RICHIAMO VICINO - La ministero dei trasporti tedesco (KBA) ha espresso parere positivo circa gli interventi di natura tecnica che la Volkswagen ha elaborato per un altro 1 milione di automobili coinvolte del Dieselgate, lo scandalo venuto alla luce nel settembre 2015 legato alle emissioni fuori norma di ossido d’azoto, sostanza nociva che alcuni motori a gasolio non riescono a smaltire. Lo ha confermato Matthias Mueller, numero uno della casa tedesca, secondo cui decine di migliaia di clienti verranno informati già nelle settimane a venire e dovranno portare le rispettive automobili in officina. Mueller è intervenuto ieri durante l’assemblea degli azionisti, come riportato dal sito AutomotiveNews.
IL TOTALE È DI 11 MILIONI - Le automobili coinvolte nel richiamo sono una parte delle 8,5 milioni equipaggiate con i motori a gasolio della famiglia EA189, con cilindrata di 1.2, 1.6 e 2.0 litri, montati su gran parte delle vetture realizzate dal gruppo: in questo caso verranno richiamate in officina principalmente Volkswagen Golf, ma anche Audi A3, A4 e Q5, Seat Exeo, Skoda Superb e Volkswagen Passat, Tiguan e Caddy. Il gruppo tedesco deve introdurre modifiche per un totale di 11 milioni di automobili vendute in tutto il mondo. Per il 2.0 TDI è necessario aggiornare il software di gestione, mentre il 1.6 va aggiornato installando un nuovo componente meccanico.
NEGLI USA ANCORA NIENTE - Questo per quanto riguarda l'Europa. Negli Usa la questione è ancora più complessa e dopo vari rinvii il gruppo Volkswagen deve ancora annunciare le soluzioni tecniche concordate con le autorità per rendere i motori conformi alle normative vigenti. Si tratta di modificare i propulsori per eliminare il software irregolare che consentiva di passare i controlli d'omologazione disattivando i sistemi ani-inquinamento.