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FCA: bonus in busta per i risultati 2015

04 febbraio 2016

La FCA pagherà 990 euro in media per 86.000 lavoratori appartenenti alle unità produttive più efficienti.

FCA: bonus in busta per i risultati 2015
SFIORATA QUOTA 1.000 - È di 990 euro medi il bonus che FCA ha accordato ai dipendenti del Gruppo; oltre alle auto, ricevono la gratifica anche i dipendenti CNH - vale a dire il comparto legato a veicoli industriali pesanti, movimento terra e macchine agricole - in misura leggermente inferiore (825 euro). La positiva notizia riguarda, dichiaratamente, 86.000 lavoratori: ne è stato dato annuncio congiunto oggi a Roma da FCA e CNH assieme a buona parte delle rappresentanze sindacali di categoria.
 
PER RISULTATI - Il bonus è legato ai risultati del 2015 (qui per saperne di più), che hanno ecceduto gli obiettivi di partenza. Stando al comunicato ufficiale, pur se a fronte dei cambiamenti di mercati rispetto ai piani iniziali, la FCA è riuscita a reagire con prontezza, mantenendo la corretta linea di galleggiamento per gli obiettivi del 2018. Vincolate ai risultati delle singole unità produttive, le gratifiche sono variabili: a livello di Gruppo incidono per il 4,5% delle retribuzioni contrattuali, portando dichiarattamente l'incremento retributivo medio del 2015 a quota 6% (comprendendo le somme erogate nei trimestri dello scorso anno). L'obiettivo delle gratifiche, introdotte nello scorso luglio, è quello di coinvolgere maestranze e dirigenza nei risultati globali della FCA.
 
IL PARERE DEI SINDACATI - Discordi i pareri dei sindacati: accoglienza decisamente benevola per i bonus da parte della FIM CISL, oltre che della UIL (che si è tuttavia rammaricata per “i pochissimi siti produttivi che non hanno percepito il premio per l'efficienza”, pur confidando che “nei prossimi anni conseguano gli obiettivi”), mentre è negativa per la FIOM-CGIL (che non è stata firmataria del contratto di lavoro del Gruppo). Quest'ultima sigla sindacale ha sottolineato come “il bonus non è per tutti”, alludendo al fatto che “è un'erogazione fortemente variabile, che fa sì che alcuni siti produttivi non percepiscano nulla” e sottolineando che “fa risparmiare l'azienda, perché non incide sugli istituti contrattuali o di legge”.


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Ritratto di Trekk
4 febbraio 2016 - 17:12
Cgil è fuori dal mondo. Brava Fiat ad incoraggiare e premiare chi merita e lavora con più dedizione e volontà. Spero che anche in Italia prenda piede la misura di premiare la meritocrazia. Basta incentivi a pioggia del passato.
Ritratto di andrea750
4 febbraio 2016 - 17:59
Non premiano la meritocrazia, premiano l'efficienza che non è la stessa cosa. In altre parole premiano i numeri in relazione ai costi. Se lavori per uno stabilimento con linee di produzione vecchie perché la sede centrale non ci ha investito hai voglia a sgobbare...il premio non lo prenderai mai.
Ritratto di Davelosthighway
5 febbraio 2016 - 03:48
Parole sante...riassumendo in 2 parole: tempi e metodi. Pare che in FIAT stiano finalmente tornando a ragionare come ai tempi d oro e del (pre) boom economico. In termini di efficenza non credo si debba per forza ammirare questo o quell altro modello, cinese tedesco che sia. Si tratta di adeguarsi alle proprie capacità e le capacità da mettere in campo sono sicuro che ci sono.
Ritratto di Davelosthighway
5 febbraio 2016 - 03:59
Un modello produttivo che tra tutti trovavo geniale era quello di Olivetti. Altro settore ok, ma col piglio giusto , non assillante , ma che riusciva a dare spazio alla responsabilità e modo di riflessione migliorativa nelle fasi di assemblaggio. La qualità non é solo efficenza a testa bassa e sola esecuzione. Non assillante Purtoppo l azienda é stata "saccheggiata" degli USA , avendo capito che il signor Olivetti stava letteralmente cambiando il mondo non potevano lasciarsi sfuggire l occasione.
Ritratto di Automotive_Jeep
4 febbraio 2016 - 20:33
Trekk - quoto al 100%
Ritratto di andrea750
4 febbraio 2016 - 23:03
Certo lo quoti perché probabilmente non hai nemmeno letto l'articolo. Qui non si parla di fannulloni oppure del singolo che ruba oppure sta in malattia. Si parla di siti produttivi (fabbriche) con centinaia di dipendenti.
Ritratto di francyluc4
5 febbraio 2016 - 10:14
Quoto anche io, se un sito è produttivo va premiato. Se non lo è perché distribuire equamente il bonus anche ai siti che non hanno raggiunto/superato gli obiettivi? Basta con questo comunismo a tutti i costi. Bisogna guardare in faccia la realtà e se non si raggiungono gli obiettivi non si può ambire a ricompense.
Ritratto di andrea750
5 febbraio 2016 - 11:07
Eccone un altro forte con i deboli e debole con i potenti....certo perchè chissà mai quali obiettivi dovrà raggiungere un operaio in catena di montaggio....tutti dirigenti qui vedo.
Ritratto di ingemix
4 febbraio 2016 - 17:22
Questo, associato al fatto che invece molti operai vw di bonus non ne sentono più parlare anzi cominciano a famigliarizzare col termine cassintegrazione, segna il passo e costringe a dare atto al Maglionne nazionale anzi internazionale, che a quanto pare per meriti o magari fortuna non spetta a noi decidere è riuscito a capovolgere una situazione che 5-10 anni fa nessuno avrebbe mai immaginato. Ho un forte timore che il fatto che in diverse situazioni abbia parlato del suo imminente fine orizzonte temporale in Fiat potrebbe essere correlato ad un suo, dopo che è già successo con DeMeo, arrivo in vw per risistemare le cose
Ritratto di Dr.Torque
4 febbraio 2016 - 17:45
Alcuni prendono il bonus, altri no. E' la meritocrazia baby. Ed è meglio che i sindacati capiscano che il tempo dei fannulloni è finito: diritti per tutti i lavoratori ma premi solo per chi li merita. E chissà che un giorno il concetto arrivi anche ai dipendenti pubblici...
Ritratto di andrea750
4 febbraio 2016 - 17:53
Alla faccia dei luoghi comuni. Non mi risulta che i modelli da produrre nei vari stabilimenti vengano decisi dagli operai. Se lavoro per uno stabilimento che produce una macchina poco venduta posso anche spaccarmi la schiena ma il bonus non lo prendo. Tutti dirigenti qui? Ma voi in fabbrica prima di sparare le solite sentenza che sanno tanto di forti con i deboli e deboli con i potenti, ci avete mai lavorato? Tanto per capire.
Ritratto di miguelduck
4 febbraio 2016 - 18:43
pienamente d'accordo con te, per non far torto a nessuno eviterei i bonus per tutti, tanto alla fine se da qualche parte si fa di più o da un altra di meno è solo grazie ad una dirigenza che ha fatto bene il suo mestiere non certo dell'operaio............
Ritratto di Bepss
5 febbraio 2016 - 09:16
andrea750, se lavorassi in uno stabilimento che produce una macchina poco venduta non avresti gli stessi obbiettivi degli altri. Saranno meno influenzati dai volumi e dipenderanno di più da altri fattori, e centrandoli otterresti il tuo bonus
Ritratto di andrea750
5 febbraio 2016 - 11:06
Prima di parlare bisognerebbe anche vedere quali sono i criteri e gli obiettivi da raggiungere. Io lavoro per una società di ingegneria, parte di un grande gruppo di costruzioni. Dato che il premio, almeno da noi, è calcolato anche sulla base dei risultati economici ogni anno risultiamo essere la Cenerentola del gruppo e questo non perché siamo inefficienti ma perché come ingegneria pura non possiamo fare gli utili di una costruzione. Se a te sembra giusto....
Ritratto di MegaMauro
5 febbraio 2016 - 09:33
efficienza su base WCM. non c'entra nulla il modello.
Ritratto di pastrellandrea
5 febbraio 2016 - 10:12
Non è che certi si prendono il bonus e altri non. Il bonus viene calcolato come una percentuale dello stipendio. Era stabilito 4.5% minimo, e con le vendite 2015 hanno stabilito di dare il 6%. Certi ce l'hanno più alti e altri più bassi.
Ritratto di IloveDR
4 febbraio 2016 - 19:22
3
in media 990 euro fanno comodo a tutti
Ritratto di SINISTRO
5 febbraio 2016 - 09:29
3
W Sergio!
Ritratto di SINISTRO
5 febbraio 2016 - 09:58
3
Mentre VW, causa diesel-gate, li azzera.
Ritratto di SINISTRO
8 febbraio 2016 - 08:54
3
almeno sforzati di dire qualcosa di concreto, no?
Ritratto di PongoII
4 febbraio 2016 - 18:52
7
Sono contento. Sia che FCA, per quel alone di italianità che le rimane, vada bene anche nel comparto "agricolo" e che i lavoratori, che non godono più come un tempo della quasi parastatalità, abbiano una discreta gratifica.
Ritratto di Automotive_Jeep
4 febbraio 2016 - 20:36
Come piccolo azionista sia di FCA che di Ferrari la sento italiana, brasiliana, polacca, americana ecc. ecc. L'importante che si torni a produrre in Italia come nel 2015 e più.
Ritratto di MegaMauro
5 febbraio 2016 - 09:34
parole sante
Ritratto di Davelosthighway
5 febbraio 2016 - 10:08
Giusto! Aggiungo che se i tedeschi si facessero tutti i complessi sull autenticità del Made in Germany che ci creiamo noi sarebbero da ricovero psichiatrico
Ritratto di Francesco110
4 febbraio 2016 - 19:15
Ci sono operai che sgobbano su linee di produzione vecchie che non prendono niente ed altre linee addirittura vengono chiuse e c'è anche chi se ne sta a casa. Questa è solo una pubblicità un bonus deve essere un vero bonus e non uno specchietto per le allodole che su 10 operai 5 li premia 3 no e 2 li manda a casa.
Ritratto di Trekk
4 febbraio 2016 - 20:24
Guarda io lavoro nel pubblico impiego e da qualche anno si è introdotto il premio per chi lavora in determinati settori o in alcuni incarichi o vhe facciano un determinato numero di presenze mensili. Insomma, una cosa proprio vieta categoricamente la normativa :vietati gli incentivi uguali per tutti. Devi vedere le facce ogni fine anno quando vengono dati gli incentivi, c'è chi prende ad esempio €2.000 di premio e chi zero! Quello che voglio dire e che il lavoro e relativi incentivi oramai sono indirizzati verso il riconoscimento della produttività, dell'impegno, della professionalità, della costante presenza e collaborazione. Chi invece è spesso ammalato, non si impegna sul lavoro etc, a fine anno non può pretendere lo stesso trattamento retributivo di chi ha mandato avanti l'ufficio tutto l'anno. Senza esagerazioni, con le dovute cautele, la meritocrazia va incoraggiata.
Ritratto di Francesco110
5 febbraio 2016 - 01:12
La meritocrazia sì, ma non si tratta di quella. Se si viene assegnati a una linea produttiva meno efficiente il bonus non si riceverà mai indipendentemente dal proprio comportamento. Poi fai l'esempio della malattia, per te è meritocratico non dare bonus a chi non lavora per una malattia grave? Io ho parenti che hanno superato tumori e che a lavoro li facevano sgobbare più degli altri e alla fine ottenevano lo stesso bonus se non minore. La meritocrazia con un comportamento del genere c'entra meno di niente.
Ritratto di Bepss
5 febbraio 2016 - 09:27
Francesco110 tutto sta nella definizione degli obbiettivi, che tengono conto della realtà del sito produttivo. Per esempio chi lavora su una linea appena ristrutturata o del tutto nuova ha obbiettivi diversi da centrare rispetto a chi lavora sul linee più vecchie, oppure che deve lavorare su prodotti con target più alto o più basso. Inoltre non viene premiato il comportamento del singolo, ma di tutta la squadra, che ottiene risultati se è unita e se con la forza del gruppo riesce a sopperire alle difficoltà che incontra. Inoltre se un collega attua comportamenti scorretti è dovere degli altri influenzarlo positivamente ed esortarlo a remare nella stessa direzione
Ritratto di andrea750
5 febbraio 2016 - 11:01
Prima di appoggiare l'iniziativa, tu hai visto quali sono gli obiettivi ed i criteri?
Ritratto di andrea750
4 febbraio 2016 - 22:59
Scusa non offenderti ma cosa c'entra? Qui si parla di siti produttivi (interi stabilimenti). Secondo te Fiat scende a livello del singolo? Se io mi spacco la schiena ma lo stabilimento non è produttivo (ed i motivi possono essere tantissimi e diversi) il premio non lo prendo...se per te questo è giusto...si vede che non avete mai lavorato in fabbriche con centinaia di dipendenti e magari su turni....buon per voi.
Ritratto di andrea750
4 febbraio 2016 - 23:04
Rispondevo ovviamente a Trekk
Ritratto di pallianti
5 febbraio 2016 - 09:16
Vabbene tutte le considerazioni sul fatto singolo - sito produtttivo. Ma alla fine il premio produzione è un di più, non è che quelli che non lo hanno ricevuto hanno subito un torto. Magari l'anno prossimo tocca a loro.
Ritratto di Trekk
5 febbraio 2016 - 09:21
Ragazzi cerchiamo di capirci. Le assenze giustificate e per cause gravi e di servizio concorrono al raggiungimento dei vari criteri per ricevere il premio. Qui si parla di tutti gli altri casi di assenza giustificata ma che non concorre al raggiungimento dei vari criteri, cioè la maggioranza dei casi. Se ad esempio un lavoratore si ammala spesso (senza rientrare nei casi di gravi malattie o dipendenti da causa di servizio) le giornate di assenza non vengono conteggiate al raggiungimento del numero minimo di presenze mensile per ricevere il premio. È incluso invece chi fa un certo numero di pomeriggi, notti, che lavora nelle attività più gravose, chi è presente più di 20 giorni al mese, chi si impegna, chi riceve riconoscimenti oggettivi sul giudizio di fine anno etc. Gli incentivi sono riconosciuti solo se durante l'anno si ha totalizzato un certo numero di un insieme di comportamenti, anche lavorando nello stesso sito produttivo (ufficio, reparto etc) dove si è deciso di dare il premio. Si tenga conto perché molto importante, che i vari criteri per riconoscere l'incentivo per i dipendenti non dirigenti, è esclusivamente concordato con la maggioranza dei rappresentanti dei lavoratori. Nel settore dove lavoro io infatti, chi non riceve l'assegno a fine anno non fa nessuna contestazione e accetta (a malincuore ovviamente) l'esito perché sa che non può essere trattato economicamente come chi è stato presente e ha lavorato tutto l'anno nei reparti più gravosi magari facendo anche turni H24. Ti dirò inoltre che, questi accordi sindacali vengono ricontrattati ogni anno per essere aggiornati e ottimizzati continuamente, calibrandoli sugli obiettivi generali dell'amministrazione e sull' effettivo impegno dei dipendenti differenziando il premio a secondo del tipo di lavoro e della sua gravosita'. Questo non vuole essere una discriminazione economica ma l'amministrazione ha deciso di non dare più incentivi a pioggia, perché quello si che era ingiustificato e ingiusto, tante' che all'inizio era proprio così ma poi a seguito di moltissime lamentele proprio dei lavoratori, negli anni successivi i criteri sono stati ridefiniti in modo da addecondare le richieste dei lavoratori che ritenevano (e ritengono) ingiusto dare il premio uguale a tutti. Spero di essere stato più chiaro e comprensibile.
Ritratto di andrea750
5 febbraio 2016 - 11:04
Prima di parlare bisognerebbe anche vedere quali sono i criteri e gli obiettivi da raggiungere. Io lavoro per una società di ingegneria, parte di un grande gruppo di costruzioni. Dato che il premio, almeno da noi, è calcolato anche sulla base dei risultati economici ogni anno risultiamo essere la Cenerentola del gruppo e questo non perché siamo inefficienti ma perché come ingegneria pura non possiamo fare gli utili di una costruzione. Se a te sembra giusto....
Ritratto di Sepp0
5 febbraio 2016 - 11:22
L'articolo non mi è chiaro. Che vuol dire "unità produttive più efficienti"? Nel senso, il numero di vetture da produrre non lo decide l'operaio, se un sito lavora poco perchè la macchina che produce è poco richiesta gli operai non ricevono il bonus? E che colpa ne avrebbero? O è un bonus indipendente dal numero di auto prodotte e vengono valutate invece cose tipo il numero di assenze o altro ancora?
Ritratto di Sepp0
5 febbraio 2016 - 11:24
Tra l'altro spero che sto bonus non richieda chissà quale mazzo da farsi, perchè 990 euro sono una miseria.
Ritratto di NeroneLanzi
5 febbraio 2016 - 18:59
Sinceramente non mi spingerei a definirla tale. Avere quasi 1.000€ netti in busta paga in più per molte famiglie italiane rappresenterebbe una bella boccata di ossigeno. E' vero, non è una cifra esorbitante, e molte persone non variano le proprie spese per via di una entrata di questa entità. Ma nel nostro paese ci sono anche persone che non vedono quella cifra nemmeno con un intero stipendio mensile.
Ritratto di napolmen4
5 febbraio 2016 - 11:34
e' da solttolineare per tutti..non come la volkswagen ove incentiva solo la produzione in germania (molto poca) mentre gli altri operai (sloveni...polacchi...spagnoli...turchi..cinesi..maessicani..etc) possono morir di fame
Ritratto di Enrico1975
5 febbraio 2016 - 13:31
CGIL è diventato il sindacato dei fanulloni. Le aziende non sono stupide. Vedono i siti che sono più produttivi e quelli che quando per esempio gioca durante la settimana la squadra della città, segna picchi di certificati medici presentati dai lavoratori
Ritratto di herm52
5 febbraio 2016 - 14:24
Sono scelte di Marchionne e quindi di mercato per fare diventare un sito potenzialmente più produttivo; quindi l'aspettativa di Marchionne/azionisti sarà quella che il sito riesca a fare più utili in rapporto agli investimenti eseguiti. L'incentivo economico alla manovalanza ha lo scopo solo di garantire nel tempo più lungo possibile gli utili. L'articolo ha parlato di FCA, che ha siti in tutto il mondo, tutti i siti produttivi italiani sono di proprietà di FCA ITALY.... non esiste più la FIAT.
Ritratto di Trekk
5 febbraio 2016 - 14:53
Non è corretto affermare che non c'è più Fiat. Fiat fa parte del gruppo FCA (Fiat - Crysler). Sarebbe come dire che Audi non esiste più solo perché è uno dei marchi del gruppo wv. Non è corretto nemmeno dire che cgil è il sindacato dei fannulloni, vedono lecose da un'altra prospettiva che attualmente li vede in minoranza nelle trattative interne al gruppo FCA. Non estremizziamo quando definiamo il nostro punto di vista altrimenti si rischia di essere passare per inconcludenti. Semplicemente ognuno legittimamente difende le proprie posizioni e interessi. FCA cerca solo di aumentare il proprio profitto incentivando i propri dipendenti a lavorare e collaborare con più dedizione agli obiettivi aziendali. Per questo li gratifica economicamente per ottenere in cambio i loro favori lavorativi e raggiungere gli obiettivi più rapidamente. Funziona così in tutte le aziende del mondo.
Ritratto di caronte
10 febbraio 2016 - 19:42
Anche chi lavora sodo ottiene risultati.