NIENTE FIOM - All'Unione Industriale di Torino è stato oggi firmato l'accordo per il nuovo contratto di lavoro per gli 86.200 lavoratori della Fiat, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2012. L'intesa è stata raggiunta con i sindacati di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat. Il nuovo contratto verrà applicato a tutti gli stabilimenti italiani della Fiat, tagliando fuori la Fiom: i rappresentanti sindacali aziendali verranno nominati solo dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto.
NUOVE NORME - Come riportato dal Corriere della Sera, con il nuovo contratto i dipendenti della Fiat avranno una maggiorazione dal 50% al 60% dello straordinario al sabato e uno scatto di anzianità quadriennale che si aggiunge ai cinque scatti biennali. Per il 2012 i lavoratori riceveranno un premio straordinario di 600 euro che sarà corrisposto nelle buste paga di luglio. A regime lavoreranno su 18 turni (3 al giorno su 6 giorni), con una settimana di 6 giorni lavorativi e la successsiva di 4 giorni. La Fiat potrà chiedere di lavorare anche al sabato e fino a 120 ore di straordinario: si tratta di 80 ore in più rispetto all'attuale contratto. Come già comunicato nei mesi scorsi, le pause verranno ridotte da 40 a 30 minuti, con i 10 minuti “tagliati” pagati in busta paga, e ci saranno norme più stringenti per contenere l'assenteismo. Infine viene inclusa una clausola di responsabilità in base alla quale chi non rispetta gli accordi verrà sanzionato in termini di contributi e permessi sindacali.
Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni di Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat e Fiat Industria.
L’intesa firmata oggi segna una svolta storica per la nostra azienda e i suoi lavoratori.
Con il nuovo contratto disponiamo di uno strumento moderno che rispecchia la realtà dell'industria a livello internazionale e che permetterà a Fiat e Fiat Industrial di diventare più efficienti e creare le condizioni essenziali per continuare ad investire nel Paese.
Il nuovo contratto, inoltre, garantisce ai nostri lavoratori di mantenere inalterati tutti i diritti acquisiti e permette loro di essere i primi a beneficiare dell’aumento di produttività. I vantaggi economici in busta paga, infatti, saranno evidenti, grazie al maggiore utilizzo degli impianti e alla possibilità di fare straordinari in modo più flessibile.
Si tratta di un’intesa che segna un significativo miglioramento per tutti.
Non è stato facile arrivare a un accordo, ma tutti quelli seduti al tavolo hanno compreso perfettamente che non era più possibile restare legati ai modelli del passato, gli stessi che hanno portato i nostri stabilimenti italiani ad allontanarsi negli anni dagli standard del resto del mondo.
Tutti quelli seduti al tavolo hanno sempre lavorato allo stesso obiettivo: quello di creare un percorso che premiasse i lavoratori per il successo dell’azienda e garantisse, allo stesso tempo, a Fiat e Fiat Industrial di diventare più competitive.
A quei sindacati che hanno abbracciato con noi questa sfida va riconosciuto il coraggio di cambiare le cose, va dato atto di una mentalità innovativa che è l’unica in grado di costruire una base solida per il futuro, per crescere e progredire.
Quanto fatto oggi dimostra che i grandi passi si possono compiere quando si uniscono le forze, quando si lavora tutti nella stessa direzione e quando c’è una reale condivisione di intenti.
È un esempio che esiste una larga parte della società che dice no agli antagonisti per professione, che ha voglia di rimboccarsi le maniche e risolvere i problemi. E che, soprattutto, è disposta ad impegnarsi per trovare le soluzioni.
Credo che tutto questo sia anche un segnale di grande speranza per il nostro Paese.