INFORMAZIONI MANCANTI - L’ente nazionale per la sicurezza stradale statunitense (NHTSA) ha inflitto al gruppo FCA una multa da 70 milioni di dollari (64 milioni di euro), nell’ambito di una vicenda emersa ad inizio luglio 2015: l’azienda è accusata di aver comunicato all'ente per la sicurezza un numero di morti e feriti, potenzialmente legati ad incidenti nei quali erano coinvolte auto del gruppo, inferiore al reale. La notizia è ora ufficiale dopo l’annuncio della stessa NHTSA.
PROBLEMA SOFTWARE - Le case automobilistiche presenti sul mercato statunitense devono inviare periodicamente all’NHTSA dati riguardanti incidenti, morti, cause legali e problemi di affidabilità delle loro auto. Questa pratica è diventata comune dopo le feroci critiche indirizzate all’ente dal Congresso, che accusò i responsabili dell’NHTSA di non comportarsi in maniera abbastanza severa per migliorare la sicurezza stradale. Il trasferimento delle informazioni è compiuto via software. A quanto pare il programma utilizzato dalla FCA non funzionò in maniera corretta, trattenendo le informazioni di cui ora la NHTSA contesta la mancanza. All’azienda non viene contestato il dolo.
SECONDA MULTA - La FCA ammise di essere in torno già a settembre, quando pubblicò una nota stampa e spiegò “di considerare l’argomento in modo estremamente serio. Continueremo a collaborare con l’NHTSA per risolvere la questione ed assicurarci che i problemi non si ripresentino”. L’azienda venne multata di 70 milioni già a luglio, in quanto effettuò con ritardo alcune campagne di richiamo. La somma, in quel caso, fu di tipo variabile: ad una parte fissa (i 70 milioni) potevano aggiungersi ulteriori 35 milioni.