiasmante. Le auto del passato hanno un'anima come le persone che le hanno progettate, costruite, guidate.