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Enel e Polstrada: un’alleanza contro gli incidenti

20 settembre 2017

Il piano di formazione e prevenzione sulla sicurezza stradale, dedicato ai circa 10mila dipendenti del Gruppo energetico entra nel vivo.

Enel e Polstrada: un’alleanza contro gli incidenti

IL PROGETTO - Gli incidenti in itinere, quelli ovvero che avvengono nel tragitto casa-lavoro e viceversa,  rappresentano attualmente una delle principali cause di infortunio sul lavoro. Una delle iniziative più articolate e importanti per arginare questo fenomeno, è certamente l’iniziativa congiunta tra Enel e Polizia di Stato sulla sicurezza stradale, basata su un protocollo siglato lo scorso marzo per la prevenzione e la formazione specifica sui temi dell’incidentalità. Il concept dell’iniziativa si basa su un progetto del 2016 sviluppato da Enel Green Power, e che interessò duemila dipendenti. Il nuovo piano, avviato a primavera, entra ora nel vivo, ed è stato presentato ufficialmente a Roma alla presenza del Vice Capo della Polizia, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, Prefetto Luigi Savina, il Direttore della Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla, il Direttore del Servizio di Polizia Stradale Giuseppe Bisogno e del Direttore Country Italia di Enel, Carlo Tamburi (nella foto qui sotto l'evento).

SENSIBILIZZAZIONE - Ai 34 incontri sulla sicurezza stradale che si sono svolti nei primi 5 mesi in 16 Regioni italiane e circa 70 province, hanno partecipato oltre 3.500 dipendenti Enel. Si è ora deciso di estendere il programma a tutte le società del gruppo che operano nel Paese e che, per la prima volta, partecipano insieme a un’attività di sensibilizzazione per la prevenzione degli infortuni stradali. La seconda parte del programma, che parte ora e proseguirà fino a ottobre, prevede 19 seminari ai quali prenderanno parte circa 2.000 dipendenti Enel. Il ciclo complessivo di inziative sulla sicurezza stradale si concluderà nel giugno 2018. Le attività del ciclo sulla sicurezza stradale riguardano gli ambiti della comunicazione, della formazione e dell’informazione per la prevenzione degli incidenti su strada.

SCAMBIO DATI - Oltre agli interventi di formazione e sensibilizzazione, l’accordo prevede anche uno scambio dati sul fenomeno infortunistico e analisi delle statistiche relative agli incidenti sulle strade, con particolare riferimento a quelli connessi al lavoro e agli spostamenti casa-lavoro. Sulla base di questi dati, si procede quindi a un confronto finalizzato a un miglioramento della rilevazione del dato infortunistico, relativo agli incidenti sulle strade, e una reciproca collaborazione per attività di ricerca. Il fine di lungo periodo è quello di sperimentare nuove soluzioni tecnologiche, e innovative metodologie di prevenzione del rischio di incidenti, considerato l’elevato numero di mezzi aziendali utilizzati e i molti chilometri che, quotidianamente, i dipendenti Enel devono percorrere. 

I NUMERI DELL'INCIDENTALITÀ - Nel 2016, secondo l’ultima pubblicazione ISTAT, si sono registrati in Italia 175.791 incidenti stradali, che hanno causato 3.283 morti (con 145 vittime in meno rispetto al 2015 pari ad una diminuzione del 4,2%) e 249.175 feriti. Nei primi otto mesi del 2017 (periodo 1 gennaio - 31 agosto), da un’a­nalisi degli incidenti stradali rilevati da Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri, si evidenzia un incremento degli incidenti mortali e delle vittime rispettivamente dell’1,9% e del 3,2%, rispetto allo stesso perio­do del 2016 (1.059 incidenti mortali rilevati, con 1.160 vittime).



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Ritratto di gbvalli
20 settembre 2017 - 15:00
1
A me sembra che questa "alleanza" abbia un costo: qualcuno per raccogliere e ordinare i dati, per organizzare gli incontri, gli alberghi, ristoranti, noleggio o tariffe di mezzi di trasporto, etc. etc., tutto da pagare . Perché tutti questi soldi non vengono utilizzati per assumere più agenti da impiegare per i controlli sulle strade?
Ritratto di Dani1997
20 settembre 2017 - 17:13
Sono in parte d'accordo, ma secondo me questa campagna di sensibilizzazione avrà i suoi effetti benefici.
Ritratto di GerryOne
21 settembre 2017 - 17:24
E` un programme interessante - ma forse non "ottimo" in quanto l'investimento in tempo e denaro e` notevole. In Gran Bretagna ci sono tante attivita` in questo campo - in particolare ci sono dei sistemi online che aiutano alle organizzazioni diminuire il numero di incidenti stradali e vittime connessi agli spostamenti durante il lavoro - e anche durante il tragitto casa-lavoro. In Gran Bretagna 10 persone muoiono in media ogni settimana guidando per il loro lavoro. Questi sistemi con programmi di sensibilizzazione e controlli / formazioni hanno gia` contribuito ad una notevole diminuzione di vittime sulle strade per tragitti di lavoro. Un sistema di questo genere sarebbe - per esempio - www.roadmarque.com (in inglese). Per me il progetto descritto in questo articolo sembra un iniziativa molto positiva - ma deve essere un inizio - e continuato con dei programmi di gestioni di rischio online, insieme alla formazione mirata alle persone che sono esposte ad un rischio superiore a quello medio. Cosi diminuiscono i costi e aumenta l'efficacia di una tale iniziativa. Saluti!