RITORNO ALLE ORIGINI - Le date sul calendario degli appassionati della Citroën sono cerchiate da tempo: dal 19 al 21 luglio 2019 è in programma a La Ferté-Vidame il raduno ufficiale per i 100 anni della casa francese, al quale sono attese circa 5000 vetture di tutte le epoche. La Citroën sta preparando questo importante avvenimento, che tuttavia non resterà l’unico nell’anno del centenario, perché la casa francese ha organizzato negli scorsi giorni un’esposizione di 100 automobili in rue Linois a Parigi, a poca distanza da dove sorgeva l’enorme complesso industriale creato di André Citroën, il geniale imprenditore che prima di puntare sulle automobili investì negli ingranaggi e nelle munizioni.
PER PRIMA LA TYPE A - La Citroën insomma ha voluto ricordare i suoi albori, quando le prime vetture erano costruite nel 15° arrondissement di Parigi. Per l’occasione ha esposto cento automobili lungo 400 metri di rue Linois: c’erano modelli passati alla storia, come le “mitiche” berline Traction Avant, DS e l’utilitaria 2CV, oltre ad auto da corsa come la Xsara da rally e il prototipo GT by Citroën. Fra le auto presenti c’era anche la Citroën Type A. l’utilitaria lanciata nel 1919 che ha fatto sancito l’esordio della casa francese fra i produttori di automobili. La Type A è rimasta in produzione fino al 1921 ed è stata costruita in più di 24000 esemplari, nelle varianti con carrozzeria chiusa, torpedo (ha il tetto in tela) e furgone, tutte dotate di un motore 4 cilindri 1.3 con 18 CV di potenza.
VOTATA ALL’INNOVAZIONE - La Type A e l’industria delle automobili non sembrano convincere André Citroën, che prova a vendere la Citroën nel 1919 alla General Motors. Il rifiuto della casa americana rappresenta una fortuna per l’imprenditore francese, perché la Citroën prospera negli anni successivi e si fa conoscere in tutto il mondo anche attraverso imprese all’epoca spericolate: il 1923 una Citroën è la prima automobile a percorrere interamente l’Australia. Il primo modello passato alla storia è la Traction Avant del 1934, una berlina che detta i tempi in quanto dotate della scocca autoportante, delle sospensioni indipendenti su tutte le ruote e della trazione anteriore, soluzioni decisamente inusuali per l’epoca che regalano alla Citroën lo “status” di costruttore votato all’innovazione. Nel 1948 fa il suo debutto l’utilitaria 2CV, l’auto a basso prezzo studiata anche per le campagne, mentre sette anni dopo arriva l’ammiraglia DS, celebrata ancora oggi per il suo stile unico (“firmato” dall’italiano Flaminio Bertoni, autore anche della Traction Avant) e le raffinate sospensioni idrauliche: il comfort è di altissimo livello.
LA CRISI DEL 1974 - Gli Anni 60 e 70 sono difficili per la Citroën, che entra in bancarotta nel 1974 e passa sotto il controllo della Michelin. Il rilancio inizia con le berline CX del 1974 e BX del 1981, ma è altrettanto fortunata e di successo l’utilitaria Visa: in dieci anni, dal 1978 al 1988, supera il milione di esemplari costruiti. In tempi recenti è “fresco” il ricordo della C3 del 2002, l’utilitaria con il tetto ad arco disegnata ancora una volta da un italiano: è Donato Coco, la cui “firma” è ben visibile anche nelle compatte Xsara e C4 e nella citycar C2.