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Documento unico di circolazione: c’è il via libera definitivo

26 maggio 2017

Approvato dal Consiglio dei ministri, arriverà nel 2018 e accorperà le funzioni del certificato di proprietà e della carta di circolazione.

Documento unico di circolazione: c’è il via libera definitivo

VIA LIBERA - Dal 1° luglio 2018 il certificato di proprietà e la carta di circolazione verranno sostituiti da un documento unico di circolazione, approvato ieri dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministero per la Semplificazione. Dal prossimo anno basterà quindi un solo attestato in luogo delle due autorizzazioni richieste oggi: il certificato di proprietà viene emesso dal Pubblico Registro Automobilistico e accerta la proprietà di una vettura, mentre la carta di circolazione (il “libretto”) è rilasciata dalla Motorizzazione Civile e dimostra che il veicolo possiede i requisiti per circolare su strada pubblica. La novità, stando a quando comunicato dopo il definitivo via libera, ha l’obiettivo di ottimizzare i costi a carico dell’amministrazione. Tutte le carte di circolazione emesse prima del 1 luglio 2018 manterranno la loro validità.

I RISPARMI? IN FUTURO, FORSE - Il nuovo documento unico è un tema di cui si parla da febbraio 2017, complice l’importanza della questione e la promessa di un risparmio che è stata poi disattesa. L’attestato avrà un costo nell’ordine dei 100 euro, analogo alla somma del certificato di proprietà e della carta di circolazione. Questo perché il risparmio promesso (39 euro) verrà bilanciato da un aumento dei costi per l’emissione della nuova carta, compromesso ritenuto indispensabile per non generare un ammanco per le finanze dello Stato. Il risparmio non è stato del tutto accantonato, ma “solo” posticipato a data da destinarsi. Prima bisognerà risolvere una complessa situazione di natura politica: oggi i compensi del PRA sono gestiti dell’Automobile Club d’Italia (ACI), l’organismo che lo controlla, mentre i proventi del documento unico finiranno al Ministero dell’Economia. Il Ministero però deve ancora stabilire quali compensi riconoscere a Motorizzazione e Pra per coprire i maggiori costi. Fino ad allora gli automobilisti non dovranno aspettarsi un taglio dei costi.



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Ritratto di 52armando
26 maggio 2017 - 16:18
1
LADRI LADRI LADRI. Vi lamentavate di RENZI e vi accontentate del peggio. Vi siete fatti abbindolare come chi ha la sindrome di Stoccolma. VI siete innamorati di chi vi frega e avete votate NO al referendum dandovi la zappa sui piedi. Prima di Renzi non c'è stata mai la volontà di fare il documento unico. Ma appena lui si è allontanato hanno pensato bene di fregarsi i 39 euro. Saluti
Ritratto di Challenger RT
27 maggio 2017 - 01:26
Concordo. 100 euro per un pezzo di carta che non ne vale nemmeno 2 e migliaia di dipendenti inutili ai quali, per una logica classicamente italica e mafiosa, i tartassati automobilisti continueranno a pagare gli stipendi. Continua il sistema pubblico "Italia" : posti di lavoro regalati (in questo caso mantenuti anche se inutili) fatti pagare a singole categorie (automobilisti privati) per esclusivi interessi politici... Insomma, ripeto, puro sistema mafioso: chiedere il pizzo ad alcuni per mantenere altri (gli amici)!
Ritratto di Rav
27 maggio 2017 - 11:42
4
Sì ma tanto ormai va avanti solo il NO. E come sempre ci sono questi strani costi di gestione delle pratiche, stampe... manco te lo dessero su chissà quale pergamena. Ma va bene così, nel paese della lamentela.
Ritratto di Lanzasams
27 maggio 2017 - 17:31
52ermando, è sempre lo stesso partito, Renzi non decide un bel nulla, ci mette soltanto la faccia. Saluti
Ritratto di Alfiere
27 maggio 2017 - 18:54
2
Trovo molto fuori luogo fare propaganda politica su questo forum, ma già che ci siamo...Confortante sapere che secondo i fautori del si il referendum avrebbe nell'ordine portato via mezzi parlamentari, restituitoci fiume e la corsica e risolta la fame nel mondo. La realtà è molto più complessa e sappiamo il pasticcio normativo contenuto in quel disegno: più che cercare scuse nel no, cercate di fare autocritica su quello che c'era di irricevibile.
Ritratto di AlexTurbo90
29 maggio 2017 - 00:32
@Alfiere Concordo in toto! Molto spesso, certi commenti dei "renziani" sinistroidi fanno accapponare la pelle!
Ritratto di Rav
2 giugno 2017 - 11:44
4
Non è una questione di propaganda politica, quella la faranno i politici. Sta di fatto che è inconcepibile che per guidare la mia auto debba ogni volta dotarmi (e pagare) di una quantità spropositata di carte, fogli e tasse varie che costano un sacco di soldi e non servono a nulla. Tanto poi basta leggere sui giornali di un sacco di gente che gira non in regola, mentre gli onesti si fanno spennare. Spero che prima o poi qualche forza politica (di qualunque orientamento, me ne frega il giusto) faccia una bella pulizia. Ma spero anche che, in quel momento, non venga contrastata magari solo per dare contro e basta, come troppo spesso succede oggi.
Ritratto di Lo Stregone
29 maggio 2017 - 16:41
Ministero della semplificazione = complicazioni ai cittadini. Cambia il nome ma di fatto non cambia nulla. Per i cittadini rimarranno sempre degli aggravi. Risparmi per le tasche dei cittadini? E' solo un'illusione, però la politica fa finta di concedere risparmi ai cittadini. Non c'è da aspettarsi nulla da nessuno.
Ritratto di raffa61
29 maggio 2017 - 19:12
Se vogliamo veramente semplificare la vita e alleggerire le tasche ai cittadini la soluzione è vecchia come il mondo, TARGHE PERSONALI intestate alla persona e non al veicolo, che ti porti dietro tutta la tua vita di automobilista, i volponi che ci governano (abusivamente e senza consenso del popolo) sanno bene che questa soluzione porterebbe allo smantellamento di enti inutili con relativo pacchetto di persone nullafacenti e mangiasoldi pubblici,quando si tratta di aumentare o aggiungere qualche balzello ci mettono meno di un'ora a decidere, mentre se il cittadino deve risparmiare o semplificarsi la vita le problematiche diventano enormemente difficoltose,ciao a tutti.
Ritratto di caronte
2 luglio 2017 - 21:48
Parole soltanto parole dei nostri politici che ci prendono per il c...