TRE TIPI DIVERSI DI MODELLI - Tre modelli di tipo diverso sono stati al centro della più recente attività dell’EuroNCAP. Sono state oggetto dei crash test dell’organismo europeo Hyundai Tucson, l’ultima edizione della spider Mazda MX-5 e la berlina utilitaria Opel Karl. La suv coreana ha realizzato risultati che le hanno fatto assegnare le 5 stelle EuroNCAP, mentre gli altri due modelli hanno conseguito votazioni inferiori che si sono tradotte nel giudizio di 4 stelle.
LE PROVE EURONCAP - Nei test dell’organismo indipendente europeo che monitora la sicurezza delle auto ogni vettura viene sottoposta a diversi crash test: uno contro una barriera disassata, un altro frontale e uno laterale contro un palo. Con i sensori posti sui manichini-rilevatori vengono misurate le conseguenze degli impatti sugli adulti, distinguendo tra conducente e passeggeri, nonché sui bambini, in questo caso con le varie differenze legate alla corporatura dei piccoli. I risultati vengono visualizzati anche mediante figure che evidenziano le conseguenze sulle diverse parti del corpo (verde: buono; giallo: adeguato; arancione: marginale ; marrone: carente; rosso: povero). Le varie misurazioni sono poi tradotte in voti secondo delle equivalenze prestabilite proporzionali ai valori rilevati. Questi voti vogliono indicare il livello di protezione che l’auto testata offre ai suoi occupanti: più alto è il voto, più alta è la protezione. Ci sono poi i crash test che simulano l’investimento di un pedone, in cui vengono misurate le conseguenze per le diverse parti del corpo: testa, bacino e gambe. Anche qui vengono assegnati dei voti. Infine c’è una valutazione sulla dotazione di sicurezza delle vetture, in cui l’EuroNCAP valuta ciò che è presente di serie o in optional con buona diffusione nelle vendite. Come per gli altri tre “capitoli” del test (protezione degli adulti, dei bambini e dei pedoni) pure per l’equipaggiamento di sicurezza sono attribuiti voti. Infine, per ognuno delle quattro parti del test viene fatta la somma dei voti e il totale è tradotto in percentuale del voto massimo assegnabile secondo il protocollo dell’EuroNCAP. In conclusione per ognuna delle auto testate vengono evidenziati quattro valori percentuali che portano poi alla definizione delle “stelle”.
HYUNDAI TUCSON - L’ultima edizione del modello coreano ha ottenuto le 5 stelle mettendo in evidenza una buona media di comportamento nelle diverse prove che compongono il test dell’EuroNCAP.
Protezione adulti: 86% - La somma dei voti ottenuti nei diversi crash test volti a misurare la protezione degli adulti è risultata l’86% dei voti massimi conseguibili. Questo mentre nel corso dei test EuroNCAP numerosi modelli hanno avuto giudizi oltre il 90%. La protezione meno che adeguata (“marginal” viene definito dall’EuroNCAP il grado di protezione conseguito) è stata rilevata per il torace nel crash laterale contro un palo e nel test del crash frontale per i passeggeri sui sedili posteriori.
Protezione bambini: 85% - Di poco inferiore (85% del punteggio massimo conseguibile) è stata la valutazione raccolta dalla Hyundai Tucson per la protezione dei bambini. Ottimale (massimo dei punti disponibili) è risultata quella nel crash test dinamico per i piccoli sino a 1 anno e mezzo, mentre meno buona è stata la pressione rilevata sul torace dei piccoli sino a 3 anni.
Protezione pedoni: 71% - Un giudizio inferiore la Hyundai Tucson l’ha ottenuto per la protezione dei pedoni in caso di investimento. Due sono le zone di scarsa protezione messe in evidenza dai test: l’estremità superiore di tutto il frontale e la fascia inferiore del parabrezza. Dalle prove scaturisce così un voto di 21,6 punti per la protezione nell’impatto della testa (su un totale di 24 punti) e di 6 punti (punteggio massimo possibile) per l’urto alle gambe mentre soltanto 0,2 punti (su un massimo possibile di 6 punti) per l’impatto contro il bacino.
Equipaggiamento di sicurezza: 71% - Giudizio uguale a quello per la protezione dei pedoni la Hyundai Tucson si è guadagnata per la sua dotazione di sicurezza. Il sistema di frenata d’emergenza automatica è disponibile solo come optional ma EuroNCAP non ne tiene conto perché le statistiche dicono che viene venduto in pochi esemplari. Altri dispositivi importanti sono optional ma EuroNCAP considera che saranno installati in grande percentuale (regolatore di velocità con rilevatore dei limiti di velocità e allerta sul cruscotto).
MAZDA MX-5 - Come per tutte le spider, la valutazione dell’ultima edizione della spiderina giapponese implica delle osservazioni particolari circa i test, vista la struttura delle vettura. Nel complesso la MX-5 esce discretamente bene dall’esame.
Protezione adulti: 84% - Il comportamento della MX-5 nei diversi test e nei loro diversi aspetti è risultato omogeneo, senza casi di carenze con picchi particolari. Unico dato non ottimale emerso è quello della protezione “marginal” per il torace nel test del crash laterale contro un palo.
Protezione bambini: 80% - La natura spider della vettura rende particolare l’esame della Mazda MX-5 in quanto non ci sono ovviamente le valutazioni legate ai posti posteriori, dove normalmente viene posto il seggiolino per i piccoli.
Protezione pedoni: 93% - Quello per i pedoni è il miglior giudizio riscosso dalla spider Mazda, grazie soprattutto al cofano motore “attivo” che attutisce l’urto per il pedone (in caso di impatto si solleva immediatamente per offrire un maggior assorbimento dell’urto e allontanandosi dal motore). Nella parte anteriore uniche zone “rosse”, cioè con scarsa protezione per il pedone investito, i test le hanno individuate ai margini laterali del parabrezza. Per la protezione della testa la MX-5 ha ottenuto 21,7 punti su un totale possibile di 24, mentre per la protezione del bacino e delle gambe ha preso 6 punti (il massimo ammesso) in entrambi i casi.
Equipaggiamento di sicurezza: 64% - Quello della dotazione di sicurezza è l’ambito in cui la MX-5 ha avuto il giudizio più basso. L’esame dell’EuroNCAP ha rileva che il regolatore di velocità e il sistema che controlla il mantenimento della propria corsia, sono offerti soltanto come optional, mentre non esiste la possibilità di avere il sistema che frena automaticamente in caso venga rilevata un’emergenza.
OPEL KARL - L’utilitaria della Opel non ha fatto registrare neanche uno dei quattro “capitoli” del test con votazione superiore all’80% dei punti disponibili. Le 4 stelle riflettono questi esiti.
Protezione adulti: 74% - I voti per la protezione degli adulti nei diversi impatti danno luogo alla percentuale maggiore nelle quattro di cui è composta la valutazione complessiva del giudizio EuroNCAP. Però nei vari crash sono diverse le rilevazioni non ottimali. La migliore è quella della protezione del passeggero nell’impatto contro barriera deformabile, con il torace che non ottiene una valutazione massima (buono) ma è comunque “adeguato”, cioè il secondo grado di protezione. Nelle altre valutazioni si contano diversi giudizi di “marginal”, “weak” (carenti) e “pour” (poveri).
Protezione bambini: 72% - La Karl è risultata ottimale nella protezione dei bambini sino a un anno e mezzo nei test con urto frontale. Non male neanche la pressioine sul torace dei piccoli sino a tre anni nella decelerazione dovuta all’impatto. L’EuroNCAP non ha invece assegnato alcun punto per la protezione della testa dei bambini sino a tre anni nell’impatto laterale.
Pedoni: 68% - Nell’esame della protezione offerta dalla Opel Karl in caso di investimento dei pedoni il massimo dei punti disponibili se li è guadagnati il paraurti della spider giapponese. Meno bene è andata per il risultato riguardante il bacino dell’investito: a quell’altezza la Karl ha evidenziato esiti diversi.
Equipaggiamento di sicurezza: 64% - L’EuroNCAP sintetizza il suo giudizio (il più basso tra i quattro conseguiti dalla berlina tedesca) mettendo in evidenza che non c’è un sistema di frenata automatica d’emergenza e il limitatore di velocità e il controllo del mantenimento della propria corsia di marcia sono proposti soltanto come optional.