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Emissioni CO2: solo 4 case automobilistiche saranno in regola nel 2021

23 gennaio 2018

Secondo uno studio gli unici Gruppi in grado di rispettare le future norme sono Volvo, Toyota, Renault-Nissan e Jaguar Land Rover.

Emissioni CO2: solo 4 case automobilistiche saranno in regola nel 2021

IN REGOLA 4 SU 11 - Sarebbero solo quattro su undici i Gruppi automobilistici in grado di rispettare i limiti imposti dalla futura normativa europea sulle emissioni di CO2. Ad affermarlo è uno studio di P.A. Consulting, società di consulenza inglese specializzata in innovazione e tecnologia, che ha analizzato l’andamento dell’industria dell’auto nella riduzione del rilascio di gas serra dal 2010 ed elaborato delle proiezioni per il 2021, anno dell’entrata in vigore della norma ambientale europea. Un regolamento che abbassa dagli attuali 120 a 95 grammi/km il limite da rispettare sulla media della gamma. In realtà, il computo è più complesso e risulta diversificato a seconda del costruttore, senza, però, cambiare l’esito dell’analisi di P.A. Consulting.

VOLVO LA PIÙ VIRTUOSA - Il marchio che ottiene il migliore risultato in assoluto è la Volvo, capace di scendere dai 161 g/km del 2010 ai 119,2 del 2016 (-26%) e con una tendenza per il 2021 che la porta a 83,1 g/km, ben al di sotto dei 103,5 previsti nel suo caso dalla norma continentale. Ottimo è pure l’andamento della Toyota, partita dai 130 g/km del 2010, scesa a 105,5 nel 2016 (-18,8%) e destinata a raggiungere gli 83,5 g/km (il suo target è 94,3) nel 2021 con un’ulteriore calo del 15,1%. Tra le promosse ci sono pure Renault-Nissan e Jaguar Land Rover. L’alleanza franco-giapponese ha ridotto del 19,5% la CO2 media allo scarico nel periodo 2010-2016 e con un ulteriore taglio del 17,4% arriverebbe a 91,4 g/km contro i 92,1 stabiliti dalla norma. I marchi inglesi sotto il controllo cinese hanno compiuto un drastico taglio dal 2010 al 2016, passando da 223 a 150 g/km (-32,7%) e ora basta una riduzione del 10,1% per arrivare a 130,9 g/km, sotto i 132 imposti dall’Europa. 

TRAGUARDO LONTANO PER FCA - Il gruppo più in difficoltà secondo le rilevazioni P.A. Consulting sarebbe la FCA. Malgrado l’ottima posizione di partenza (125,9 g/km nel 2010), il taglio al 2016 si è limitato al 4,7% raggiungendo i 120 g/km, dato leggermente migliorato al 2018 con 116,6 g/km. L’obiettivo per il gruppo, però è a 91,1 g/km e anche stimando una riduzione del 15,5% si arriverebbe a 101,2 g/km, ossia 10,1 oltre il limite. Uno sforo che, secondo gli analisti, potrebbe costare fino a 1,3 miliardi di euro di multa per il marchio italo americano. A cambiare l’andamento potrebbe essere, come annunciato da Marchionne al Salone di Detroit, l’introduzione in gamma di qualche modello elettrico. Oltre ad abbassare la media, la vendita delle vetture a zero emissioni è premiata dall’Unione europea con una sorta di “sconto” che elimina dal computo i modelli con maggiori emissioni. Di fatto, alla FCA converrebbe economicamente vendere sottocosto alcune elettriche piuttosto che pagare la salata multa europea. 

SANZIONI RECORD PER VOLKSWAGEN - Per gli altri Gruppi la discrepanza di emissioni varia da 1,4 a a 4,4 grammi/km con multe che possono oscillare da qualche centinaia di milioni di euro fino ad oltre un miliardo come nel caso di Volkswagen, rea di essere leader delle vendite europee. La sanzione, infatti, è calcolata in base al superamento delle emissioni registrato moltiplicato per il numero di auto vendute. Nello specifico, il Gruppo di Wolfsburg, dovrebbe arrivare nel 2021 a quota 100,3 g/km contro i 96,3 g/km previsti. Sono oltre la soglia europea anche Hyundai-Kia (94,9 anziché 91,7 g/km), il gruppo PSA (95,6 anziché 92,6), Ford (96,1 anziché 93,0), Daimler (102,1 anziché 100,7) e BMW (104,7 anziché 100,3). Per tutte, vale il ragionamento sui modelli elettrici descritto per la FCA che potrebbe costituire un espediente per evitare o ridurre l’importo delle multe, il tutto a vantaggio dei potenziali acquirenti di auto a batterie. I dati riportati sono quelli dell’ultima versione pubblica disponibile e potrebbero variare, seppur di poco, con il rilascio di analisi più aggiornate ancora non divulgate. 



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Ritratto di Ercole1994
23 gennaio 2018 - 12:56
Beh, prevedo il solito scontro tra fiattari e vaggari...
Ritratto di Mbutu
23 gennaio 2018 - 13:53
@ercole1994. Perché scontro? In questo caso vale il detto mal comune mezzo gaudio. Vedrai che si metteranno fianco a fianco a (s)parlare dell'elettrico, delle centrali a carbone e del fantastico sound dei motori. fca è quella più lontana dall'obiettivo ma non stupisce viste le lungimiranti parole del suo amministratore delegato. L'aspetto positivo è che se veramente tutti questi gruppi si vedranno costretti a spingere sulle vendite dell'elettrico, in effetti potremmo assistere ad una riduzione dei prezzi.
Ritratto di Porsche
23 gennaio 2018 - 14:46
Uno studio.... Non vi affaticate troppo....
Ritratto di domi2204
23 gennaio 2018 - 16:21
Ovviamente chissà quale studio avrà fatto chi ci ha proposto questi risultati, ha credo che abbia preso le emissioni delle gamme attuali con le norme del 2021, ma penso che nel 2021 ne FCA ne VW avranno le gamme attuali a livello di motorizzazioni, quindi? di che parla l'articolo? a si che se le norme del 2021 fossero applicate oggi solo quattro costruttori sarebbero in regola, uauuu e chi se ne.......?
Ritratto di giorgionash
23 gennaio 2018 - 18:25
semmai la vag...
Ritratto di tramsi
23 gennaio 2018 - 18:51
Parli del primo gruppo al mondo? :-D
Ritratto di giorgionash
24 gennaio 2018 - 11:17
1 gruppo al mondo con dati vendite tarroccate??? finora si è visto il calo di vendite in Usa, Cina, Europa e altrove... e poi non è ancora chiusa la faccenda di risarcimento ai clienti europei...... troppo comodo risarcire i pochi clienti americani tranne i tanti clienti europei....
Ritratto di tramsi
24 gennaio 2018 - 13:41
Intanto era e rimane il primo gruppo al mondo, vendendo più del doppio di FCA, che è ottava... Motivo per cui la tua ipotesi parrebbe decisamente improbabile.
Ritratto di Vincenzo1973
24 gennaio 2018 - 17:18
il colossale flop lo vedi solo perche non capisci i numeri
Ritratto di Vincenzo1973
25 gennaio 2018 - 12:40
@BARRACUDA74 non faccio l'insegnante, e per imparate "a far di conto", come si diceva, credo sia tardi...
Ritratto di giorgionash
25 gennaio 2018 - 10:51
@barracuda e tramsi... beh le vendite vag a livello mondiale sono calate di molto... basta vedere la classifica delle vendite mondiali 2017... e continueranno a calare.... prima o poi, merita il suo momento "glorioso".....
Ritratto di Mbutu
23 gennaio 2018 - 18:41
Capisco non leggersi la ricerca che potrebbe risultare pallosa, ma almeno leggere bene l'articolo aiuterebbe. Infatti non ne hai azzeccata mezza. Quello che dice é che lo studio ha analizzato a partire dal 2010 il tasso di riduzione delle emissioni nei vari gruppi (e quelli sono dati reali). E fa una predizione di quanto potrebbero fare nei prossimi 3 anni in base a questo andamento ed ai piani industriali (ed alla credibilità degli stessi) proposti per l'immediato futuro. Chiaro che se poi un marchio da domani cambia radicalmente strategia, la previsione va a farsi benedire.
Ritratto di tramsi
24 gennaio 2018 - 13:43
Se ti stati rivolgendo a me, garantisco di riuscire a comprendere il linguaggio, sia scritto che orale, incluso quello del presente articolo.
Ritratto di Mbutu
24 gennaio 2018 - 15:30
tramsi, se guardi date ed orari, vedrai che il mio commento è precedente ai tuoi. Io rispondevo a domi, solo che questo blog impila da schifo.
Ritratto di tramsi
24 gennaio 2018 - 17:14
ok!
Ritratto di giorgionash
23 gennaio 2018 - 18:34
stranamente non menziona dettagliamente i valori di g/km della vw nel 2010 e nel 2016...
Ritratto di torque
23 gennaio 2018 - 18:41
Secondo P.A.Consulting, nel 2021 sarà già in vigore il nuovo ciclo di omologazione? In tal caso, verrebbe alla luce il fatto che un bestione di 5 metri per 2 tonnellate, ibrido plug-in, non sta né in cielo né in terra che emetta 40 g/km di CO2. Mi spiace per Volvo, brand che stimo moltissimo, ma il valore medio della sua gamma è dovuto proprio a quegli ibridi plug-in che riescono a omologare al banco 50 km/litro, e poi su strada ne fanno un quarto.
Ritratto di Zot27
23 gennaio 2018 - 19:21
Io la relativa omologazione la cambierei così: consumo 0 fino a 50km, poi 14 al litro (due valori insomma). Comunque molto probabilmente almeno il 30-40% non fa di solito più di 50km al giorno
Ritratto di torque
23 gennaio 2018 - 21:45
Io adotterei un criterio simile al tuo: serve in fin dei conti un valore numerico confrontabile da auto ad auto, quindi si utilizzino le plug-in come degli ibridi "semplici" estrapolando un consumo medio. Poi, si ripete il medesimo test a batterie cariche in modalità solo elettrica e si misura la reale autonomia. Avresti alla fine un valore in km/l (veritiero) da confrontare con le altre auto + un'autonomia effettiva a zero emissioni utile per chi intende farsi il casa-lavoro in solo elettrico. I valori vanno ovviamente lasciati separati in maniera tale da non trasformare magicamente un 12 km/litro in 50.
Ritratto di Zot27
24 gennaio 2018 - 20:58
Ci vuole proprio una cosa del genere
Ritratto di tramsi
23 gennaio 2018 - 18:53
"Il gruppo più in difficoltà secondo le rilevazioni P.A. Consulting sarebbe la FCA". Nulla di nuovo...
Ritratto di tramsi
23 gennaio 2018 - 18:54
Sempre primi tra gli ultimi quando si parla di innovazione e tecnologia!
Ritratto di gjgg
23 gennaio 2018 - 21:00
1
Boh, anche VW che nell'opinione comune sarebbe tecnologicamente avanti di un paio di ere, poi alla fine nel 2021 ci arriverebbe con 100.3 contro i 101.2 di Fca. Personalmente avrei immaginato un distacco ben maggiore. Io sarei ottimista, figuriamoci se così attenti ai costi da non fare nemmeno la sw della Giulia si faranno trovare in condizioni di dover pagare una multa miliardaria.
Ritratto di tramsi
23 gennaio 2018 - 21:40
P.A. Consulting avrà basato le sue considerazioni sulla scorta di maggiori elementi di quelli a noi disponibili. Però concordo: se FCA non ha fatto la nuova Punto perché temeva di non guadagnarci abbastanza (e lì non son d'accordo perché le concorrenti insegnano che se esci con un ottimo prodotto il mercato poi ti premia, basta guardare Polo, Fiesta e Clio), figurarsi se saranno disposti a pagare una multa.
Ritratto di Mbutu
24 gennaio 2018 - 11:49
gjgg, la differenza tecnologica, stà nel fatto che nel 2010 vw è partita da un dato decisamente più alto di fca è che negli anni è andata a ridurlo con l'introduzione di modelli a minor impatto. Mentre fca ha fatto poco o nulla (se leggi il report dal 2010 ad oggi ha ridotto le emissioni solo del 4% contro il 15% dei crucchi). Poi è chiaro, trattandosi di vw non possiamo avere la sicurezza che il dato sia vero... Così, se su due piedi oggi mi chiedi come farà fca a non pagare la multa, guardando alla sua storia recente sono più propenso a credere che anzichè sviluppare nuovi modelli tecnologicamente più avanzanti farà qualche operazione a livello societario con l'obiettivo di variare il target di emissioni da raggiungere.
Ritratto di gjgg
24 gennaio 2018 - 15:59
1
Però, non va dimenticato, che fondamentalmente Fca ultimamente è andata a scalare verso l'alto come segmenti. Vedasi i vari Levante, Giulia, Stelvio. Puntando all'abbandono o quasi del segmento B e C.
Ritratto di Mbutu
24 gennaio 2018 - 17:29
Verissimo. Infatti non è che la difficoltà di fca nel rientrare nei parametri non abbia delle ragioni. Mettici anche il marchio jeep che ha solo suv. Ma è l'ennesima dimostrazione di come in fca si navighi a vista: si fanno i suv per guadagnare subito, ma non si contobilancia con una gamma completa anche di "macchinette" o di costosi interventi di aggiornamenti tecnologici perchè tanto il problema emissioni se lo smazzerà chi ci sarà fra 3 anni (che poi, magari, ci sarà una deroga). Però il problema resta e fino ad oggi hanno fatto poco o nulla per risolvero e per gettare le basi per una soluzione (ripeto, almeno ufficialmente, magari poi in gran segreto stanno progettando qualcosa). Ed i piani per il futuro ancora non prevedono nulla di che. Si parla di suv (oltretutto Alfa e Maserati, quindi roba super pompata), e che forse il suv Alfa avrà l'ibrido leggero. Ma niente EV, niente plug in, niente full Hybrid. Anzi, per bocca dell'AD abbiamo saputo che l'elettico è proprio una tecnologia che non interessa.
Ritratto di Thresher3253
23 gennaio 2018 - 21:03
La posizione di FCA non mi stupisce considerato che non hanno in gamma in europa nessun modello elettrico/ibrido e sono ancora in commercio i vetusti (per quanto efficienti e modificati) motori Fire e Multijet. Per fortuna con l'introduzione del Firefly ci sarà un aggiornamento della gamma.
Ritratto di Thresher3253
23 gennaio 2018 - 21:08
"alla FCA converrebbe economicamente vendere sottocosto alcune elettriche piuttosto che pagare la salata multa europea". Questa affermazione é invece molto interessante perché vendere elettriche a un costo più concorrenziale rispetto a ciò che é attualmente in commercio potrebbe procurargli una discreta fetta di mercato e spingere le altre case a modificare i listini. Peccato che le aziende italiane non fanno queste scelte lungimiranti in favore di politiche "tutto e subito". FCA finirà per sprecare soldi pagando una multa stratosferica invece di investirli nella collettività.
Ritratto di gjgg
23 gennaio 2018 - 21:20
1
Ma perché ad oggi Fca quale stratosferica multa avrebbe pagato pur di rinunciare ad investire in sviluppo e teconologia, ribadisco Fca?
Ritratto di gjgg
23 gennaio 2018 - 21:20
1
Ma perché ad oggi Fca quale stratosferica multa avrebbe pagato pur di rinunciare ad investire in sviluppo e teconologia, ribadisco Fca?
Ritratto di littlesea
23 gennaio 2018 - 21:29
1
Jaguar Land Rover... Sì, vabbè! Buonanotte!
Ritratto di Luke_66
24 gennaio 2018 - 11:53
4
Partendo da emissioni alte e' stato facile per loro scendere, anche grazie all'introduzione del motore ingenium 2.0 con SCR e le nuove ibride. dove vedi il problema?
Ritratto di littlesea
24 gennaio 2018 - 12:52
1
Vedo il problema nel senso che producono SUV (e anche di importanti dimensioni) e sportive...Ebbene, secondo te, possono tranquillamente e REALMENTE, raggiungere obiettivi di emissioni ai minimi mondiali? Ma dai! Siamo realisti! Tutto marketing...