NEWS

Comune di Milano: le auto come armi, tabacco e porno

Pubblicato 31 maggio 2020

Dalle sponsorizzazioni accettate dal Comune sono escluse aziende del tabacco, alcolici, porno, armi e brand automobilistici non coerenti con le policy di sostenibilità del Comune.

Comune di Milano: le auto come armi, tabacco e porno

I SOLDI DEI PRIVATI - In una delibera della giunta del comune di Milano vengono indicate alcune nuove linee guida per l’apertura ai privati alla cura degli spazi pubblici. “Rigenerare gli spazi urbani”, recita il comunicato di Palazzo Marino, “con l'aiuto di sponsor da individuare attraverso le consuete procedure di avviso pubblico”. L’obbiettivo è ovviamente quello di incrementare qualità e vivibilità degli spazi nei quartieri di Milano, grazie a una maggior cura dell’arredo cittadino nei luoghi più frequentati, come nel caso di strade, marciapiedi, piazze, parchi e giardini.

DEVI ESSERE ALLINEATO - In prima linea per la definizione di queste nuove linee gli assessori Pierfrancesco Maran e Marco Granelli: un’evoluzione che prevede un percorso amministrativo trasparente, imparziale e preciso a tutele dell'interesse pubblico. Così, si legge, “l'avviso pubblico sarà rivolto a soggetti privati e pubblici che potranno presentare un'offerta progettuale in qualità di sponsor, sia in forma singola che in forma associata”. Inoltre saranno ammessi soggetti che svolgono svolgono le loro attività in coerenza con gli interessi pubblici del comune di Milano e in possesso dei requisiti indicati nell’avviso stesso.

CHI È ESCLUSO - Il Comune si riserva inoltre il diritto di rifiutare qualsiasi proposta di sponsorizzazione qualora, ad esempio, sussista un conflitto di interesse tra l’attività pubblica e quella privata oggetto della sponsorizzazione. Inoltre “sono escluse proposte di sponsorizzazione riguardanti propaganda di natura politica, sindacale, filosofica e religiosa. È vietata la pubblicità diretta o collegata alla produzione o distribuzione del tabacco, super alcolici, materiale pornografico, a sfondo sessuale, inerente armi e di brand automobilistici non coerenti con le politiche di sostenibilità ambientale promosse dal Comune di Milano”.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE - Avete letto bene è tutto scritto nella delibera comunale. Qualcuno forse doveva spigare agli “architetti” di questo progetto, che nessuna casa automobilistica, in un momento in cui i costruttori stanno spendendo miliardi per trasformare le loro produzioni in ottica “green”, promuoverebbe prodotti non in linea con le più recenti esigenze di sostenibilità ambientale.



Aggiungi un commento
Ritratto di Giuliopedrali
31 maggio 2020 - 18:14
Sto cominciando a pensare che solo il porno non sia male...
Ritratto di Oxygenerator
1 giugno 2020 - 12:18
@ Giuliopedrali Il porno, se non diventa un’ossessione, è sano, rispetto a tutto il resto.
Ritratto di Lorenz99
31 maggio 2020 - 18:24
PROBABILMENTE QUELLO CHE HA SCRITTO QUEATO BANDO È LO STESSO CHE HA SPIEGATO L'INDICE DI CONTAGIO AL DOTT. GALLERA......
Ritratto di Pavogear
31 maggio 2020 - 20:26
Mamma mia quanto siamo messi male. Quindi pubblicità di grappe e auto non ecologiche non sono ammesse, ma magari si fa pubblicità allo studio del medico omeopatico. Che bello il futuro
Ritratto di Mbutu
31 maggio 2020 - 22:17
Ma chi l'ha scritta la chiusa dell'articolo? Qualcuno forse doveva spiegargli che, se viene in mente agli estensori, nelle delibere si cerca di tenere conto anche del fatto che le cose potrebbero cambiare.
Ritratto di egomax
31 maggio 2020 - 22:44
2
Beh, in base ad un simil ragionamento, tutto potrebbe cambiare (in peggio ma anche in meglio, tra l'altro). Purtroppo l'errore degli estensori è palese, perché in base sempre allo stesso ragionamento, tutte le pubblicità e sponsorizzazioni allora dovrebbero essere non accettate (dato che "le cose potrebbero cambiare").
Ritratto di Mbutu
1 giugno 2020 - 00:51
??? Ehm, no. Il comune di Milano ha chiaramente identificato quello della mobilità sostenibile come una delle sue priorità. Quindi è assolutamente corretto che metta le mani avanti onde evitare il rischio di essere accusato di modifiche a posteriori per danneggiare qualcuno. Il giorno in cui identificherà fra le priorità la problematica dei pezzi troppo piccoli nelle sorprese degli ovetti ci si augura che faccia delle delibera che tengano conto del fatto che gli attuali potrebbero non essere gli unici player del settore per sempre.
Ritratto di Andre_a
31 maggio 2020 - 23:15
Il titolo è fuorviante: non si paragona l’auto ad armi, tabacco e porno, ma solo le case che non seguono politiche di sostenibilità ambientale. Lo trovo comunque ipocrita: per me, se è legittimo vendere un bene o un servizio, dovrebbe essere legittimo anche pubblicizzarlo.
Ritratto di Oxygenerator
1 giugno 2020 - 12:20
@ Andre_a Ma è legittimo pubblicizzarlo. Solo non lo farà, attraverso il comune di Milano. Può in tutte le altre sedi. Perchè ipocrita ?
Ritratto di Andre_a
1 giugno 2020 - 14:50
La seconda frase del mio commento voleva essere un po’ più generica: in Italia si può legalmente accedere ad armi, superalcolici, tabacco e pornografia, ma è vietato pubblicizzarli... boh, io non ci vedo logica: se fanno male vietali, altrimenti libertà. Ripensandoci, se è già vietato pubblicizzarle in Italia tali beni e servizi, che senso ha ribadirlo in una delibera comunale?
Ritratto di Fr4ncesco
1 giugno 2020 - 01:34
2
Sono dei fascisti che stanno discriminando un importante settore, che non è nocivo più di qualsiasi altra attività umana. Inoltre le case automobilistiche si stanno impegnando molto per la sostenibilità. Non li definisco nemmeno pagliacci per non offendere la categoria che serve a far ridere mentre questi fan piangere, oltre ad essere stupidi e bulli.
Ritratto di Andre_a
1 giugno 2020 - 06:55
Non fermarti al titolo, la delibera dice che “sono escluse proposte di sponsorizzazione [...] di brand automobilistici non coerenti con le politiche di sostenibilità ambientale promosse dal Comune di Milano”. Quindi le case automobilistiche che si stanno impegnando molto per la sostenibilità non saranno discriminate.
Ritratto di NeroneLanzi
1 giugno 2020 - 09:15
Mi sapresti dettagliare quale è il criterio di valutazione?
Ritratto di Andre_a
1 giugno 2020 - 10:08
Ovviamente no, è il classico “politichese” che va interpretato, ma potenzialmente qualsiasi marchio automobilistico può diventare sponsor, mentre Beretta (non il marchio di salumi), Marlboro e Pornhub sicuramente no. Per assurdo, una pubblicità del tipo “mostra il dito medio all’ambiente, compra una G63 Amg” non passerebbe, mentre la 500 elettrica sicuramente si.
Ritratto di MS85
1 giugno 2020 - 11:37
Proprio questo è il problema. Ogni marchio può essere fatto rientrare nella definizione di "ambientalmente sostenibile". Quindi se qualcuno pensa che il riferimento sia stato inserito nella delibera per motivi più ideologici che concreti, non si allontana troppo dal vero.
Ritratto di stefbule
1 giugno 2020 - 03:35
12
Se avete visto le strisce che stanno facendo per le bici, in un corso stra trafficato, portandolo da due corsie a una sola e intasando tutta la zona, si può capire il livello dei neuroni. È il duo-sciagura. Bisogna solo sperare che alle prossime elezioni, chi arriva dopo di loro cancelli tutto quello che stanno facendo.
Ritratto di Giuliopedrali
1 giugno 2020 - 08:40
Se devo essere sincero e dopo due mesi di lockdown ce ne siamo accorti tutti: le auto, cioè il fenomeno auto come era degenerato in questi ultimi anni insieme all'edilizia selvaggia che ha l'Italia come protagonista mondiale sono le due cose più aberranti dell'età moderna.
Ritratto di Oxygenerator
1 giugno 2020 - 12:24
@ stefbule Capita, ed è già capitato, in tutte le grandi capitali e città europee. Basta andare a vedere come sono organizzate. E si vedrà il nostro futuro.
Ritratto di Giuliopedrali
1 giugno 2020 - 08:57
Secondo me dovrebbero limitare la circolazione di certi cittadini che vengono da chissà dove che inquinano e basta e senza pagare bolli e assicurazione si fanno i giretti dalla mattina alla sera pur nullafacenti per sfogarsi col loro scassone truccato, questo si.
Ritratto di MS85
1 giugno 2020 - 09:17
Si potrebbe istituire il coprifuoco nelle ore non lavorative...
Ritratto di GinoMo
1 giugno 2020 - 10:04
non ho mai capito quest'avversione verso la pornografia, alla fine è un lavoro come un altro che porta anche molti soldi...
Ritratto di MS85
1 giugno 2020 - 11:40
E' che fondamentalmente siamo molto ipocriti e in alcuni casi combiniamo ipocrisia ed opportunismo. Come vietare la pubblicità dei derivati del tabacco ma lasciare libero bombardamento di spot di alcolici in alcuni periodi dell'anno. Come se l'alcol non ne facesse fuori a migliaia.
Ritratto di domi2204
1 giugno 2020 - 11:08
Probabilmente i covid attacca anche il cervello non solo i polmoni.
Ritratto di muchoman
1 giugno 2020 - 11:59
A Milano sono avanti, m così avanti che hanno fatto il giro e iniziano a stare indietro
Ritratto di muchoman
1 giugno 2020 - 12:03
Mi auguro che l'antitrust sanzioni questo comportamento lesivo della libera concorrenza tra aziende produttrici che già rispettano innumerevoli normative a livello europeo e nazionale
Ritratto di Oxygenerator
1 giugno 2020 - 12:15
Concordo con il comune di milano. Pubblicità che sostengono la linea di pensiero attuale del comune. Oltretutto ciò non vieta, di fare le pubblicità, su tutto il resto che non sia comunale.
Ritratto di Gabriele 1989
1 giugno 2020 - 13:49
Assurdo!!! Proprio alle case automobilistiche che essendo direttamente interessate stanno lavorando per sviluppare dei prodotti green non si permette di finanziare la cura dell'ambiente! Ingiusto e stupido!
Ritratto di Andre_a
1 giugno 2020 - 15:07
Leggi tutto l’articolo, non fermarti al titolo
Ritratto di Jeff Palfrey
1 giugno 2020 - 16:12
Il prossimo passo sarà deferire alla Santa Inquisizione le Case che producono auto non in linea con le politiche ambientali (vorrei poi sapere con quali parametri avverrà tale valutazione). Per gli amanti del Medio Evo sarà una "pacchia" Questo sì che è progresso!!!! Da morire dal ridere!!!!
Ritratto di Mbutu
1 giugno 2020 - 17:09
Comunque è evidente che stia sfuggendo il senso ed il contesto della delibera. E se per alcuni il non capire è ormai divenuto una forma d'arte per altri mi stupisco. Qui non si sta vietando la pubblicità delle auto sul territorio comunale. Questa è più una cosa del tipo "il verde di questa aiuola è curato da....". Il comune porta avanti con degli sponsor privati dei progetti di riqualificazione. Ha semplicemente deliberato che per evitare imbarazzi, polemiche e dietrologie fin da subito mette in chiaro che soldi da soggetti non in linea con le sue politiche non ne accetterà. Semplice e cristallino.
Ritratto di Carlo959
2 giugno 2020 - 21:45
@Mbutu: sottoscrivo la linea di fondo. Però bisogna ammettere anche che, con un piccolo sforzo, avrebbero potuto essere un po' meno ellittici (per non dire della enigmatica "propaganda filosofica...")
Ritratto di Mbutu
3 giugno 2020 - 16:28
Carlo959, potrei essere in linea di principio d'accordo con te. Ma diciamoci la verità: anche la avessero scritta "in stampatello" pensi avrebbe fatto tanta differenza? C'è gente che si lamenta per il gusto di farlo. Non è i grado di capire ciò che legge ma lo stesso si permette di intervenire e magari pontificare. Ed il tutto, ovviamente, autocertificando le proprie competenze (come se dire "sono intelligente" ti ci facesse diventare realmente). Ed anche in questo caso ne abbiamo avuti diversi esempi. E' la maledizione di internet.
Ritratto di Carlo959
4 giugno 2020 - 11:42
@Mbutu: condivido (anche perché di illuminanti esempi del genere non difetta certo questo forum).
Ritratto di roberv40
1 giugno 2020 - 18:45
È una giunta composta da mentecatti Alle prossime elezioni vanno cancellati x sempre sono solo in grado di fare danni
Ritratto di Rav
2 giugno 2020 - 00:59
4
Considerando che il settore automotive dà da mangiare a parecchi dipendenti di società milanesi eviterei di portare avanti certe baggianate e paragonare l'automobile al fumo mi pare quella più grossa di tutte. Va benissimo puntare sull'auto elettrica nella grande città ma come pensano di ricaricarle? A pedali? O, come la storia della polvere sotto il tappeto, facciamo i super green coi polmoni di chi vive fuori dalla città?
Ritratto di Carlo959
2 giugno 2020 - 11:07
Il Comune, come qualsiasi altra autorità pubblica (o privata), procede come ritiene fissando i termini di un proprio "avviso pubblico" di questo tipo, ma nel caso presente può essere che il testo deliberato risulti un po' confuso. La pubblicità di superalcolici non credo sia vietata in Italia, salvo alcune specifiche (orari tv, trasmissioni, modalità) e lo stesso dicasi per la "pubblicità a sfondo sessuale", altrimenti non vedremmo tante cose in tv o sulla carta stampata, la pornografia propriamente detta sì, come anche le armi, ma entrambi i settori, in specie il primo, prolificano sul web (il secondo in forma più soft e indiretta). In tutto ciò, il Comune ha fatto le sue più che legittime scelte, però il punto dei "brand automobilistici" sembra oscuro, se non meglio spiegato. Del resto, anche il divieto a sponsorizzazioni riguardanti propaganda "filosofica" suona perlomeno originale. Vero che ponendo restrizioni e paletti si va incontro spesso a obiezioni di vario genere, ma è chiaro che il testo avrebbe potuto essere concepito e scritto in altro modo.
Ritratto di Gordo88
2 giugno 2020 - 18:07
1
Se volevano fare una distinzione tra i marchi più o meno green dovevano indicare il valore max di g/km di co2 dei loro modelli in vendita così almeno da avere un parametro di riferimento ( che non per forza è indice di sostenibilità). Questo perchè tutti i brand per poter vendere le loro auto devono sottostare alle normative antinquinamento in vigore attualmente