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L’UE vuole vederci chiaro sui contributi statali alla Porsche

12 luglio 2012

La Commissione europea ha aperto un’inchiesta formale sul finanziamento ricevuto dalla Porsche dallo Stato tedesco per l’ampliamento dello stabilimento di Lipsia, dove sarà prodotta la Macan.

QUERELLE - È nata una nuova vicenda legale-comunitaria-automobilistica. Questa volta non si tratta di emissioni o di regole sulla dotazione dei veicoli, ma di finanziamenti pubblici concessi a una casa automobilistica da uno stato come contributo per lo sviluppo regionale, attraverso il potenziamento di una fabbrica. La casa in questione è la Porsche, lo stato è la Germania, la regione è la Sassonia, lo stabilimento è quello di Lipsia dove è prodotta la Cayenne e da cui uscirà la Macan, il finanziamento “sospetto” è di 43,67 milioni di euro, su un ammontare dell’investimento di 521,56 milioni.


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I lavori per l'ampliamento della fabbrica di Lipsia.


INDISPENSABILE?
- I motivi per cui la Commissione ha deciso di aprire l’inchiesta sono l’oggettiva importanza della quota di mercato detenuta dal gruppo Volkswagen (a cui Porsche fa capo) e l’aumento di capacità produttiva originato dall’intervento negli stabilimenti di Lipsia. L’inchiesta mira a verificare se l’aiuto concesso è necessario e proporzionato o se invece non rappresenti una distorsione della concorrenza. In particolare dovrà essere valutato quanto l’aiuto pubblico può attirare investimenti nella regione (i finanziamenti con “finalità regionale”, come quello elargito alla Porsche, sono ammessi quando hanno questo fine). 

INDAGINE - Le procedure comunitarie, con l’apertura formale dell’inchiesta prevedono che sulla questione possano essere raccolte osservazioni e considerazione da parti terze. La Commissione da parte sua considererà tutti gli elementi nel dettaglio, valutando la reale capacità dell’intervento di attirare investimenti nella regione. Nel caso che non emergesse l’effettiva finalità regionale del contributo, la Commissione dovrà allora valutare il finanziamento secondo i criteri considerati per gli aiuti pubblici in generale.


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Una veduta aerea dello stabilimento di Lipsia.


FIDUCIA IN PORSCHE - Da aggiungere che, casualmente, proprio oggi la Porsche ha comunicato di essere riuscita a ottenere un impegno finanziario di 500 milioni a buone condizioni; questo quando la richiesta iniziale era stata di 200 milioni. Secondo un comunicato della stessa Porsche a coprire il prestito sono stati investitori bancari e istituzionali tedeschi.

> I prezzi aggiornati delle Porsche



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Ritratto di vagirimo
12 luglio 2012 - 19:17
4
Ma a chi è venuta in mente la brillante idea della Macan?
Ritratto di Montreal70
12 luglio 2012 - 19:32
Vedo che finalmente si riportano sui media certi avvenimenti esteri. Chissà se sia l'inizio di una nuova era dell'informazione. Comunque, non c'è niente di nuovo sotto al sole. Trovo corretto contribuire allo sviluppo delle imprese da parte dello stato, anche se quando si parla di Germania, viene sempre il sospetto che quei soldi arrivino da chissà dove.
Ritratto di marcello86
marcello86 (non verificato)
12 luglio 2012 - 19:42
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Ritratto di Montreal70
12 luglio 2012 - 21:18
Eheh... Ho sempre pensato di essere di sinistra, però non ne ho mai trovato uno che condividesse le mie idee. Le interferenze statali hanno dei pro e dei contro, non esiste una direzione assolutamente corretta in tal verso. Certo è che un giorno, in una civiltà perfetta, non potremmo che essere tutti uguali. I conti all'Italia li ha già fatti la popolazione, che non ha mai guardato come girava il mondo oltre il confine.
Ritratto di marcello86
marcello86 (non verificato)
12 luglio 2012 - 21:51
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Ritratto di Montreal70
12 luglio 2012 - 22:38
Marcello, proprio a questo mi riferivo quando dicevo di non condividere le idee dei miei "simili". Il primo limite di tali sistemi è la concentrazione di un'eccessivo potere decisionale della vita del popolo in pochi singoli. L'essere umano è per sua natura debole ed infimo, non si pone ritegno nello scegliere il proprio interesse a sfavore della collettività. La mia visione utopistica del mondo perfetto è ben più complessa. L'uguaglianza deve esistere alla nascita per poi dissolversi con gli anni in base alla meritocrazia. Ognuno deve avere il diritto di scegliersi il proprio cammino, realizzare le sue aspirazioni, senza che le scelte o le capacità dei genitori influiscano su ciò. Uguaglianza e libertà devono trovare l'equilibrio perfetto, ma non esisteranno mai degli umani in grado di farci raggiungere quello stadio evolutivo.
Ritratto di marcello86
marcello86 (non verificato)
12 luglio 2012 - 22:43
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Ritratto di andrea10
13 luglio 2012 - 10:14
Sarò troppo rigido ma non trovo giusto che lo Stato aiuti le aziende,e di seguito ne elenco i motivi: 1)Certe aziende hanno utili impressionanti 2)I loro manager sono strapagati 3)I soldi allo Stato li diamo noi,quindi è come se pagassimo noi i lavori alle aziende;Per caso lo Stato aiuta gli operai con il loro misero stipendio? 4)Dando incentivi alle case automobilistiche è come se pagassero meno tasse,a lei risulta che nel 730 le facciano qualche sconto? Cordialmente
Ritratto di Montreal70
13 luglio 2012 - 10:42
Mi scusi, ma lei crede che i contributi vengano dati al primo che passa? Il loro scopo è quello di creare sviluppo con nuovi posti di lavoro, maggiore crescita delle aziende (quindi più tasse) e progresso del territorio. Quelli a cui si riferisce si chiamano mazzette, che sono vietate ovunque.
Ritratto di andrea10
13 luglio 2012 - 10:50
ma lo sviluppo,il lavoro,le tasse,dovrebbero esser sostenute dall'azienda stessa a mio avviso.Mi sbaglierò,ma io da comune cittadino perchè non ho agevolazioni in tal senso?Questo non trovo corretto ... poi certo,quel che dice lei è corretto perchè lo Stato sovvenziona ma riprende l'investimento con gli interessi dalle maggiori tasse,se non finisce come la De Tomaso
Ritratto di Montreal70
13 luglio 2012 - 11:38
Beh, un normale cittadino se resta senza lavoro ha la disoccupazione, cassa integrazione e quant'altro. L'imprenditore, o anche il povero disgraziato che lavora autonomamente, non hanno niente di questo. L'impresa non implica necessariamente ricchezza. Inoltre, lei da normale cittadino ha la possibilità di intraprendere una attività imprenditoriale grazie ai contributi messi a disposizione da regione, stato ed Europa. Se quei soldi glieli dessero senza motivo, solo perchè cittadino, finirebbero chissà dove. Dandoli a chi fa impresa, quel denaro ne crea molto di più. Prenda ad esempio la Fiat. Le si critica sempre le varie sovvenzioni, che ammontano a centinaia di milioni di euro. Molti dicono che le ha restituite, molti dicono che manchi qualcosa, altri le attribuiscono persino gli incentivi per le auto nuove (come se le auto in Italia le vendesse solo lei). Indipendentemente da dove stia la verità, quell'azienda versa all'erario oltre un miliardo di euro l'anno, per profitti derivanti al 70% da attività extra-nazionali.
Ritratto di andrea10
13 luglio 2012 - 12:00
a tutto ciò ... è bello confrontarsi con altra gente,si posso cambiare idee e capire molte cose.Grazie
Ritratto di Montreal70
13 luglio 2012 - 12:18
Grazie a lei per il piacevole confronto. :-)
Ritratto di TurboCobra11
13 luglio 2012 - 16:51
Concordo. ...Saluti
Ritratto di metacril
15 luglio 2012 - 10:15
scusa se mi intrometto nel vostro dibattito,tra l'altro molto interessante e piacevole anche per i toni garbatissimi che usate.sono abbastanza daccordo sul fatto che i contributi non debbano essere dati al primo che passa,anche se so di persone che hanno ricevuto soldi per acquisti sproporzionati al loro reddito e senza la minima richiesta di garanzie.qui ho parlato di banche (per me banca=stato) che alla fine decidono loro se emettere soldi o meno.trovo comunque giusto finanziare una casa automobilistica se GARANTISCE posti di lavoro,non necessariamente con un incremento dato che in questo momento andrebbe benissimo anche riconfermare gli attuali occupati,non trovo giusto invece che una casa automobilistica "campi" sulle spalle dello stato,e cittadini annessi.è chiaro che sto parlando di fiat e l'aiutino lo posso anche concepire a patto però che in italia la fiat me la devi vendere ad un prezzo "stracciato" visto che comunque io cittadino ci ho già messo del mio a livello monetario.è un po la storia dell'editoria.in italia,e credo siamo gli unici al mondo a sborsare cifre del genere,sovvenzioniamo la stampa (e di conseguenza se ne fregano se il loro giornale vende o nio) e in più in edicola pago il giornale da me aiutato con le mie tasse.ora non vorrei dire una fesseria (tanto una in più o una in meno poco cambia) ma non mi pare che i nostri giornali facciano numeri di vendita tali da "mantenersi" da soli...spero che il concetto che volevo esprimere si capisca...
Ritratto di Montreal70
17 luglio 2012 - 11:37
Per quanto riguarda l'editoria, il principio di base è nobile, ma allo stato pratico ha perfettamente ragione. Per la Fiat, vale il discorso fatto poc'anzi. Nel bene o nel male, abbiamo in Italia un gruppo che delocalizza al pari di Bmw e Mercedes. Insomma, se guardiamo la concorrenza tedesca e francese con obiettività, scopriamo che Fiat produce pochissimo all'estero, e che comunque non riceve più aiuti di quanti non ne ricevano gli altri. La differenza è che noi italiani siamo invidiosi del vicino. Preferiremmo mantenere un tedesco che un italiano. Guardiamo le case francesi: 6 miliardi di euro dallo stato poco tempo fa. Ora tagliano. Ci lamentiamo noi?
Ritratto di Sbyro87
12 luglio 2012 - 21:05
farlo capire a tante persone: non solo in Italia ci sono giri strani...tutto il mondo è paese!!!
Ritratto di volvo96
12 luglio 2012 - 21:44
bè almeno li finanziano in germania.... in più loro hanno i soldi LORO . comunque per quanto mi riguarda la macan mi fa alquanto schifo quindi se fosse per me lo stabilimento non avrebbe bisogno di ampliamenti per questo orrido nuovo modello
Ritratto di LucaPozzo
13 luglio 2012 - 01:27
Una polemica ridicola, o un finto problema. Stiamo veramente a guardare se sono stati regalati meno di 45 milioni di euro? Ma se solo pochi mesi fa ne hanno ricevuti 2 miliardi? È come avere una mano in cancrena e preoccuparsi per un'unghia incarnita nell'altra.
Ritratto di madeinitaly73
13 luglio 2012 - 14:45
...soliti...lxxxi!!!
Ritratto di Baq
13 luglio 2012 - 15:33
con la fiat a dare soldi? e la VW invece faceva tutto con i propri soldi ???
Ritratto di TurboCobra11
13 luglio 2012 - 16:55
Perchè aiutare la Porsche che non ha nessuna necessità, forse perchè poi il land ci guadagna, se non ricordo male, i land hanno una quota di Vw? Se non è aiuto di stato questo. Peccato che in europa sono tutti tedescofili e finirà nel nulla. Alla faccia che i furbi siamo noi italiani. ...Saluti
Ritratto di francesco alfista
13 luglio 2012 - 19:06
e poi compra cento marchi....con i soldi dei fessi xro'...!!!e poi si critica sempre fiat x gli aiuti...vag tanto decantata li ha cmq come mai...nn era una superpotenza...(sono convinti di esserlo ma nn lo sono)
Ritratto di caronte
23 luglio 2012 - 13:12
secondo me si tratta di concorrenza sleale, primo perchè la porsche ha le risorse finanziarie per fare da sola, secondo perchè appartiene alla vw primo colosso automobilistico europeo e terzo perchè il marchio non naviga in cattive acque. Quindi allora quello di ricevere finanziamenti pubblici non è solo un vizio della fiat ma un pò di tutte le case automobilistiche.