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Elettriche e plug-in sono più di 2 milioni 

08 giugno 2017

Il dato emerge dal rapporto della IEA sulle vendite e il parco circolante dei modelli a batterie ricaricabili.

Elettriche e plug-in sono più di 2 milioni 

IL 95% VENDUTE IN 10 PAESI - Sono poco più di 2 milioni le auto con ricarica nel mondo, delle quali 1,2 milioni elettriche e 800mila ibride plug-in. Un numero irrisorio rispetto a un parco circolante intorno ai 1,2 miliardi di vetture ed equivalente a circa lo 0,2% del totale, ma in costante crescita. È quanto emerge dal rapporto Global EV Outlook redatto dall’Agenzia internazionale per l'energia (IEA) secondo il quale la scarsa diffusione delle vetture con la “scossa” è dovuta al limitato numeri di Paesi nel quale sono commercializzate. Il 95% delle vendite mondiali, infatti, si concentrano in dieci nazioni: Cina, Stati Uniti, Giappone, Canada, Norvegia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svezia. A dominare il settore è, come previsto, la Cina che da sola immatricola più del 40% dei veicoli a batterie del mondo, più del doppio della seconda in classifica, gli Stati Uniti. 

UNA CRESCITA ESPONENZIALE - Se la presenza delle auto a basse emissioni è modesta nelle strade, l’aumento registrato nel tempo è cospicuo. Nel 2005 i modelli a batterie sul Pianeta erano appena 1.370, nel 2010 si è arrivati a 16.810 per superare la soglia del milione di unità nel 2015, anno concluso con 1,2 milioni di modelli ricaricabili in circolazione. Una tendenza al rialzo confermata dal dato 2016 che ha visto crescere del 60% le vetture su strada superando, come detto, il traguardo dei 2 milioni. Un andamento che, secondo gli esperti della IEA, proseguirà in futuro. A sostegno della tesi ci sono diversi indicatori, come l’avvio di un programma internazionale siglato da dieci Paesi, tra i quali Cina, USA, Germania, Francia e Regno Unito, per favorire la diffusione dei mezzi a zero emissioni. Segnali promettenti sono pure le dichiarazioni dell’India di volere vendere soltanto auto elettriche entro la fine del prossimo decennio e di alcuni costruttori di ampliare la propria gamma “green”. Tra questi il rapporto cita la Tesla, desiderosa di raggiungere un milione di unità vendute nel 2020 e Volkswagen che ambisce di consegnare 2 milioni di vetture entro il 2025. Nello studio è presente anche una previsione di Spencer Dale, capo economista della BP (British Petroleum) secondo il quale le vendite elettriche potrebbero arrivare a 450 milioni entro il 2035 a causa della spinta per contenere le emissioni di CO2 che contribuiscono ai cambiamenti climatici. Un dato in linea con le 600 milioni di vetture a zero emissioni entro il 2040 necessarie per contenere il surriscaldamento globale entro i 2° C come previsto dall’Accordo sul clima di Parigi. 

PIÙ DIFFUSE IN CINA E USA - Entrando nel dettaglio delle statistiche del Global EV Outlook 2017 emerge una classifica dei modelli con la presa circolanti con la Cina al vertice con 648.770 unità (della quali 483.190 elettriche) seguita dagli Stati Uniti con 563.710 esemplari (297.060 elettriche) e Giappone con 151.250 vetture (86.390 elettriche). In Europa a dominare è la Norvegia con 133.260 unità (98.880 elettriche), davanti a Olanda (112.010, 13.110 elettriche) e Regno Unito (86.420, 31.460 elettriche). Non lontane sono Francia (84.000) e Germania (72.730), mentre l’Italia rientra nella dicitura “Others” che computa le vendite nei mercati eccedenti i dodici considerati e che vantano complessivamente una presenza di 87.480 veicoli a batterie in circolazione. Da notare che nella graduatoria tra le plug-in a vincere sono gli Stati Uniti (266.650) davanti a Cina (165.580) e Olanda, prima tra le europee con 98.900 unità presenti in strada. 

PIÙ ELETTRICHE CHE PLUG-IN - In tema di vendite, nel 2016 le nuove immatricolazioni “verdi” sono state 753.170, contro le 547.120 registrate nel 2015 e le 6.780 del 2010. La classifica mondiale vede sempre la Cina al comando (336.000) davanti agli Stati Uniti (159.620) con gli altri Paesi a grande distanza tanto che la terza in graduatoria, la Norvegia, si ferma a 50.180 consegne. Le elettriche sono ancora le più rappresentative con 466.430 unità vendute nel mondo, molte di più di quelle immatricolate nel 2015 (325.380) e a grande distanza rispetto alle 6.390 consegne del 2010. La classifica dei modelli a zero emissioni ricalca quella generale, ma con differenze più marcate, con la Cina a segnare 257.000 unità contro le appena 86.730 degli Usa e le 29.520 della Norvegia. Il computo delle ibride plug-in acquistate nel 2016 è di 286.750, contro le 221.740 del 2015 e le 380 del 2010, anno del debutto sul mercato dei primi modelli con la presa. A contendersi il primato sono sempre Cina (79.000) e Stati Uniti (72.890), mentre in Europa il Regno Unito (24.400) fa meglio di Olanda (20.740) e Norvegia (20.660). 



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Ritratto di Dirk
8 giugno 2017 - 18:17
E pensare che c'è qualcuno qui dentro che sostiene sia un fuoco di paglia e che non avranno futuro. Certe volte essere laureati non è che faccia fare bella figura.
Ritratto di Prrrrr
8 giugno 2017 - 20:51
Il Futuro sarà sicuramente "questo", però devi anche capire che questo tipo di tecnologia, lascia perplessi. Aldilà del costo iniziale, sono veramente poco pratiche (sopratutto in Italia), voglio dire, siamo nel 2017... ci si aspetterebbe qualcosa di più. Invece tu le guardi, e hai quella sensazione sottile che sono veramente uno "specchietto x le allodole", ma x tanti motivi, ripeto le potrebbero fare meglio. Questo è ciò che penso, sicuramente fino a che ci sarà il fossile da sfruttare, questo tipo di vetture non avrà molto sviluppo, saranno solo dei costosi giocattoli.
Ritratto di Dirk
8 giugno 2017 - 21:03
Il futuro non sarà questo a mio avviso ma bensì l'idrogeno. Questo è un passaggio obbligato nell'immediato visto che i derivati del petrolio hanno troppi interessi economici, politici ed industriali. Il costo iniziale dell'ibrido e dell'elettrico puro è alto perché è una tecnologia relativamente nuova ed ancora in via di sviluppo. Con l'aumento delle vendite e delle percorrenze senza ricarica si abbasserà il costo delle auto e più gente propenderà verso questa tecnologia quando dovrà sostituire il proprio mezzo. Questo il mio pensiero. Vedremo se avrò ragione tra una decina di anni.
Ritratto di Prrrrr
8 giugno 2017 - 21:42
Idrogeno dici? Credo e spero proprio di no... è l'elettrico il futuro, l'idrogeno è complesso come stoccaggio, produzione,etc... poi una volta in macchina è "una bomba", guarda meglio niente. La tecnologia di questi giocattoli, non è in via di sviluppo, è semplicemente voluta... questo per via del petrolio. Poi con i se, e con i ma..... oggi queste macchine le trovo assolutamente ridicole.
Ritratto di Dirk
8 giugno 2017 - 22:04
Anche le auto a GPL ed a metano sono bombe viste le pressioni a cui vengono immessi sopratutto il metano che viene introdotto nel serbatoio a 200 bar eppure circolano tranquillamente.
Ritratto di Prrrrr
8 giugno 2017 - 22:37
Vero, infatti me ne guardo bene dall'acquistarne una..;-). Detto questo, il futuro x come lo vedo io, non lo vedo roseo, tutt'altro. Purtroppo l'Uomo continua a trivellare, inquinare, Nucleare, etc, etc.. quindi queste auto non sono ne usufruibili, ne green, ne nulla.. sono solo giocattoli. Se vogliamo, possiamo essere molto più di così, ma molto... purtroppo però siamo schiavi del profitto, schiavi di noi stessi. In sintesi siamo ridicoli quasi come queste Auto elettriche.. ciao!
Ritratto di aerovinci
9 giugno 2017 - 12:13
alla faccia di certi diplomati che (non essendo informati) pensano possibile un futuro dell'idrogeeno quando l'elettrico cavalca in tutto il mondo. Questa è la realtà dei fatti ;)
Ritratto di aerovinci
9 giugno 2017 - 12:15
il futuro è l'elettrico, l'idrogeno rimane giusto nei suoi sogni e nei piani di marketing della Totoya
Ritratto di Dirk
9 giugno 2017 - 12:45
Vedremo chi avrà ragione tra 20/30 anni. I giapponesi sono sempre stati avanti basta vedere la tecnologia ibrida ed elettrica nelle quali lo sono rispetto a tutti soprattutto nei costi delle auto. Escludo Tesla solo per i costi d'acquisto che sono troppo alti per molti. Se 100 fa si andava in giro a dire che alla fine degli anni '70 saremmo andati sulla luna chi lo diceva sarebbe stato preso per pazzo e invece...
Ritratto di Prrrrr
9 giugno 2017 - 13:06
Dirk: Perche tu credi che "siamo" andati sulla Luna? Nel 1969? Sei sicuro di questo? Tra 30 Anni dici... guardandomi indietro, spero che tra 30 Anni ci sia un altra visione... ma francamente non la vedo. La differenza ad esempio con 30 Anni fa (1987) è abissale, se continuassimo così x altri 30 Anni... non oso pensare. X vedere il Futuro che auspichi, capisci che bisognerebbe iniziare IERI? Ma ripeto non vedo la volontà.... i ghiacciai si stanno sciogliendo in maniera IRREVERSIBILE, nON X ESSERE PESSIMISTI, MA IL PUNTO DI NON RITORNO, lo abbiamo passato da un pezzo! Ad es. in alcune zone dell'Alaska in particolare (zone petrolifere), non si chiedono del perche si stiano sciogliendo (Ghiacci perenni), noooooo, se prima erano inaccessibili, oggi con lo scioglimento sono tutti entusiasti, perche possono TRIVELLARE. Ecco se non usciamo da questa Mentalità, capisci che siamo spacciati?
Ritratto di Dirk
9 giugno 2017 - 14:28
La 'bufala' che sostiene che sulla luna gli americani non ci siano mai stati è tale come tante altre a mio avviso. Lo scioglimento dei ghiacciai non è dovuto solo all'inquinamento delle auto o almeno non solo quello: è tutto il sistema che è sbagliato. La terra da quando c'è è sempre stata soggetta a periodi di glaciazione e surriscaldamento. Ho visto proprio in questi giorni un documentario nel quale sostengono che la terra sia a metà della sua vita e tra circa 4,5 miliardi di anni sparirà causa l'espansione della nostra stella e incorporerà quasi tutti i pianeti del nostro sistema solare quindi il destino della terra è comunque segnato e potrebbe accadere anche prima se ci arrivasse un meteorite come quello che arrivò al tempo dei dinosauri e li fece scomparire. Ma per quello noi non dobbiamo preoccuparci visti i termini temporali.
Ritratto di Dirk
9 giugno 2017 - 20:21
La 'bufala' che gli americani non siano stati sulla luna per me resta tale. Tutto il passato della terra e pieno di periodi glaciali e di surriscaldamento. L'uomo sta facendo la sua parte che non poco. Tempo fa ho visto un documentario nel quale spiegavano che tra circa 4,5 miliardi di anni la terra scomparirà in quanto la nostra stella si espanderà ed assorbirà la maggior parte dei pianeti del sistema solare. Dissero anche che prima o poi il nostro pianeta verrà colpito da un asteroide come quello che causò l'estinzione dei dinosauri. Quindi il futuro non è roseo ma considerati i tempi che in astronomia sono lunghissimi direi che per i prossimi 100 dovremmo essere tranquilli... forse. Certo che di questo passo ci auto estingueremo e non è una gran bella notizia per le generazioni future.
Ritratto di Prrrrr
9 giugno 2017 - 21:38
Ragazzi di Al Volante, mi arrivano le mail dei messaggi, entro, leggo 21 Commenti, ma vedo sempre gli stessi... quelli nuovi dove sono? X gli altri consiglierei di non scrivere... tanto non li visualizzo!
Ritratto di Prrrrr
9 giugno 2017 - 21:39
Provo a scrivere alla Redazione, altrimenti è tutto inutile.
Ritratto di aerovinci
9 giugno 2017 - 15:42
Tu parti dalla sbagliata convinzione che l'idrogeno sia il futuro, quando già la Fiat nel 2001 (16 anni fa) ha realizzato una versione a idrogeno della 600 (che non ebbe nessuno sviluppo) l'idrogeno è stato già vagliato da tutte le case automobilistiche e scartato da tutte con la sola esclusione di Toyota (per ora) e Honda
Ritratto di Edoardo98
8 giugno 2017 - 21:47
Secondo me le elettriche faranno un po' la fine dei diesel, prima le incentiveranno fino a farle diventare parecchio diffuse e solo dopo se ne parlerà seriemante dell'inquinamento magnetico, proprio come con i motori diesel che si è sempre saputo che sono cancerogeni ma se ne è iniziato a parlare del problema ad un pubblico ampio solo da un paio d'anni
Ritratto di Prrrrr
8 giugno 2017 - 22:40
Invece le Auto a benzina Verde? Non inquinano? Dal tubo di scappamento cosa esce... aria della Valle D'Aosta? Tutte le Auto sono inquinanti, tutte!
Ritratto di Zot27
8 giugno 2017 - 22:42
chi più, chi molto meno
Ritratto di querelle61
9 giugno 2017 - 09:27
Concordo pienamente. In Italia, poi, la benzina verde usa una percentuale elevata di benzene, cancerogeno accertato, che viene allegramente immesso nell'aria finché il catalizzatore non raggiunge la temperatura di esercizio. Senza contare che i moderni motori a benzina ad iniezione diretta producono particolato come e forse peggio dei loro "cugini" diesel. L'idrogeno, al di là dei problemi di stoccaggio e contenimento, è costosissimo da produrre estraendolo per elettrolisi dall'acqua. Acqua che peraltro è indispensabile per la vita. Sicuramente va incentivata ed incrementata al massimo la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per supportare la crescita del mercato delle auto elettriche. Ma sperare di sostituire totalmente i combustibili fossili a mio modesto avviso è un'utopia. A meno di nuove e prodigiose scoperte scientifiche che lo rendano possibile.
Ritratto di Zot27
8 giugno 2017 - 22:43
E` dal 2012 che l'OMS ha categorizzato 1 il particolato fine
Ritratto di marcoluga
8 giugno 2017 - 23:13
2
Che è emesso anche dai benzina.
Ritratto di Blade Runner
9 giugno 2017 - 10:18
Il tutto elettrico non può avere un futuro per un fatto molto semplice: la produzione di energia elettrica per ricaricare le batterie delle auto. E' stato stimato in 61 nuove centrali elettriche il fabbisogno energetico nell'ipotesi che TUTTE le attuali auto in Italia diventassero elettriche. Il futuro sarà ad idrogeno, magari con le celle a combustibile nelle quali il carburante, anzicché essere stipato in bombole da 70 Mpa, cosa attualmente possibile, potrà essere "costipato" sotto forma di idruri metallici nei quali l'idrogeno possa essere liberato dal calore prodotto dalla cella. Ma si tratta di una tecnologia ancora giovane e tutta da studiare e perfezionare, ma è molto promettente visto il rendimento pari a quello delle auto elettriche, le quali potrebbero essere destinate ad un uso prettamente urbano (pochi km e ricariche anche lunghe). Gli attuali motori a combustione interna, con rendimenti prossimi al 30%, rappresentano una tecnologia sviluppatissima e suscettibile di ulteriori piccoli miglioramenti, ma destinati infallibilmente al declino.
Ritratto di marcoluga
9 giugno 2017 - 11:59
2
Sarebbe interessante sapere quante centrali servirebbero per produrre altrettanto idrogeno, qualora tutte le auto fossero a idrogeno. Senza contare il costo degli impianti di trasporto e distribuzione..., senza contare l'idea non del tutto confortevole di viaggare a cavallo di una bomba. Io qualche perplessità ce l'ho.