ORIGINALE E INNOVATIVA - È una Rossa, per l'esattezza una Ferrari 166 “Barchetta” carrozzata Touring (nella foto in alto), la vincitrice del Concorso di Eleganza “Castello di Miramare”, organizzato dall'Associazione Amatori Veicoli Storici il fine settimana del 14/15 maggio e presieduto dal noto designer Leonardo Fioravanti.
La giuria del concorso: da sinistra, Tom Tjaarda, Fioravanti, Enrico Fumia e Adolfo Orsi.
ORIGINALE E INNOVATIVA - A motivare la scelta di questo modello sono le stesse parole dell'ex direttore della Pininfarina e papà di diverse Ferrari come la Dino 206 e la 288 GTO: “La 166 “Barchetta” ha uno stile originale, innovativo ed è dotata di un appeal che non è mai stato scalfito dal tempo o dalle mode. Quest'auto rispecchia alla perfezione il valore italiano ed è stata fondamentale per la formazione del più famoso tra i brand di casa nostra. Perché le prime Ferrari avevano una tecnica superlativa ma, onestamente, erano piuttosto bruttine. Poi nel 1948, arriva quel capolavoro della Touring: una linea fatta di niente, eterna dimostrazione che bastano pochi tratti felici per entrare nella storia dell'auto”.
In primo piano l'Alfa Romeo 6C 2500 della Carrozzeria Bertone.
GRANDI CAPOLAVORI - La Ferrari 166 “Barchetta” carrozzata Touring è stata preferita tra altre 28 concorrenti, costruite tra il 1930 e la fine degli anni 70, divise in tre categorie in base all'anno di costruzione. Tra i vari modelli che hanno sfilato segnaliamo l'Alfa Romeo 6C 2500 della Carrozzeria Bertone del 1942, che ha vinto un primo premio nell'esclusivo Concorso di Pebble Beach nel 2010 ed è stata proclamata vincitrice morale della manifestazione, e la Ferrari 275 GTB del 1965.
La Ferrari 275 GTB del 1965.
LA FERRARI DI SCAGLIETTI - Riguardo alla Ferrari 275, premiato nella categoria delle auto prodotte tra gli anni 60 e la fine dei 70, Fioravanti ha aggiunto un'interessante nozione storica: “è noto che parecchie Ferrari siano state disegnate dalla Pininfarina e poi costruite dalla Scaglietti di Modena. Con la GTB è invece accaduto il contrario: il progetto è di Scaglietti e successivamente Pininfarina ha apportato minime modifiche per poi costruirla in serie. E questo si nota, perché la GTB ha un fascino indiscutibile ma lo stile è molto caricato e grintoso mentre Pininfarina avrebbe certamente puntato su una linea meno aggressiva”.