E ADESSO, “TYREGATE”? - Non sono ancora sfumati i riflessi per il dieselgate, lo scandalo che ha travolto il gruppo Volkswagen e il mondo dell’auto in generale (leggi
qui per saperne di più), che un nuovo terremoto potrebbe colpire il settore automobilistico. Infatti, Kim Gran l’ex amministratore delegato della
Nokian ha ammesso in un’intervista al quotidiano finlandese
Helingin Sanomat, possibili
manomissioni nei
test dei pneumatici realizzati da alcune riviste ed enti. Quello che senza troppa fantasia può essere definito un “tyregate” rischia di mettere in crisi la credibilità dei produttori di pneumatici, oltre che di alcune riviste specializzate e di alcuni enti che hanno realizzato e realizzano test di pneumatici con tanto di valutazioni e classifiche.
PIÙ VERSIONI - Pur ammettendo possibili manomissioni nei test realizzati in passato, l’ex amministratore delegato della Nokian ha negato che fossero state realizzate con l’intento di aumentare il valore delle quotazioni in borsa della società finlandese (ipotesi ventilata da alcuni giornali). Le alterazioni dei test venivano realizzate fornendo di volta in volta pneumatici campione realizzati ad hoc per brillare nelle prove realizzate dalle riviste e dagli enti che poi davano le valutazioni. Alcuni giorni fa era stato un altro quotidiano finlandese, Kauppalehti, a denunciare l’illecito citando alcune email interne tra i dipendenti del costruttore di pneumatici, proprio con l’intento di vincere i test e supportare l’immagine del marchio e il valore delle azioni. Come sia andata realmente la vicenda è da provare a livello giudiziario, ma resta il fatto che la società finlandese ha fatto “outing” ammettendo le proprie colpe e spingendo verso una maggiore trasparenza in futuro.
IN CATTIVA COMPAGNIA - Dopo un comunicato diffuso nelle scorse ore, la Nokian ha ufficialmente ammesso (scusandosene) di fronte ai giornalisti possibili irregolarità nei prodotti consegnati alle riviste specializzate che realizzavano test di pneumatici. Le pubbliche scuse arrivano proprio dalla Finlandia, dove proprio in questi giorni è in corso la presentazione dei nuovi prodotti Nokian (l’allseason Weatherproof Suv e gli invernali WR A4 e WR Suv). All’evento, al quale eravamo presenti anche noi di alVolante, il vicepresidente con delega al marketing e alla comunicazione, Antti-Jussi Tähtinen (nella foto qui sopra), ha ammesso che in passato (soprattutto negli anni 80) ci sono state delle “manomissioni”, e se ne è scusato. Sottolineando, però, che era prassi comune la fornitura di pneumatici da testare, e, a volte, anche il supporto tecnico o logistico (personale strutture) per la realizzazione delle prove comparative. Senza sottrarsi alle proprie responsabilità, la Nokian - sempre per bocca di Tähtinen - ha ammesso che nel suo caso le modifiche ai prodotti erano “minori” e che, per evitare il ripetersi di situazioni analoghe, è stato definito un codice di comportamento per i test.
OPERAZIONE TRASPARENZA - Le nuove regole
Nokian pubblicate nel sito del produttore finlandese già dallo scorso novembre (
qui il link), stabiliscono che è preferibile che la rivista o l’ente acquisti in proprio i pneumatici da provare (eventualmente chiedendone poi il rimborso alla Nokian) o, se questo non è possibile (qualora si tratti di un prodotto appena presentato e non ancora in vendita), che venga fornita una versione che si ritroverà in commercio. Nel caso di evoluzioni di prodotto (continue in questo settore), il
pneumatico da testare dovrà essere quello dell’ultima generazione e dovranno essere chiare le novità rispetto alle gomme già in vendita. La casa finlandese intende spingere affinché anche i suoi concorrenti si dotino di regole analoghe; inoltre, sostiene che questa operazione “trasparenza” fosse già in atto: sarebbe stata pensata proprio dopo lo scandalo del dieselgate. Vedremo le reazioni degli altri costruttori, anche se c’è chi (come la Michelin) avrebbe già affermato la propria estraneità a comportamenti analoghi.