I NUMERI - Mercoledì 28 ottobre la FCA ha diffuso i suoi risultati del terzo trimestre 2015 che sono stati riportati dai media mondiali mettendo in evidenza soprattutto un dato: nessun utile ma perdite per 299 milioni di euro. Il passaggio da 188 milioni di utili dello stesso trimestre del 2014 alla perdita di quest’anno è conseguenza dell’analogo andamento registrato dall’utile operativo, passato da 926 milioni del terzo trimestre 2014 ai 360 milioni di quest’anno.
IL PESO DEI RICHIAMI - Il dato ha subito innescato una tendenza al ribasso del titolo azionario FCA, interpretato come una sorta di campanello di allarme sulla situazione del gruppo. Ma se è vero che qualsiasi attività economica ha come obiettivo la realizzazione di un utile, e se questo non c’è vuole dire che le cose non vanno bene, è anche vero che il dato negativo delle perdite del terzo trimestre 2015 deriva da due voci eccezionali: l’impegno di 761 milioni di euro per costi che il gruppo dovrà affrontare per gli interventi di “richiamo” su veicoli degli anni passati, e 142 milioni per i costi derivati dai danni subiti a causa dell’incendio nel porto cinese di Tianjin.
FATTORI VARI - In affari se e ma non ne esistono e quel che conta sono i quattrini che restano alla chiusura dei conti dopo aver tenuto conto di tutte le voci di uscita, dunque, anche contando le voci eccezionali come quelle citate. Ciò però non deve portare distorcere le valutazioni generali per le quali valgono anche altri fattori. Fattori che nel caso del gruppo FCA presentano tanti aspetti positivi.
PRODUZIONE E VENDITE - Anzitutto le vendite e il fatturato. Nel terzo trimestre 2015 il gruppo FCA ha venduto 1.114.000 veicoli, contro i 1.099.000 del 2014, con un incremento del 1,11%. Ciò nonostante in importanti aree del mondo le vendite siano diminuite per il calo dei mercati locali. Una lievissima crescita delle consegne è anche registrata per i nove mesi da gennaio a settembre, con 3.402.000 veicoli venduti contro i 3.393.000 dell’anno scorso, con un incremento dello 0,26%.
CRESCITA - Situazione analoga è da rilevare per il fatturato. Nei tre mesi da luglio a settembre la FCA ha registrato un fatturato di 27,468 miliardi di euro, cioè il 16,6% in più dello stesso trimestre del 2014. Questo giro d’affari ha dato luogo a un risultato operativo di 360 milioni, in forte calo nei confronti del 2014, quando fu di 926 milioni. Ma il dato di quest’anno tiene conto dei costi eccezionali citati (richiami e incendio in Cina), mentre il risultato operativo senza queste voci (definito “adjusted”) risulta di 1,303 miliardi di euro, dunque in forte crescita rispetto all’anno passato.
SENZA I COSTI DEI RICHIAMI - Nei dati economici diffusi dalla FCA si legge così che senza l’accantonamento delle somme previste per far fronte ai costi dei richiami effettuati nel Nord America, i risultati del trimestre sono positivi, con un utile di 303 milioni di euro, contro i 230 dell’anno scorso. Questo utile viene indicato come “adjusted”, per dire appunto che è quello corretto per valutare l’equilibrio economico.
SCENARI DIVERSI - Il quadro dei dati diffusi dalla FCA consente una valutazione anche più articolata dello stato di salute del gruppo. Delle grandi regioni del mondo in cui la FCA ha suddiviso la sua organizzazione risultano in situazioni critiche quelle dell’America Latina e dell’Asia oceano Pacifico. In entrambe le regioni ci sono stati cali nelle consegne di veicoli, nel fatturato e nel risultato operativo. Al contrario, nelle aree del Nord America e dell’Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) c’è stato un aumento delle consegne, del fatturato e dei risultati operativi.
FERRARI OK. MASERATI PREOCCUPANTE - Oltre ai numeri relativi alle regioni del mondo, il documento FCA fornisce anche quelli relativi alla Ferrari e alla Maserati. La casa del Cavallino nel terzo trimestre 2015 ha aumentato le consegne, il fatturato e il risultati economici. La Maserati invece rappresenta invece la nota dolente: le consegne nel trimestre sono state 6.916, contro le 8.896 dello steso periodo del 2014 (-22,2%); il fatturato è calato da 652 a 516 milioni di euro e il risultato operativo è stato di 12 milioni, contro gli 80 dell’anno precedente.
SINTESI DEI RISULTATI FCA NEL 3° TRIMESTRE 2015
REGIONE | CONSEGNE VEICOLI | FATTURATO (milioni €) | Utile ante imposte |
2015 | 2014 | 2015 | 2014 | 2015 | 2014 |
NORD AMERICA | 685.000 | 613.000 | 17.704 | 13.134 | 1.186 | 554 |
AMERICA LATINA | 140.000 | 202.000 | 1.515 | 2.162 | 28 | 62 |
EMEA | 250.000 | 218.000 | 4.611 | 4.080 | 20 | –59 |
APAC | 30.000 | 55.000 | 842 | 1.578 | –83 | 160 |
FERRARI | 1.949 | 1.612 | 723 | 662 | 140 | 104 |
MASERATI | 6.916 | 8.896 | 516 | 652 | 12 | 90 |
COMPONENTISTICA | - | - | 2.348 | 2.086 | 98 | 59 |
TOTALE | 1.114.000 | 1.099.000 | 27.468 | 23.553 | 1.303 | 968 |
SINTESI DEI RISULTATI FCA DA GENNAIO A SETTEMBRE 2015
REGIONE | CONSEGNE VEICOLI | FATTURATO (milioni €) | Utile ante imposte |
2015 | 2014 | 2015 | 2014 | 2015 | 2014 |
NORD AMERICA | 1.995.000 | 1.825.000 | 51.067 | 37.124 | 3.114 | 1.529 |
AMERICA LATINA | 413.000 | 610.000 | 4.917 | 6.315 | –116 | 169 |
EMEA | 843.000 | 763.000 | 14.765 | 13.031 | 102 | –131 |
APAC | 123.000 | 163.000 | 3.877 | 4.597 | 29 | 414 |
FERRARI | 5.643 | 5.280 | 2.110 | 2.011 | 364 | 289 |
MASERATI | 22.503 | 26.428 | 1.649 | 2.039 | 91 | 210 |
COMPONENTISTICA | - | - | 7.332 | 6.240 | 262 | 172 |
TOTALE | 3.402.000 | 3.393.000 | 83.092 | 69.006 | 3.628 | 2.591 |