06
2016
giugno 2016
Editoriale pubblicato su alVolante di

Se l’auto che guida da sola nasce da FCA e Google

QUELLO DELLA GUIDA AUTONOMA è il tema del momento, ora che il gruppo FCA ha stretto l’accordo sull’auto senza pilota con Google. Fa effetto scriverne aprendo il numero di alVolante che ospita la prova su strada (in anteprima mondiale) della Giulia: quest’auto recupera il meglio della tradizione Alfa Romeo e non potrebbe essere più lontana dai robot targati Silicon Valley che, prima o poi, invaderanno le nostre strade. Ma tant’è. La nuova frontiera è tracciata, e sta impegnando tutti i maggiori costruttori. Carlos Ghosn, per esempio, ha indicato il 2020 come l’anno della svolta, con il lancio, per quanto riguarda l’alleanza Renault-Nissan di cui è il grande capo, di una gamma di modelli di massa.

AL DI LÀ DELLE STRATEGIE delle singole case, molto dipenderà proprio da Google, che da anni sperimenta le tecnologie (mappe e sensori in primo luogo) necessarie alle vetture per spostarsi da sole in sicurezza. Da tempo in cerca di un partner, il colosso americano ha scelto il gruppo guidato da Sergio Marchionne, che superando sul filo di lana GM e Ford colma il gap tecnologico con i concorrenti. Vedremo i dettagli dell’operazione: tra i punti chiave, quello della proprietà dei dati e delle informazioni scaturiti dalla gestione delle auto, un “tesoro” (pensate solo al valore rappresentato dall’identità e dalle abitudini di spesa del singolo cliente) al quale, finora, i costruttori di automobili non hanno voluto rinunciare in favore di un “socio” ingombrante come Google. Tutto ciò, in attesa di una regolamentazione certa, definitiva e condivisa dai diversi paesi sulle vetture a guida autonoma.

SULLO SFONDO, RESTA L'INCOGNITA della “convivenza” tra le sofisticate vetture del futuro e il resto delle auto in circolazione, che in larga parte del mondo (Italia compresa) sono spesso vecchie e malconce. Come interagiranno, nel traffico caotico di città che non nascono certo per accogliere veicoli privati in grado di muoversi da soli? Elon Musk, il vulcanico patron della Tesla, sostiene che la guida autonoma renderà più sicura l’automobile. Già, ma quale decisione prenderà la macchina di fronte all’imprevisto della famigliola che attraversa la strada, se l’alternativa è una sterzata tale da causare un incidente altrettanto grave, magari con salto di corsia? Chi sceglierà di salvare: i pedoni imprudenti o l’automobilista? E che cos’ha da dire il legislatore su temi sensibili come questi?

                       Guido Costantini



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