SI GUIDA CON IL MANUBRIO - Lo tsunami che ha devastato il Giappone nel 2011 ha lasciato il segno non solo sulle terre colpite, ma pure nell'immaginario collettivo del popolo del Sol Levante. Uno shock che alcuni giovani hanno tramutato in creatività sviluppando un prototipo di city car elettrica anfibia, la Concept One. A progettarla è la start-up nipponica Fomm che ha provveduto a rendere ermetico abitacolo e, soprattutto, il sistema elettrico costituito da due motori da 5 kW inseriti nei mozzi delle ruote anteriori e dalle sei batterie con energia sufficiente per un'autonomia di 100 km. Per la guida in acqua i tecnici giapponesi hanno optato per una coppia di idrogetti direzionabili azionabili tramite il manubrio che sostituisce il volante.
QUATTRO POSTI IN 250 CM - Più che per gli eventi estremi come tsunami e alluvioni, la Fomm Concept One potrebbe rivelarsi utile nel caso di allagamenti cittadini, previsti in crescita a causa dei cambiamenti climatici in corso, per superare sottopassi o aree allagate. A rendere interessante la piccola elettrica giapponese sono pure altre soluzioni, come le porte scorrevoli, il cruscotto digitale e l'ampia sezione vetrata del tetto. L'attrazione maggiore è, però, il design che ha consentito di ricavare spazio per quattro passeggeri in un'auto lunga appena 249 cm, 15 in più della Renault Twizy. Un risultato che, secondo i progettisti, rende la Concept One “la più piccola auto elettrica al mondo con 4 posti”. Un “record” che potrebbe diventare realtà considerato che la Fomm ha annunciato l'intenzione di produrla in serie per il mercato locale a un prezzo di un milione di yen (poco più di 7.200 euro), batterie escluse.