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Quale sede per la collezione Bertone?

15 febbraio 2016

Lo abbiamo domandato a Roberto Loi, presidente dell’Asi, che deve trovare entro cinque mesi un luogo definitivo in cui esporre le 79 auto.

Quale sede per la collezione Bertone?
PATRIMONIO NON SFRUTTATO - La collezione Bertone rappresenta un'eccellenza dell'industria automobilistica nazionale. Costituisce un patrimonio di assoluto valore, unico al mondo, a testimonianza del lascito sociale, artistico e culturale prodotto dal designer torinese. Eppure questo straordinario capitale non riesce a trovare una collocazione definitiva, nonostante abbia le caratteristiche per trasformarsi in attrattiva di natura anche turistica. Abbiamo parlato della questione con Roberto Loi, presidente dell'Automotoclub Storico Italiano (Asi), ente che dallo scorso 28 settembre è diventato proprietario della collezione dopo il fallimento della Bertone. L’Asi si è aggiudicato l’asta organizzata dal curatore fallimentare ed ha acquisito 79 fra veicoli, telai e modelli, ospitati in precedenza nel museo Bertone. Otto automobili sono state esposte alla rassegna Automotoretrò di Torino, alla quale si riferiscono le immagini di questa pagina.
 
Nella foto più in alto la concept Chevrolet Nivola del 1990. Qui sopra la Bertone Birusa del 2003.
 
ISTITUZIONI ASSENTI - La vicenda è tornata d’attualità dopo l’appello lanciato da Loi, alla ricerca di una sponda nelle istituzioni dopo mesi di sostanziale empasse. “Prima di Automotoretrò non abbiamo avuto risposte” ci racconta il presidente. “L’unico incontro è avvenuto con Maurizio Braccialarghe (assessore alla Cultura per il comune di Torino, nda), ma non si è concretizzato nulla”. Più di recente è intervenuto il sindaco del capoluogo piemontese, Piero Fassino, che ha promesso la disponibilità del Comune per trovare una sede adatta in cui esporre la collezione. L’Asi ha già individuato una possibile locazione, ma deve prime effettuare un esame approfondito e studiare poi quali lavori apportare. Queste operazioni vanno portate a termine con addosso un carico piuttosto fastidio: Loi ha firmato sabato 6 febbraio l’atto notarile di vendita ed ha cinque mesi per liberare la struttura di Caprie, nel torinese, dove le automobili sono oggi custodite.
 
STRUTTURA DI PREGIO - “L’edificio si trova a San Mauro Torinese ed è la vecchia sede della cartiera Burgo, progettata dal noto architetto Oscar Niemeyer” ci racconta Loi. “Il nostro progetto  è di lungo termine, perché insieme alle auto vogliamo trasferire anche la sede dell’Asi ed aprire una scuola di restauro. Le trattative procedono, ma al momento non c’è nulla di definito”. Il presidente smentisce poi l’ipotesi relativa al trasferimento a Roma della collezione Bertone (“Torino è la capitale dell’automobile”) ed ammette che si è considerata la possibilità di utilizzare lo spazio di Torino Esposizioni, nelle immediate vicinanze del luogo in cui si organizzò la prima esposizione di automobili in Italia: risale al 1900 ed era nota come Mostra di Automobili. “Ha prevalso l’idea di trasformare l’edificio in polo dello studio e della cultura” spiega Loi. “È una ‘sconfitta’ che accettiamo senza rancore, perché lo sviluppo della cultura va sempre incoraggiato”.
 
Qui sopra la Bertone Karisma del 1994.
 
BENI SOTTO TUTELA - La gestione dei 79 pezzi rimane molto impegnativa e difficoltosa, in virtù dei severi vincoli imposti dalla Soprintendenza: la raccolta è stata dichiarata d’interesse culturale dal Ministro competente e deve sottostare a diversi obblighi, compresi il divieto di vendita all’estero e la segmentazione in pezzi. “Vi sono numerose difficoltà sotto il profilo burocratico, perché dobbiamo fare richiesta alla Soprintendenza ogni volta in cui muoviamo una vettura” chiarisce il presidente dell’Asi. “Senza considerare i costi per sottoscrivere le polizze assicurative. Per questi motivi sarà difficile veder esposte le automobili fuori dalla loro sede definitiva”. Loi è fiducioso però di raggiungere una sinergia con il Museo dell’automobile di Torino. Della Bertone restano ancora da vendere il marchio e lo stabilimento di Caprie, beni a cui l’Asi si è fin da subito dichiarata non interessata.
 
GLI OTTO MODELLI ESPOSTI - Automotoretrò ha rappresentato la prima occasione in cui l’Asi espone alcune delle vetture acquistate. Sono tutti prototipi. Finiranno in esposizione le Bertone Runabout (1969), NSU Trapeze (1973), Chevrolet Ramarro (1984), Chevrolet Nivola (1990), Bertone Karisma (1994), Lancia Kayak (1995), Bertone Birusa (2003) e Bertone Barchetta (2007). I visitatori non troveranno quindi automobili di serie, che rappresentano un’ampia fetta della collezione: fra i 79 beni ci sono ad esempio le Alfa Romeo Giulia SS, Giulia Sprint e Montreal; una Lancia Stratos stradale e le Lamborghini Miura, Espada e Countach. L’intera collezione è stata acquistata per 3,44 milioni di euro.


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Ritratto di SINISTRO
15 febbraio 2016 - 16:32
3
Un altro piccolo sforzo, dai...
Ritratto di basti73
15 febbraio 2016 - 16:33
Speriamo che tutti questi capolavori non finiscano in mano a degli speculatori senza scrupoli.
Ritratto di impala
15 febbraio 2016 - 20:18
... il Lingotto !!!!
Ritratto di SINISTRO
16 febbraio 2016 - 08:55
3
Perché no? Ottima idea, speriamo che almeno il Primo Cittadino faccia qualcosa....