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Dakar 2018: presentata l’edizione dei 40 anni

22 novembre 2017

Partirà il 6 gennaio da Lima, in Perù, e terminerà 14 giorni dopo a Cordoba, Argentina. Al via 525 partecipanti e 337 veicoli.

Dakar 2018: presentata l’edizione dei 40 anni

EDIZIONE N° 40 - La gara che apre la nuova stagione dell’automobilismo sportivo sarà anche nel 2018 la Dakar, massacrante rally in fuoristrada fra i più noti e longevi al mondo: la prima edizione risale al 1979 e sabato 6 gennaio partirà quella numero 40, che al pari delle ultime nove verrà disputata in Sud America e non più in Africa, a causa dell’instabilità politica e delle scarse condizioni di sicurezza in molti paesi del Continente Nero. Il percorso della Dakar 2018 è stato illustrato nelle scorse ore a Parigi, in Francia, paese che mantiene un legame speciale con la gara: dalla Francia arriva il maggior numero di equipaggi iscritti sui 525 partecipanti totali e francesi sono anche i piloti più di successo, a partire dalla leggenda Stephane Peterhansel, che ha ottenuto 13 affermazioni personali (6 con le moto, 7 con le auto) e detiene il maggior numero di successi nelle prove speciali sia in auto (35 vittorie) che in moto (33, a pari merito con il connazionale Cyril Despres). 

14 TAPPE, OLTRE 8000 KM - Il percorso della Dakar 2018 è suddiviso in 14 tappe fra Peru, Bolivia e Argentina per una lunghezza complessiva superiore a 8.000 chilometri: sono 8.793 per le auto, 8.710 per i camion e 8.276 per le moto ed i quad, i mezzi a quattro ruote privi di carrozzeria che si guidano da una sella al pari delle moto. Come tutti i rally il percorso è suddiviso in tappe di trasferimento (dove il tempo non è misurato) e prove speciali. Ai fini della classifica generale conta il tempo stabilito nelle prove speciali, tratti cronometrati lunghi centinaia di chilometri in cui i piloti devono orientarsi per arrivare al traguardo nel minor tempo possibile. È proprio questa la difficoltà di una gara come la Dakar, dove non c’è un percorso unico, visto che sta alla bravura dei piloti e dei loro team scegliere quello migliore per arrivare alla meta con il mezzo integro e senza correre rischi. Non a caso gli imprevisti sono all’ordine del giorno e la vittoria non è mai sicura fino a quando non arriva alla meta.

SI DECIDE IN BOLIVIA? - A queste difficoltà se ne aggiungono altre, perché in Sud America a gennaio è piena estate e gli organizzatori pensano che molte prove speciali si correranno ad oltre 30° C. I piloti inoltre dovranno abituarsi rapidamente ai cambi di altitudine: l’inizio della Dakar 2018 si svolge sul livello del mare, ma in Bolivia il percorso sale fino a 4.800 metri. È probabile infatti che i giochi per la vittoria possano decidersi già nelle tappe 6,7 e 8, quelle in Bolivia, dove l’altitudine è maggiore e le prove speciali (PS) molto impegnative: i chilometri cronometrati per le auto sono 313 nella PS6, 425 nella PS7 e ben 498 nella PS8. Fra le PS7 e PS8 c’è l’unico giorno di pausa (il 12 gennaio). La tappa in assoluto più lunga è quella del giorno 5, che per le auto misura ben 932 chilometri (267 di PS), mentre il maggior numero di chilometri nella prova speciale è al giorno 12: ce ne sono 532.

GARA A DUE? - La vittoria finale nella categoria delle automobili sarà contesa quasi sicuramente dalle Mini e Peugeot, i due team con il budget più elevati ed i piloti di maggiore esperienza: quello francese ha gli assi Stephane Peterhansel e Sébastien Loeb, quello inglese l’ex rallysta Mikko Hirvonen e l’ex motociclista Nani Roma. La Peugeot proverà a ripetere le vittorie del 2016 e 2017 (coronata da una tripletta) e salutare la Dakar con un ultimo grande successo, visto che all’edizione 2018 non se seguiranno altre, come ha annunciato nell’ottica di una riorganizzazione delle sue attività sportive. La Mini non intende concederle la passerella d’onore, visto che ha allestito un team con due vetture: una, la John Cooper Works Rally, ha quattro ruote motrici; l’altra, la John Cooper Works Buggy (qui per saperne di più), ha la trazione sulle ruote dietro. Al via ci sono anche la Toyota e la Borgward, marchio tedesco finanziato da capitali cinesi che sarà al via con il pilota Nicolás Fuchs.



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