QUERELLE - È nata una nuova vicenda legale-comunitaria-automobilistica. Questa volta non si tratta di emissioni o di regole sulla dotazione dei veicoli, ma di finanziamenti pubblici concessi a una casa automobilistica da uno stato come contributo per lo sviluppo regionale, attraverso il potenziamento di una fabbrica. La casa in questione è la Porsche, lo stato è la Germania, la regione è la Sassonia, lo stabilimento è quello di Lipsia dove è prodotta la Cayenne e da cui uscirà la Macan, il finanziamento “sospetto” è di 43,67 milioni di euro, su un ammontare dell’investimento di 521,56 milioni.
I lavori per l'ampliamento della fabbrica di Lipsia.
INDISPENSABILE? - I motivi per cui la Commissione ha deciso di aprire l’inchiesta sono l’oggettiva importanza della quota di mercato detenuta dal gruppo Volkswagen (a cui Porsche fa capo) e l’aumento di capacità produttiva originato dall’intervento negli stabilimenti di Lipsia. L’inchiesta mira a verificare se l’aiuto concesso è necessario e proporzionato o se invece non rappresenti una distorsione della concorrenza. In particolare dovrà essere valutato quanto l’aiuto pubblico può attirare investimenti nella regione (i finanziamenti con “finalità regionale”, come quello elargito alla Porsche, sono ammessi quando hanno questo fine).
INDAGINE - Le procedure comunitarie, con l’apertura formale dell’inchiesta prevedono che sulla questione possano essere raccolte osservazioni e considerazione da parti terze. La Commissione da parte sua considererà tutti gli elementi nel dettaglio, valutando la reale capacità dell’intervento di attirare investimenti nella regione. Nel caso che non emergesse l’effettiva finalità regionale del contributo, la Commissione dovrà allora valutare il finanziamento secondo i criteri considerati per gli aiuti pubblici in generale.
Una veduta aerea dello stabilimento di Lipsia.
FIDUCIA IN PORSCHE - Da aggiungere che, casualmente, proprio oggi la Porsche ha comunicato di essere riuscita a ottenere un impegno finanziario di 500 milioni a buone condizioni; questo quando la richiesta iniziale era stata di 200 milioni. Secondo un comunicato della stessa Porsche a coprire il prestito sono stati investitori bancari e istituzionali tedeschi.