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La Ferrari “divorzia”, ma chiede un prestito

01 dicembre 2015

La Ferrari ha ottenuto una linea di credito di 2,5 miliardi di euro per le esigenze finanziarie legate alla sua separazioni dalla FCA.

La Ferrari “divorzia”, ma chiede un prestito
FINANZIAMENTO PER L’AUTONOMIA - La Ferrari (qui sopra la fabbrica) ha comunicato di aver ottenuto da un consorzio di dieci istituti bancari tre aperture di credito per far fronte alla definizione dei rapporti con la FCA nel momento della sua uscita dal gruppo, oltre che per sostenere altri impegni. In sostanza per sistemare la situazione debitoria della società e affrontare le necessità legate all’attività produttiva. L’operazione è composta di tre parti: una è un prestito ponte della durata di un anno di 1,25-1,5 miliardi di euro, rinnovabile per altri sei mesi; un’altra è un’apertura di credito per cinque anni e la terza è una soluzione “revolving” di 500 milioni, anche questa della durata di cinque anni. 
 
SULLE PROPRIE GAMBE - Come noto, con l’anno nuovo la Ferrari verrà separata dal gruppo Fiat Chrysler Automobiles e ciò significa che le due società devono sistemare i rapporti anche finanziariamente, e per questa necessità la Ferrari deve rendersi autonoma anche sul piano dei finanziamenti per i quali il mondo bancario si è evidentemente mostrato più che ben disponibile concedendo appunto la linea di credito miliardaria citata. Le banche che hanno concesso la linea di credito sono le italiane Intesa San Paolo, Mediobanca e UniCredit e le straniere Bank of America, Merril Lynch (istituto coordinatore del consorzio), Bnp Paribas, Citi, Credit Agricole, Jp Morgan, Société Generale e Ubs. Come dire la crème de crème delle banche mondiali.


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Ritratto di Eaend
1 dicembre 2015 - 12:02
2
Scusate l'ignoranza, ma perché hanno fatto questa scelta di separarsi? che benefici porterà? Non che mi cambi la vita sia chiaro, semplice curiosità!
Ritratto di nialex
1 dicembre 2015 - 12:22
questione di immagine e marketing!
Ritratto di VEIIDS
1 dicembre 2015 - 12:32
Non è così... Per spiegarlo bisogna chiarire un minimo l'assetto societario del gruppo Fiat. La finanziaria Exor è quella che "possedeva" la vecchia Fiat Group. Da quando Fiat Group ha comprato Chrysler si è deciso di separare le attività che non c'entravano niente con le automobili e quindi prima è stata scorporata Fiat Industrial che si è fusa con Case-New Holland (poi CNH Industrial) e adesso si è deciso di scorporare Ferrari perché è più un marchio di lusso che un produttore di auto. Adesso Exor controlla non più solo Fiat Group ma FCA, CNH Industrial e Ferrari. Vantaggio per Exor? La somma delle capitalizzazioni delle tre società è nettamente più alta che in passato e dal punto di vista delle relazioni non cambia niente: Ferrari è gestita da Marchionne, così come CNH Industrial e FCA. In pratica solo operazioni finanziarie, nessun divorzio materiale.
Ritratto di anarchico2
1 dicembre 2015 - 12:41
Esatto, hanno drenato soldi in borsa ed altri ne otterranno con la quotazione a Milano. Scommetto che alle nuove linee di credito corrispondono riduzioni di fido a Fiat. Il prestito revolving è il classico fido a rientro non di rotazione.
Ritratto di Vrooooom
1 dicembre 2015 - 12:46
Diciamo più che altro che così facendo mantengono il controllo della società mantenendo ' lo stretto indispensabile' per avere il 51% dei voti, incassando in contropartita grosse quantità di denaro da poter re-investire ( da proseguire nel piano di rilancio Alfa ad alleviare il peso dei debiti) . Detenere il 100%, vista la possibilità di incasso da parte di un brand come Ferrari, era abbastanza superfluo.
Ritratto di caronte
10 gennaio 2016 - 21:32
Sinceramente non so cosa pensare.