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Potrebbe tornare la De Tomaso

16 ottobre 2009

Rossignolo, l'imprenditore che ha rilevato un ramo d'azienda della Pininfarina, sarebbe in trattative per acquisire lo storico marchio De Tomaso.

FUTURO PROSSIMO – La De Tomaso starebbe per tornare. Questo, almeno, secondo le indiscrezioni che sono apparse su alcuni quotidiani, basate sulle dichiarazioni di Gian Mario Rossignolo, l'mprenditore che ha acquisito una fabbrica della Pininfarina (leggi qui la news).

Nei piani di Rossignolo ci sarebbero, non solo una Suv di lusso (o crossover), ma anche una coupé e una berlina dotate di un motore di derivazione Ford. Tre modelli che saranno venduti con “un marchio conosciuto a livello internazionale” e il cui nome sarà reso noto tra una settimana, fa sapere l'imprenditore. L'ipotesi è che si tratti proprio del marchio De Tomaso, in vendita dopo il fallimento della nota Casa di auto sportive avvenuto qualche anno fa.

Il progetto prevede la produzione dei motori presso lo stabilimento della Delphi di Livorno e l'assemblaggio delle auto a Grugliasco. L'obiettivo è quello di produrre 3.000 unità l'anno per ogni modello, partendo dalla crossover che sarà presentata nel 2011.

LUSSO CONTRO LA CRISI - A chi ha sollevato dubbi circa il programma di realizzare un'auto di lusso in questo periodo di crisi, sulle pagine del quotidiano la Repubblica Rossignolo ha risposto così: “in tempi di crisi i prodotti di gran lusso, in genere, sono molto venduti. Forse perché quando la ricchezza diventa una merce rara si tende a mostrarla di più”.

 

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La De Tomaso Pantera GT5S del 1986, spinta dal V8 da 5 litri e 305 CV della Mustang.



CASA A MODENA -  La De Tomaso è una Casa automobilistica fondata nel 1959 a Modena dal pilota argentino Alejandro De Tomaso. Inizialmente produsse vari prototipi per le competizioni, compresa la vettura della Williams impiegata nel Mondiale di Formula 1 del 1970.

Dal 1963, con la Vallelunga iniziò anche la produzione di vetture stradali. Ma, l'attenzione del “grande pubblico” venne con la Pantera, una sportiva prodotta dagli Anni 70 fino al 1993. L'ultima auto realizzata dalla De Tomaso è stata la Guarà (foto in alto), sia in versione coupé sia barchetta (cioè senza parabrezza).

Nel 2000 un accordo con la russa UAZ avrebbe dovuto portare alla produzione in Italia di una fuoristrada, la Simbir 4x4. Un progetto arenatosi anche a causa della morte di Alejandro nel 2003. Dal 2007 la De Tomaso è stata messa in liquidazione, ma fino ad oggi nessuno l'ha rilevata. Forse, da settimana prossima  le sorti della piccola Casa modenese potrebbero cambiare...



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Ritratto di bombolone
16 ottobre 2009 - 17:17
...che Rossignolo la gestisca meglio di come aveva fatto Santiago...
Ritratto di cavalierebianco
19 ottobre 2009 - 23:24
Sono pessimista, per competere nel settore auto a certi livelli servono soldi, tanti soldi. Non credo che con i 15 milioni di euro prestati a fondo semi-perduto dalla regione Piemonte per accollarsi una fabbrica dismessa (quella della Pininfarina) si possa andare tanto lontano. E poi De Tomaso non è un brand forte, aveva un suo prestigio quando c'era Alejandro, che aveva due p...e così... Oggi chi lo conosce?